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Il Cammino del Benevento

LA ROMA “PASSEGGIA” A BENEVENTO, POKER IMPIETOSO

Rispetto alla scorsa partita col Napoli, l’approccio alla gara del Benevento contro la Roma è stato senz’altro migliore e fino al primo gol di Dzeko la squadra di Baroni ha giocato alla pari rischiando addirittura di passare in vantaggio con Cataldi il cui tiro lambiva il palo sinistro della porta difesa da Allison.
Poi la superiorità degli avversari si è mostrata in tutta evidenza con un gioco a tratti spumeggiante che ha, purtroppo, dato certezza ai tifosi sanniti circa la non competitività degli stregoni al confronto con formazioni di tutto rispetto che lottano con altri obiettivi che non la salvezza.
Le prime tre partite di campionato, sia pur soccombente, avevano mostrato un Benevento solido e gagliardo, determinando nella coscienza dei suoi tifosi la consapevolezza di poter ambire ad un campionato lontano dai patemi della retrocessione.  Tutt’altra storia, invece, nelle ultime due prestazioni, complice il fattore psicologico o il divario tecnico od entrambi che hanno fatto emergere in maniera lapalissiana i grossi limiti dei giallorossi chiamati a svolgere un ruolo marginale e quasi disperato.
Dopo tante stagioni vissute sempre ai vertici della classifica e con una entusiastica spinta emotiva, è davvero triste affrontare le gare di questo torneo con una predisposizione mentale molto diversa e  caratterizzata dalla paura di perdere e di limitare il passivo.
Al di là dei motivi che sono a fondamento di questa riflessione, una sbagliata campagna acquisti-cessioni, gli errori di Baroni, gli infortuni, ecc. resta il fatto che dopo cinque giornate di campionato il Benevento è ultimo a zero punti con una rete realizzata e 14 subìte.  L’unica nota positiva è lo splendido pubblico che anche oggi non ha fatto mancare il suo calore nonostante l’ennesima sconfitta.   Ma tutto questo quanto può reggere ? Se la situazione dovesse perdurare con debacle anche contro formazioni sulla carta alla nostra portata, quale reazione subirebbe l’ambiente sportivo locale ?
Lo so, questi interrogativi fanno male solo a pensarli ma per quanto vada con la mente al passato non riesco a trovare matricole o squadre deboli mostrare uno scarto così grande, nella mentalità oltre che nel gioco, con le rivali più blasonate così come mostrato dal Benevento in questo campionato.
Certo, i discorsi triti e retriti in ordine alla soddisfazione di vedere le maglie giallorosse in un torneo così prestigioso come la Serie A  hanno la loro importanza: non finiremo mai di lodare Vigorito per il traguardo raggiunto.  Ma, ripeto, è triste assistere ad uno spettacolo indecoroso per i nostri colori, abituati com’eravamo a veder soccombere, specie tra le mura di casa, qualsiasi avversario.
Purtroppo, dobbiamo rassegnarci alla determinazione di strappare quanti più punti possibili alle rivali più dirette come se dovessimo fare un campionato a parte contro squadre di alta ed altra levatura per aspirare a rimanere in serie A.  Ce la possiamo fare, la condotta del Crotone nella passata stagione ce l’insegna anche se il cammino da percorrere sarà sempre più costellato di ostacoli importanti.
Per quanto riguarda la cronaca, c’è solo da ribadire, al di là della meritata vittoria della Roma, quel pizzico di sfortuna che anche oggi si è fatto vivo impedendo al Benevento di andare in gol rendendo il passivