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IL BENEVENTO, GRAZIE ANCHE ALL’ARBITRO, TOCCA IL FONDO (0-4). POKER DEL CATANIA AL “VIGORITO” – Arbitraggio scandaloso con due espulsioni, un dubbio rigore concesso ai siciliani e tanti errori di direzione della gara – Partita “falsata” e giocatori beneventani sonoramente fischiati a fine gara – Esordio di Rillo e Viscardi –

Il panettone della “Strega” risultera’ indigesto all’ambiente calcistico beneventano: mister Andreoletti e compagni si accomiatano dal “Vigorito” quest’anno nel peggiore dei modi con una sconfitta disonorevole, un morale a pezzi ed un complicato …ritorno alla normalita’.
Al grido di:” Ci avete rotto il c….”; “Toglietevi la maglia”; “Via tutti da Benevento”, i giocatori del Benevento abbandonano il campo a testa bassa, consapevoli (ce lo auguriamo) dell’ennesima figuraccia patita, oltretutto, davanti al loro pubblico che li fischia sonoramente.
Il Catania fa’, suo malgrado, un figurone e nel finale ostenta addirittura una disinvolta cavalleria limitandosi a tenere il possesso della palla senza infierire sulla malcapitata formazione.
Evidentemente anche i catanesi si sono accorti che sarebbe stato pretendere troppo dall’aiuto del signor Cavaliere di Paola che, contrariamente al nome che porta, si e’ rivelato davvero parziale e, a prescindere dagli evidenti demeriti degli “stregoni” , anche determinante nel risultato finale.
Il Benevento parte come un razzo e gia’ al 2′ un tiro di Ferrante in piena area da’ l’illusione del gol colpendo l’esterno della rete.
I giallorossi, stasera in divisa nero-celeste, sembrano determinati a chiudere subito la partita: al 6′ si accende una mischia furiosa in area catanese, il pallone tra il batti e ribatti sotto porta viene poi liberato con affanno dalla difesa; al 16′ Karic, da buona posizione, calcia altissimo sulla traversa.
Il Catania esce dal letargo solo al 20′ quando Castellini, servito bene in area da Chirico’, con un potente tiro impegna Paleari in una difficile deviazione in angolo.
E’ solo un lampo perche’ il Benevento torna ad avere in mano le redini del gioco.
Al 23′ Ferrante cade a terra in area in un contrasto con Lorenzini ed invoca il rigore, l’arbitro lascia continuare.
Inizia a questo punto lo “show” del direttore di gara che al 25′, per motivi ancora non chiari, espelle un dirigente del Benevento ed al 35′ ammonisce con eccessiva severita’ Karic il quale un minuto dopo commette una ingenuita’ colossale e stupida falciando un avversario con l’arbitro a pochi passi da lui. Il signor Cavaliere non esita un secondo ad estrarre il cartellino rosso.
Passano solo due minuti ed il signor Cavaliere per un’uscita di Paleari sui piedi di Rocca, favorito da un passaggio corto di El Kouakibi, ravvisa nell’intervento del portiere gli estremi della massima punizione che Chirico’ (ottima la sua prestazione) trasforma dal dischetto.
Il Benevento accusa il colpo ed al 44′ Castellini si vede respingere da Paleari un tiro da distanza molto ravvicinata.
Nella ripresa arriva subito il raddoppio del Catania con Zammarini che smarcato molto bene da Chirico’ fulmina il portiere beneventano.
Lo 0-2, a pochi secondi dall’inizio del secondo tempo ed in inferiorita’ numerica, e’ un’autentica doccia fredda per i padroni di casa.
Al 4′ viene ammonito Talia, anche stavolta in maniera troppo precipitosa da parte dell’arbitro.
Un minuto dopo, sugli sviluppi di una punizione, Paleari respinge un pericoloso colpo di testa di Curado.
Al 16′ altro “colpo di genio” dell’arbitro che vede in una rovinosa caduta a terra in area di Talia una simulazione del giocatore il quale viene anche lui espulso dal campo per doppia ammonizione.
Ridotto in nove uomini il Benevento e’ ormai allo sbando mentre il signor Cavaliere continua ad arricchire il suo “carnet” di errori.
Tutto diventa piu’ facile per il Catania che segna altri due gol, con Chirico’ al 69′ e con Deli dieci minuti dopo.
Gli ultimi dieci minuti vengono giocati al piccolo troppo da entrambe le formazioni anche se con motivazioni diverse, il Catania perche’ pago del risultato, il Benevento perche’ del tutto demotivato ed incapace di reagire.
Nel secondo dei due minuti di recupero l’arbitro …chiude in bellezza: un difensore del Catania in piena area di rigore, da terra abbraccia il pallone per poi respingerlo. Il fallo di mani e’ evidentissimo ma l’arbitro a due passi dalla scena fa’ cenno di continuare.
Al triplice fischio finale, l’uscita dal campo dei giocatori sanniti nel modo descritto ad inizio di articolo.
IL TABELLINO
BENEVENTO – CATANIA 0-4 (0-1)
FORMAZIONI:
Benevento:
Paleari, El Kouakibi, Masciangelo, Capellini, Rillo (dal 57′ Viscardi), Karic, Improta (dal 68′ Bolsius), Talia, Marotta (dal 62′ Alfieri), Pinato (dal 62′ Agazzi), Ferrante (dal 57′ Sorrentino).
All. Matteo Andreoletti.
Catania: Bethers, Curado, Quaini (dal 77′ Maffei), Lorenzini, Castellini, Zanellato, Zammarini, Chiarella (dal 70′ Rapisarda), Rocca (dal 62′ Deli), Chirico’ (dal 77′ De Luca), Dubickas.
All. Lucarelli.
Arbitro: Cavaliere di Paola
Reti: Chirico’ (39′ rigore), Zammarini (46′), Chirico’ ( 69′), Deli (79′)
Note: Ammoniti Karic (35′), Talia (49′), Improta (66′). Espulsi per doppia ammonizione Karic (36′) e
Talia (61′)
Recupero: 0′ nel p.t. e 2′ nel s.t.

Benevento-Catania 0-4. L’espulsione di Karic al 36′ del primo tempo. (Foto Taddeo)

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PAREGGIO A RETI INVIOLATE TRA LATINA E BENEVENTO (0-0) – Gli “stregoni” marcano una netta supremazia territoriale ma non vanno oltre lo 0 a 0 – Diverse occasioni sprecate dagli avanti sanniti –

Il riscatto dei giallorossi beneventani (oggi in completa tenuta bianca) dopo le ultime deludenti prestazioni (tre sconfitte nelle recenti quattro gare), si verifica solo in parte: il Benevento, infatti, mostra a Latina un evidente segnale di ripresa marcando una netta supremazia territoriale per tutto l’arco dell’incontro ma, nel contempo, palesa ancora i propri limiti in attacco sciupando diverse occasioni da gol per l’imprecisione dei suoi giocatori.
Ai tifosi sanniti residenti a Benevento e provincia viene bloccato il rilascio del biglietto on-line (sic!) ed il pubblico presente allo stadio e’ tutto di marca laziale; un risvolto che, comunque, non influisce sull’andamento della partita che sin dal fischio iniziale dell’arbitro Delrio pende favorevolmente dalla parte degli ospiti che gia’ al 5′ si affacciano alla porta di Cardinali con Marotta il cui tiro, da buona posizione, termina a lato.
Di li’ a poco ci prova Karic impegnando a terra il portiere.
Al 13′ una punizione di Karic pesca in area Marotta il cui tiro in mezza rovesciata finisce fuori bersaglio.
Il primo pericolo per la rete di Paleari arriva al 14′ con un traversone in area neutralizzato da El Kaouakibi; nell’occasione i giocatori del Latina protestano per un presunto fallo di mani del difensore, l’arbitro fa’ cenno di continuare.
Al 27′ Karic raccoglie una corta respinta della difesa e calcia direttamente a rete, il pallone rimbalza sul corpo di un difensore e finisce in corner, sugli sviluppi dell’angolo, Ferrante colpisce di testa costringendo Cardinali ad un difficile intervento.
Il Benevento insiste all’attacco, i rari contropiedi del Latina non impensieriscono la retroguardia sannita piu’ di tanto.
Il finale del primo tempo vede ancora due tentativi degli “stregoni” : al 34′ un cross di Improta non viene sfruttato appieno da El Kaouakibi che di testa manda alto, al 47′ uno scambio Karic-Improta porta quest’ultimo al tiro da buona posizione in area, Cardinali devia ancora in corner.
Nel secondo tempo il motivo della gara non muta, con il Benevento che prova la via della rete ed il Latina che si difende con affanno.
Gli attacchi degli ospiti, tuttavia, sono sterili e non approdano a nulla di concreto per l’imprecisione dei giocatori in fase conclusiva.
Al 5′ Masciangelo non concretizza uno scambio con Marotta tirando addosso al portiere da ottima posizione.
Un minuto dopo Ferrante si incunea in area ma il suo tiro trova sulla sua traiettoria il corpo di un difensore che devia in angolo.
Ancora Ferrante al 18′ non riesce a trovare la via del gol mettendo fuori un pallone lanciatogli da Karic.
Solo al 22′ si fa’ vedere il Latina con un colpo di testa di Marino parato da Paleari.
Al 28′ il Benevento va’ nuovamente vicino al gol: Improta raccoglie la palla sugli sviluppi di un angolo e di testa fa’ da sponda per El Kaouakibi che da pochi passi spreca tutto spedendo fuori la sfera.
Al 32′ la migliore occasione per i sanniti: il nuovo entrato Pinato si fa’ respingere dal portiere in angolo un tiro scagliato da distanza molto ravvicinata.
Gli “stregoni” continuano a spingere ed al 37′ solo un intervento provvidenziale del difensore Ercolano impedisce la capitolazione.
Lo stesso Ercolano si rende poco dopo protagonista di un’azione offensiva in area beneventana impegnando a terra Paleari con un tiro forte ma centrale.
Nell’ultimo dei 4′ di recupero concessi dal direttore di gara, Marotta spreca una ghiotta opportunita’ spedendo, sotto porta,  alto sulla traversa un traversone di El Kaouakibi.
Finisce 0 a 0. Un pareggio esterno e’ sempre prezioso ma il Benevento ha molto da recriminare per una vittoria buttata al vento.
IL TABELLINO
LATINA – BENEVENTO  0-0
FORMAZIONI:
Latina:
Cardinali, Di Livio, Cittadino (dal 73′ Del Sole), Mastroianni (dal 46′ Jallow), Riccardi, Marino, Serbouti (dal 77′ Ercolano), Fabrizi (dal 63′ Fella), Rocchi, Cortinovis, Paganini (dal 77′ Crecco).   All. Daniele Di Donato.
Benevento: Paleari, El Kaouakibi, Masciangelo (dal 60′ Benedetti), Capellini, Berra, Improta, Karic, Talia, Marotta, Agazzi (dal 60′ Pinato), Ferrante (dal 79′ Sorrentino).  All. Matteo Andreoletti.
Arbitro: Michele Delrio di Reggio Calabria.
Note: Ammoniti Berra (9′), Serbouti (25′), Rocchi (45′), Jallow (56′), Cortinovis (59′), l’allenatore Di Donato (64′), Marino (85′). Recupero: 2′ nel p.t., 4′ nel s.t.

Latina-Benevento 0-0. Marotta tenta invano la via della rete. (Foto Benevento Calcio)

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BENEVENTO IN CADUTA LIBERA, DERBY ALL’AVELLINO (0-1) – Tre sconfitte nelle ultime quattro partite – Inutile nasconderlo: e’ crisi, di risultato ma anche di gioco – Gli irpini raggiungono il massimo risultato con il minimo sforzo – Infortunio a Pinato, costretto a lasciare il campo gia’ al 19′ – Berra colpisce un palo nella ripresa –

Una sola azione basta all’Avellino per battere un Benevento generoso ma privo di idee.
E’ mancata certamente un po’ di fortuna ai padroni di casa ma invocare la dea bendata non e’ lecito per giustificare una gara condotta in modo disordinato e con schemi approssimativi fondati piu’ sulle sortite di spunti individuali che su manovre corali.
Le avversarie di turno degli “stregoni”, pur denunciando un’inferiorita’ tecnica appaiono sempre dotati di una marcia in piu’ : merito, forse, di maggiori stimoli, di una migliore freschezza atletica, di una piu’ naturale predisposizione al ruolo imposto dalla categoria, basato piu’ sull’agonismo che sui tocchi raffinati.
Tutto questo influisce sicuramente sui risultati finali ma c’e’ un elemento ulteriore che contribuisce, se non addirittura determina, l’involuzione di una formazione che ancora oggi, dopo ben 17 giornate, stenta a collocarsi in classifica nella posizione che merita, per la qualita’ indiscutibile dei suoi uomini e per il prestigio di cui gode grazie ai fasti dell’era Vigorito, messa in ombra, purtroppo, nelle ultime tre stagioni calcistiche dopo anni ed anni di grande splendore.
Quest’elemento e’ la mancanza di una guida autorevole che sappia parlare con i giocatori, capirli, rimproverarli e tirare fuori il meglio di loro stessi impiegandoli nei ruoli e negli schemi pertinenti.
Il progetto sbandierato dalla dirigenza alla vigilia, fondato su un campionato di  transizione per un obiettivo a breve termine di un  riscatto delle deludenti precedenti prestazioni, facendo leva su un allenatore ed un direttore tecnico giovani ed il necessario allontanamento di giocatori disaffezionati alla maglia, e’ di per se’ giusto e legittimo.
Ma evidentemente difetta degli uomini giusti per tracciare tale percorso; a partire dall’allenatore che non riesce a dare un volto alla squadra, priva di un gioco lineare, brillante, ordinato, per finire col direttore tecnico che ha suggerito giocatori non all’altezza del compito prefisso.
Anche la partita di stasera ha evidenziato i limiti grossolani della compagine giallorossa: assenza di bel gioco, scarso affiatamento tra i reparti, lentezza delle manovre, poco coraggio offensivo.
Prima di commettere ulteriori errori e forti delle esperienze di un passato recente, occorre una svolta radicale; lo diciamo senza infingimenti di sorta: allenatore e direttore tecnico vanno sollevati al piu’ presto dall’incarico per ridare nuovo slancio alla squadra ed alla tifoseria e, di conseguenza, c’e’ bisogno di pensare gia’ da stasera al potenziamento della Societa’ con il prossimo mercato invernale.
A questo punto del campionato, dopo la terza sconfitta (tra l’altro contro gli “odiati” cugini avellinesi) nelle ultime quattro partite, non si puo’ attendere ancora: mister Andreoletti ed il dottore Carli, ormai, da tempo non godono piu’ della fiducia dei sostenitori, qualcuno deve prenderne atto e regolarsi per l’effetto.
E’ vero che  l’Avellino ha beffato il Benevento guadagnando il massimo profitto con il minimo sforzo perche’, grazie anche ad una leggerezza di Karic (stasera il peggiore in campo) ha realizzato la rete decisiva con Patierno al 41′ nell’unica azione d’attacco degna di nota, e’ vero che nella ripresa si e’ giocato ad una sola porta, quella degli irpini, e’ vero che Berra ha colpito un palo a portiere battuto a venti minuti dalla fine ma e’ anche vero che il gioco espresso dai beneventani non e’ stato spettacolare, che gli attaccanti hanno sciupato parecchie occasioni, che l’allenatore ha sbagliato i cambi avvicendando Agazzi e Ferrante nel momento migliore della squadra per fare posto ad elementi che non hanno per niente inciso sull’andamento della gara.
La delusione per l’epilogo finale e’ stata davvero tanta e la Curva Sud l’ha manifestata apertamente fischiando sonoramente i giocatori che al triplice fischio finale dell’arbitro (a proposito, a dir poco fallimentare la sua direzione di gara!), s’erano avviati verso il settore speranzosi (chissa’ perche’ e per come…) di ricevere applausi.
La scena teste’ descritta faceva da cocente contraltare a quella dei giocatori irpini che si recavano presso il settore degli ospiti che gli tributavano entusiastici sventolii di bandiere; anche qui e’ necessario rilevare una nota dolente: i tifosi avellinesi, accorsi in massa al “Vigorito”, con i loro cori e la loro vigoria spesso hanno sopraffatto e coperto gli incitamenti dei loro tradizionali rivali, pur meritando biasimi per il loro comportamento antisportivo per il lancio di petardi in campo, una circostanza, quest’ultima, alquanto incredibile che mette in cattiva luce le capacita’ di vigilanza delle forze dell’ordine le quali, per la verita’, non si sono risparmiate per l’ispezione di zaini, borse e quant’altro dei tifosi beneventani…
Non proseguiamo oltre, questa e’ stata una serata sportiva da dimenticare al piu’ presto con l’augurio di una profonda e seria riflessione da chi di dovere.
IL TABELLINO
BENEVENTO – AVELLINO  0-1  (0-1)
FORMAZIONI:
Benevento:
Paleari, El Kouakibi, Terranova (dal 75′ Ciano), Berra, Improta, Masciangelo, Karic (dal 61′ Talia), Pinato (dal 19′ Tello), Marotta, Agazzi (dal 75′ Bolsius), Ferrante (dal 75′ Sorrentino).
All. Andreoletti.
Avellino: Ghidotti, Cancellotti, Rigione, Cionek, Ricciardi (dal 74′ Benedetti), D’Angelo (dal 74′ Casarini), Palmiero (dal 78′ Pezzella), Armellino, Tito (dal 64′ Falbo), Patierno, Gori (dal 74′ Sgarbi).
All. Pazienza.
Arbitro: Arena di Torre del Greco
Rete: Patierno (41′)
Note: Infortunio a Pinato al 19′ p.t. Ammoniti Cionek, Improta, Tello, Ghidotti, Patierno. Recupero: 5′ nel p.t. e 5′ nel s.t.
    Benevento – Avellino 0-1. La gioia di Patierno dopo il gol.

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SCONFITTA AMARA DEL BENEVENTO (1-0) – Gli “stregoni”, generosi ma sfortunati, non riescono a recuperare lo svantaggio del primo tempo – La Juve Stabia colpisce due volte il legno – Ottime occasioni da gol fallite nella ripresa dai sanniti –

Tredicesimo del primo tempo: su uno spiovente in area beneventana, derivante da una punizione, Buglio svetta su tutti e di testa fa’ da sponda a Bellich che, sempre di testa, in mezzo ad una selva di maglie, batte Paleari.
E’ la rete decisiva che assicura alla Juve Stabia una preziosa vittoria ed il conseguenziale consolidamento in vetta alla classifica.
Il gol arriva a coronamento di una supremazia territoriale delle “vespe” stabiesi che fino a quel momento si erano rese pericolose solo con la creazione di mischie in area sannita.
La rete galvanizza i padroni di casa che al 18′ ci provano ancora con un tiro dalla distanza di Romeo che finisce a lato.
Il Benevento non trova la forza di reagire anche per l’ottimo posizionamento in campo degli avversari che mostrano maggiore grinta e velocita’ di gioco.
Al 20′ un lunghissimo lancio dalle retrovie di El Kaouakibi pesca bene in area Karic che da pochi passi spara sul portiere.
Tre minuti dopo la migliore occasione da gol per il Benevento: Ferrante su punizione dal limite scaglia un tiro fortissimo ed angolato sul quale il lungo Thiam ci arriva deviando in angolo.
L’inizio del secondo tempo e’ favorevole alla Juve Stabia che al 12′ sfiora il raddoppio con Andreoni il cui fendente da fuori area impegna Paleari in una difficile deviazione in corner.
Al 14′ Improta, servito bene in area, si trova a tu per tu con Thiam che gli si para davanti e respinge in angolo.
Un minuto dopo e’ il Benevento a rischiare la capitolazione: un errato disimpegno di Karic favorisce Romeo che colpisce da buona posizione l’incrocio esterno.
La Juve Stabia cresce progressivamente ed in poco piu’ di tre minuti insidia pericolosamente la porta di Paleari: al 17′ un provvidenziale intervento di Pinato impedisce la correzione in rete di Romeo, al 19′ un colpo di testa in area di Buglio, su punizione di Romeo, e’ respinto da Paleari, al 20′ ancora Romeo si rende protagonista con una splendida girata a volo, la sfera balza sulla traversa e ribatte sulla linea, poi la difesa libera.
Dopo i pericoli corsi il Benevento esce finalmente dal letargo e di qui alla fine della partita si lancia continuamente all’attacco sfiorando piu’ volte il pareggio.
L’inserimento di Marotta e poi di Ciano rendono piu’ vivo il gioco offensivo del Benevento che trova, pero’, nel portiere Thiam un ostacolo insormontabile.
L’estremo difensore stabiese al 30′ si oppone alla grande ad un tentativo di Karic e tre minuti piu’ tardi vola nell’angolino per respingere un tiro dal limite di Bolsius.
Nell’ultimo dei quattro minuti di recupero concessi dall’arbitro, la piu’ ghiotta e facile occasione dei giallorossi e’ miseramente fallita da Pinato che, solo davanti a Thiam, calcia alto sulla traversa.
La formazione sannita ha molto da recriminare sulle opportunita’ non sfruttate ma ha giocato poco piu’ di venti minuti e cio’ non e’ bastato contro una squadra solida e ben organizzata come la Juve Stabia…
IL TABELLINO
JUVE STABIA – BENEVENTO  1-0 (1-0)
FORMAZIONI:
Juve Stabia:
Thiam, Miglianelli, Bellich, Bachini, Andreoni, Buglio (dal 71′ Baldi), Leone, Meli (dall’80’ Gerbo), Romeo, Candellone, Piscopo (dal 90′ Folino).   All. Guido Pagliuca.
Benevento: Paleari, El Kaouakibi (dal 76′ Ciano),  Benedetti (dal 76′ Masciangelo), Capellini, Berra, Talia (dal 54′ Pinato), Improta, Karic, Bolsius, Agazzi (dal 68′ Marotta),  Ferrante.  All. Matteo Andreoletti.
Arbitro: Stefano Nicolini di Brescia
Rete: Bellich (13′)
Note: Ammoniti Buglio (22′), Karic (24′), Bachini (44′), Piscopo (73′), Ferrante (84′), Bellich (90′)
Recupero: 1′ nel p.t., 4′ nel s.t.
Juve Stabia – Benevento 1-0. L’esultanza di Bellich dopo il gol. (Foto Napoli Today)

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IL BENEVENTO VINCE MA SI RILASSA NELLA RIPRESA (2-1) – Il Monterosi Tuscia sfiora la clamorosa rimonta – Prima rete in maglia giallorossa di Agazzi e ritorno al gol di Ferrante – Due ad uno anche per i legni colpiti –

Ci si aspettava contro il fanalino di coda Monterosi Tuscia una partita di orgoglio del Benevento che facesse dimenticare la “figuraccia” di Monopoli e rilanciasse l’immagine di una squadra ancora viva e proiettata decisamente verso la vetta della classifica.
Cio’ e’ avvenuto solo in parte, e cioe’ nel primo tempo quando i padroni di casa sono andati al riposo forti del doppio vantaggio e di un gioco che sembrava non lasciasse speranze agli avversari.
Andreoletti e’ stato costretto a mandare in campo una formazione rimaneggiata per le tante assenze dovute ad infortuni e squalifiche ma questo non giustifica appieno il ..rilassamento dei padroni di casa che nel secondo tempo hanno seriamente rischiato di essere riacciuffati dal Monterosi.
C’e’ voluta tutta la bravura di Paleari a scongiurare, specie nel finale, tale citata eventualita’.
I giallorossi sono andati al gol gia’ al 14′ al culmine di un approccio iniziale felice e determinato.
Agazzi, servito da Improta, ha lasciato partire una fiondata precisa nell’angolino e per il portiere non c’e’ stato niente da fare.
La reazione del Monterosi non si e’ fatta attendere, per la verita’, ed e’ stata affidata ad Ekuban per due volte, nella seconda della quale, al 22′, e’ stato bravissimo Paleari ad opporsi ad un suo tiro da distanza ravvicinata.
Il raddoppio e’ arrivato al 39′ grazie ancora ad Improta che con un calibrato cross ha messo in condizione Ferrante di effettuare un tap-in sotto porta ed insaccare.
Il finale del primo tempo si e’ chiuso con un’azione per parte: al 42′ Kubica ha impegnato il portiere con un colpo di testa bloccato a terra, al 45′ e’ stato Paleari a neutralizzare con un’uscita alla disperata su Frediani.
Nel secondo tempo e’ tutt’altra musica con il Monterosi lanciato generosamente all’attacco.
All’8′ il solito Ekuban ha messo in allarme la retroguardia sannita con un tiro, deviato da un difensore e respinto dalla traversa.
Al 19′ e’ il nuovo entrato Marotta ad imitarlo al termine di una bella azione iniziata da Karic: l’attaccante, liberatosi del proprio marcatore al limite, si e’ visto respingere dal palo un suo tiro destinato a rete.
Al 24′ e’ stato Ferrante a colpire il palo dopo uno scambio con Marotta.
Al 35′ il Monterosi e’ andato vicinisssimo al gol, Paleari per ben tre volte si e’ opposto ad altrettanti tentativi degli attaccanti avversari sotto rete.
E’ il momento migliore degli ospiti che al 41′ hanno accorciato le distanze con Bittante in sospetta posizione di fuori gioco.
Gli ultimi minuti, compresi i quattro di recupero concessi dall’arbitro, hanno tenuto gli spettatori col fiato sospeso per il generoso impeto del Monterosi ma il risultato non e’ cambiato.
IL TABELLINO
BENEVENTO – MONTEROSI TUSCIA 2-1 (2-0)
FORMAZIONI:
Benevento:
Paleari, El Kaouakibi, Benedetti (dal 70′ Masciangelo), Capellini, Terranova, Improta, Karic, Kubica (dal 58′ Talia), Bolsius (dal 58′ Marotta), Agazzi, Ferrante (dal 78′ Sorrentino).
All. Andreoletti.
Monterosi Tuscia: Mastrantonio, Tartaglia (dal 73′ Cinaglia), Fantacci (dal 69′ Di Renzo), Mbende, Parlati, Frediani (dal 69′ Palazzino), Silipo, Bittante, Ekuban, Sini (dall’83’ Tolomello), Altobelli (dall’83’ Di Francesco).  All. Roberto Taurino
Arbitro: Mauro Ganci di Enna
Reti: Agazzi (14′), Ferrante (39′), Bittante (86′)
Note: Tempo coperto, pioggia nel corso del secondo tempo con particolare intensita’ nel finale di partita. Ammoniti: Bolsius (33′), Kubica (35′), Altobelli (65′), Benedetti (68′), Paleari (86′). Recupero: 1′ nel p.t., 4′ nel s.t.

(Foto Benevento Calcio)

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BRUTTO SCIVOLONE DEL BENEVENTO (3-0) – Gli “stregoni” (inguardabili) tornano a perdere dopo 12 risultati utili consecutivi – Traversa di Improta – Monopoli nettamente superiore –

La trasferta di Monopoli era senz’altro da considerarsi insidiosa in virtu’ delle ultime prestazioni della squadra pugliese ma nessuno si aspettava un crollo simile da parte del Benevento che, al di la’ del risultato pesante, ha palesato un gioco privo di idee e di mordente evidenziando, vieppiu’, grossi limiti in tutti i reparti come mai aveva dimostrato finora.
Il punteggio non lascia dubbi sull’andamento della gara che  i padroni di casa hanno gestito con autorevolezza dal primo all’ultimo minuto meritando ampiamente il successo.
Merito dei pugliesi o demerito dei beneventani ? Chi puo’ dirlo ?
Certo e’ che il Monopoli di stasera sembrava irrefrenabile con giocatori che arrivavano sempre prima dei sanniti su ogni pallone e con un agonismo tipico di una formazione esperta di categoria quale, evidentemente, si e’ del tutto disabituata la formazione di Andreoletti che ogni tanto, come stasera, crede ( e si illude) di militare ancora in una serie superiore peccando di presunzione e di approccio a partite di tal genere.
E’ stato questo, forse, il motivo principale della sconfitta anche se e’ lecito riflettere sulla circostanza che dopo dodici risultati utili consecutivi un passo falso ci sta tutto, specie in un campionato difficile ed equilibrato come questo.
Indubbiamente fa’ rabbia assistere ad un gioco passivo e rinunciatario da parte di una compagine dai recenti trascorsi di gloria ed e’ oltremodo giusto pensare di correre subito ai ripari per non rischiare altre battute d’arresto che potrebbero compromettere il prosieguo del torneo vanificando obiettivi di alto livello.
Gli errori ci sono stati, dall’allenatore ai giocatori in campo. Per fortuna gli errori li commettono tutti: anche l’Avellino e’ scivolato inaspettatamente, ed in casa addirittura, contro un Giugliano che proprio lunedi’ scorso ha fatto tremare i giallorossi.
La cronaca, paradossalmente, nonostante il punteggio, non ha offerto molti spunti.
La squadra di casa e’ partita come un razzo e gia’ al 5′ e’ passata in vantaggio con una manovra corale che ha portato alla conclusione Iaccarino che e’ entrato in area indisturbato fulminando Paleari.
La reazione del Benevento si e’ avuta al 9′ con Marotta che, servito al limite da Bolsius, si e’ visto deviare in angolo da un difensore un tiro da ottima posizione.
Al 23′ Vassallo, dopo aver raccolto una corta respinta della difesa,  ha costretto Paleari ad una difficile parata in angolo  con un forte tiro dal limite.
La migliore occasione da gol il Benevento l’ha avuta al 29′ quando un colpo di testa di Improta sugli sviluppi di un  corner e’ stato respinto dalla traversa, sulla ribattuta Pastina si e’ visto respingere sulla linea di porta da Cristallo un tiro destinato in fondo al sacco.
Nella ripresa, cosi’ come nel primo tempo, il Monopoli ha trovato subito la via del gol: al 2′ Starita, su cross di Borello, ha anticipato tutti sotto rete portando il risultato sul 2 a 0.
Il Benevento,  frastornato,  ha subito il contraccolpo psicologico permettendo ai padroni di casa di tenere ancora il comando del gioco e dopo una conclusione al 9′ di Borello neutralizzata da Paleari sono andati sotto di un altro gol tre minuti dopo: ancora Starita, raccogliendo in area una corta respinta della difesa, ha segnato la terza rete, la seconda personale, spezzando definitivamente le gambe ai beneventani.
Sterili gli attacchi del Benevento nel finale che non sono riusciti neanche a segnare il classico gol della bandiera. Partita, per Ciano e compagni, da dimenticare in fretta.
IL TABELLINO
MONOPOLI – BENEVENTO 3-0 (1-0)
FORMAZIONI:
Monopoli:
Perina, Viteritti, Fazio, Ferrini, Cristallo, Vassallo (dal 76′ Peschetola), Iaccarino (dall’89’ Piarulli), Borello, Starita (dal 76′ Hamlili), D’Agostino (dall’81’ De Santis), Spalluto.  All. Tomei.
Benevento: Paleari, El Koaoukibi, Capellini, Pastina (dal 71′ Terranova), Masciangelo (dal 71′ Benedetti), Talia (dal 51′ Ciciretti), Agazzi, Improta, Karic, Bolsius (dal 60′ Ciano), Marotta (dal 60′ Ferrante).   All. Andreoletti.
ARBITRO: Emmanuele di Pisa
RETI: Iaccarino (5′), Starita (47′ – 57′)
NOTE: Ammoniti Capellini (29′), Pastina (62′), Ciano (74′), Viteritti (79′). Recupero: 1′ nel p.t., 4′ nel s.t.
Monopoli-Benevento 3-0. I giocatori del Benevento escono sconsolati a fine partita. (Foto Ottopagine.it)

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IL GIUGLIANO IMPONE IL PAREGGIO (2-2)- Per due volte la squadra napoletana recupera lo svantaggio – Sotto tono la difesa giallorossa – Masciangelo, Menna e De Sena colpiscono il legno –

Il Giugliano si rivela un osso duro per il Benevento che non riesce ad aggiudicarsi l’intera posta in palio che gli avrebbe permesso di agguantare la Juve Stabia in testa alla classifica.
Alla fine deve accontentarsi del pareggio, un risultato che premia giustamente la squadra ospite autrice di  una condotta di gara gagliarda ed intelligente che mette spesso a dura prova la retroguardia sannita, molto lontana da quella granitica ammirata soprattutto nelle ultime partite.
La formazione di casa parte con veemenza e gia’ al 2′ protesta per un atterramento in area di Marotta sul quale l’arbitro, decisamente in giornata negativa, sorvola.
Un minuto dopo Masciangelo colpisce la traversa a portiere battuto.
E’ il momento migliore per il Benevento che al 6′ passa in vantaggio: Karic fornisce a Marotta un pallone delizioso in area che l’ex giuglianese depone in rete nell’angolino piu’ lontano.
Galvanizzati dal vantaggio gli “stregoni” provano a chiudere la partita ma per due volte al 13′ nel giro di un minuto il direttore di gara non vede un atterramento in area di Talia e Marotta.
Dopo la sfuriata iniziale, pero’, la squadra di mister Andreoletti sembra voler tirare i remi in barca e subisce la reazione del Giugliano che prende in mano le redini del gioco e negli ultimi 15′ mette sotto pressione la difesa avversaria.
Al 30′ De Sena conclude con un tiro di poco a lato un veloce contropiede avviato dalla sua squadra.
Due minuti dopo, sugli sviluppi di un corner De Sena colpisce al volo, la sfera, deviata da un difensore, sta per ingannare Paleari che, nonostante sia preso in controtempo riesce a deviare in angolo. Sul successivo corner Menna di testa colpisce in pieno il palo da distanza ravvicinata.
Il Giugliano continua il forcing ed al 35′ colpisce ancora il legno: stavolta e’ De Sena che si vede respingere dalla traversa un tiro su punizione.
Al 42′ un tiro dalla lunga distanza di Giorgione finisce di poco a lato.
Nella ripresa il Benevento appare piu’ determinato e per i primi 15′ tiene sotto pressione la difesa avversaria.
Al 3′ un tiro di Ciano viene deviato in angolo da un difensore.
Al 9′ una bella triangolazione Improta-Ciano-Marotta e’ conclusa da quest’ultimo con un tiro debole che il portiere blocca a terra.
Il Benevento spinge ma e’ il Giugliano, inaspettatamente, a segnare al 15′: la difesa giallorossa sonnecchia e Ciuferri, lasciato solo, azzecca l’angolino alto e batte imparabilmente Paleari.
I padroni di casa reagiscono bene ed in due occasioni sfiorano la rete: al 19′ Karic penetra in area e serve Bolsius che viene anticipato da un difensore al momento del tiro, al 26′ un tiro-cross di Masciangelo trova sulla sua traiettoria Marotta sotto rete e l’azione sfuma.
Al 30′ il Benevento segna il gol del 2 a 1: Improta pesca bene in area Karic che con freddezza fulmina Russo infilando il “sette”. Applausi meritatissimi per l’esecuzione e la sua splendida prestazione.
La vittoria sembra scontata ma il Benevento fa’ …i conti senza l’oste.
Fioccano le sostituzioni da entrambe le parti ma quelle di mister Bertotto sembrano piu’ azzeccate.
A due minuti dalla fine, infatti, il nuovo entrato Oviszach approfitta di uno svarione della retroguardia sannita e batte Paleari con un tiro in diagonale.
Nel primo dei sei minuti di recupero concessi dall’arbitro, il Benevento va’ vicino al gol con Ferrante che gira al volo ma e’ bravo Russo a respingere in angolo.
L’ultimo brivido lo fa’ correre il Giugliano al 96′: Paleari salva il risultato uscendo alla disperata su Bernardocco e respingendo con i piedi la sua conclusione.
Termina 2 a 2, un punteggio che rispecchia l’andamento della gara, vibrante ed equilibrata.
IL TABELLINO
BENEVENTO – GIUGLIANO 2-2 (1-0)
FORMAZIONI:
Benevento:
Paleari, El Kouakibi, Masciangelo (dal 79′ Benedetti),  Capellini, Pastina, Improta, Karic, Talia (dal 79′ Pinato), Marotta (dal 79′ Ferrante), Agazzi (dal 92′ Tello), Ciano (dal 61′ Bolsius).  All. Andreoletti.
Giugliano: Russo, Di Dio, Menna, Caldore, Yabre (dal 71′ Oyewale), Berardocco (dal 71′ Vogiatzis), Giorgione, Ciuferri (dall’ 80′ Oviszach), Salvemini (dall’84’ Bernardotto), De Sena (dall’80’ Sorrentino).
Arbitro: Ubaldi di Roma 1
Reti: Marotta (6′), Ciuferri (60′), Karic (75′), Oviszach (88′)
Note: Ammoniti Yabre (11′), Pastina (20′), Menna (20′), Masciangelo (68′), Karic (93′). Recupero: 2′ p.t. e 6′ s.t.
Benevento-Giugliano 2-2. Marotta in azione.

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SUCCESSO DEL BENEVENTO A MESSINA (0-1) – Di Improta la rete decisiva – Undicesimo risultato utile positivo e difesa inviolata da 4 partite – Azzeccati i cambi di Andreoletti nella ripresa – Ferrante colpisce l’incrocio – Espulso Ortisi al 90′ –

Il Benevento continua a macinare punti e a Messina conquista la vittoria portandosi da solo al secondo posto in classifica  grazie  al mezzo passo falso dell’Avellino che in casa col Virtus Francavilla non va oltre il pareggio.
La Juve Stabia conferma la vetta con due punti di vantaggio sui giallorossi.
Nel primo tempo sono poche le emozioni.
Il primo tiro in porta, dopo una lunga fase di studio tra le due squadre, arriva al 16′ con Cavallo che da ottima posizione in area raccoglie un cross di Lia e calcia, Paleari blocca.
Al 24′ sponda di testa di Emmauso per Scafetta con conclusione a lato.
Un minuto dopo un rapido contropiede mette in condizione Ferrante di entrare in area ma al momento del tiro entra in contatto con un difensore e rovina a terra, l’attaccante reclama il rigore, l’arbitro non e’ d’accordo.
Al 40′ la piu’ grossa occasione per il Benevento di passare in vantaggio: Ferrante difende bene il pallone e da poco entro l’area lascia partire un bel tiro, il pallone colpisce l’incrocio dei pali a portiere battuto.
Nella ripresa la mossa vincente di mister Andreoletti che intuisce la possibilita’ di portare a casa il bottino pieno ed inserisce due attaccanti, Bolsius e Marotta, al posto di Talia e Ferrante.
Marotta mostra subito di essere in serata e nel giro di tre minuti ha due ottime occasioni per segnare: al 3′ un suo tiro termina di poco a lato, al 5′ si vede respingere sotto porta dal portiere una conclusione importante.
E’ il preludio al gol, che arriva un minuto dopo. Lo specialista Ciano batte bene in area un corner, sul primo palo il piu’ lesto a raccogliere e’ Improta che di testa corregge in rete imparabilmente.
Il Messina prova a reagire ma la difesa degli stregoni e’ impenetrabile e non lascia varchi.
Al 19′ brivido per il Benevento grazie al nuovo entrato Ragusa che, servito da Emmausso, prende in contropiede la difesa avversaria ma calcia a lato.
Ma sono ancora gli “stregoni” ad insidiare pericolosamente la porta di Fumagalli.
Al 19′ Kubica approfitta di un errore della difesa e sfiora il palo con un fendente dal limite.
Un minuto dopo Karic dalla distanza calcia alto sulla traversa.
Altre due occasionissime per il Benevento: al 24′ Marotta raccoglie un cross di Bolsius e colpisce di testa da distanza ravvicinata, Fumagalli respinge con un grande intervento, un minuto dopo il portiere si ripete su un colpo di testa di Kubica sotto rete.
Si vede finalmente anche il Messina con un tiro dalla distanza di Buffa al 26′, parato da Paleari.
Il Benevento insiste, vuole chiudere la partita.
Al 36′ c’e’ una bellissima fuga di Masciangelo che semina in velocita’ un difensore e smista in area per Marotta, l’attaccante ha la peggio in un contrasto con un avversario e rovina a terra, anche stavolta per l’arbitro non ci sono gli estremi per concedere la massima punizione.
Al 45′ Ortisi viene espulso per doppia ammonizione ed in inferiorita’ numerica il Messina non riesce ad agguantare il pareggio nei 4′ di recupero concessi dal direttore di gara.
IL TABELLINO
MESSINA – BENEVENTO 0-1
FORMAZIONI:
Messina:
Fumagalli, Lia, Polito, Manetta, Ortisi, Scafetta (dall’81’ Luciani), Franco (dal 59′ Buffa), Giunta (dal 75′ Firenze), Emmausso (dall’81’ Zammit), Plescia, Cavallo (dal 59′ Ragusa). All. Modica.
Benevento: Paleari, El Kaoaukibi, Masciangelo, Pastina, Berra (dall’82’ Benedetti), Improta (dal 77′ Capellini), Karic, Talia (dal 46′ Bolsius), Ferrante (dal 46′ Marotta), Ciano (dal 62′ Kubica), Agazzi.
All. Andreoletti.
Arbitro: Frascaro di Firenze
Rete: Improta (51′)
Note:
Ammoniti Talia (30′), Ortisi (34′), El Kaouakibi (58′), Berra (70′), Karic (88′). Espulso Ortisi (90′).
Recupero: 0′ p.t., 4′ s.t.
                                      Messina-Benevento 0-1. La gioia di Improta dopo il gol

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BENEVENTO SPRECONE, MASCIANGELO RIMEDIA (1-0) – Contro il Potenza il difensore trova il gol risolutore – Il ritorno di Ciciretti – Gli “stregoni” tallonano la capolista Juve Stabia –

Successo meritato del Benevento ai danni del Potenza anche se ottenuto grazie alla rete di un difensore che si improvvisa goleador e rimedia agli sprechi degli attaccanti.
Tra le fila del Potenza due vecchie conoscenze del Benevento: Gyamfi, accolto benevolmente dal pubblico, ed Asencio.
Fin dai primi minuti di gioco gli “stregoni” fanno capire le loro intenzioni costringendo gli avversari a difendersi dagli attacchi portati soprattutto da Ferrante, molto attivo ma difettoso nelle conclusioni.
Al 6′ l’attaccante di origine argentina corregge di testa un traversone di Pastina impegnando Gasparini in una difficile respinta, all’11’ si destreggia bene in area ma spreca tutto tirando a lato, al 18′ su cross di Improta indirizza ancora di testa verso la rete di Gasparini mandando nuovamente la palla fuori.
E’ il momento migliore per i padroni di casa che al 25′ vanno ancora vicini al gol con Talia che raccoglie una palla ‘vagante’ e spedisce sul fondo da buona posizione.
Al 29′ il portiere del Potenza anticipa in uscita Ferrante e poi respinge un tiro forte ma centrale di Improta; nel prosieguo dell’azione la sfera arriva ancora sui piedi di Improta che calcia alto.
La pressione dei sanniti e’ costante e si concretizza al 33′: Masciangelo raccoglie un pallone proveniente dalla fascia opposta, si libera di un difensore e da poco entro l’area indirizza verso la porta avversaria, il tiro non e’ irresistibile ma una leggera deviazione inganna Gasparini che accompagna con lo sguardo la sfera che si infila alle sue spalle.
Solo al 35′ si vede finalmente il Potenza dalle parti di Paleari: Candellori raccoglie una respinta della difesa e lascia partire un bolide dalla lunga distanza sul quale il portiere del Benevento si produce in un intervento difficile respingendo la sfera con bravura.
L’ultima azione del tempo vede protagonista Bolsius che spreca un bel traversone di Karic calciando la palla sul fondo da ottima posizione.
Nella ripresa la musica non cambia, con il Benevento che cerca di chiudere la partita ed il Potenza a difendersi con un po’ d’affanno.
Al 3′ Bolsius fa’ suo un cross dalla sinistra e mira all’incrocio, il pallone finisce di poco alto.
Un minuto dopo Di Grazia calcia alle stelle dalla lunga distanza.
Al 10′ Ferrante fallisce ancora un’altra buona occasione per segnare: su traversone di Karic anticipa in area un difensore ma la sua conclusione finisce alta sulla traversa.
Dopo un tentativo di Saporiti al 13′ che si vede respingere da Paleari in tuffo un forte tiro dalla distanza, e’ nuovamente Ferrante a tentare la via del gol ma il suo colpo di testa da distanza ravvicinata e’ respinto da Gasparini.
Il Potenza reagisce con il nuovo entrato Hadziosmanovic che al 22′ spedisce la sfera sopra la traversa dalla lunga distanza.
Al 28′ occasionissima per il Benevento: incursione in area di Improta il cui tiro-cross attraversa tutto lo specchio della porta ed arriva sui piedi di Benedetti che mette al centro, Ferrante da pochi passi incespica sul pallone e l’azione sfuma.
Al 31′ una punizione di Ciano molto insidiosa e’ respinta dal portiere.
Due minuti dopo mister Andreoletti avvicenda ben tre giocatori provando a ridare fiato alla squadra ed a portare al sicuro il risultato; entra anche Ciciretti, accolto da molti applausi, che fa’ cosi’ il suo esordio in questo campionato.
Sul finire dell’incontro il Potenza prova a raddrizzare il risultato ma la difesa del Benevento e’ attenta e chiude bene tutti i varchi.
Al 38′ Armini con un fendente dal limite impegna Paleari in un impegnativo intervento.
L’ultimo brivido per la retroguardia sannita al termine dei 5′ di recupero concessi dall’arbitro: il difensore centrale Sbraga, tra i migliori in campo, da distanza ravvicinata calcia bene e forte, Paleari non si lascia sorprendere e devia in angolo.
Finisce qui. Il Benevento vince di misura ed agguanta il secondo posto in classifica in coppia con l’Avellino ed a due lunghezze dalla capolista Juve Stabia. Il Potenza esce dalla zona “play-off” ma il campionato e’ ancora lungo…
IL TABELLINO
BENEVENTO – POTENZA  1-0  (1-0)
FORMAZIONI:
Benevento:
Paleari, Masciangelo (dal 69′ Benedetti), Berra, Pastina, Capellini, Talia, Karic (dal 78′ Kubica), Agazzi, Bolsius (dal 63′ Ciano), Improta (dal 78′ El Kouakibi), Ferrante (dal 78′ Ciciretti).
All. Matteo Andreoletti.
Potenza: Gasparini, Gyamfi (dal 79′ Gagliano), Armini, Volpe (dal 53′ Hadziosmanovic), Sbragia, Verrengia, Saporiti, Candellori (dal 79′ Steffe’), Caturano, Di Grazia (dal 53′ Rossetti), Asencio (dal 90′ Mata).   All. Franco Lerda.
Arbitro: Luca De Angeli, di Milano
Rete: Masciangelo (33′)
Note:
Recupero: 1′ nel p.t., 5′ nel s.t.
Benevento-Potenza 1-0. L’esultanza di Masciangelo dopo la rete. (Foto Ottopagine)

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Storia

TOP SANNIO – Venanzio Vari, fondatore del Collegio de “La Salle” –

Noi beneventani ci imbattiamo spesso in strade e piazze intitolate a personaggi dei quali ignoriamo vita ed opere.
Piazzetta Vari, collocata in pieno centro storico ed oggi, ahime’, teatro di una ‘movida’ fin troppo… movimentata, e’ una di queste.
Ma chi era Venanzio Vari e perche’, pur essendo nativo di Roccamassima, in provincia di Roma, e’ lecito annoverarlo tra i “Top Sannio” ?
“Aristide Vari, nato a Roccamassima (Roma) il 12 gennaio 1874, entro’ giovanissimo nell’ordine dei Fratelli delle Scuole Cristiane, assumendo il nome di fratel Venanzio.
Fu maestro nella scuola comunale di S. Sofia di Benevento.
Dedicatosi a studi scientifici, divenne Direttore dell’Osservatorio Meteorologico tenuto dai suoi confratelli e quindi fondo’ l’Osservatorio Geodinamico.
Molto consultate sono le sue monografie su clima, elettricita’ e terremoti nel Sannio e nell’Irpinia.
Nel 1906 fondo’ in Benevento, per i giovani delle scuole medie, il Collegio “de La Salle”.
La morte lo colse a Roma il 28 marzo 1944, mentre era intento a fondare l’Istituto Agrario di Nettuno”.

Il corsivo e’ tratto dall’opera di Mario Rotili ” Benevento e la provincia sannitica, ed. Abete, Roma, 1958, pag. 366″.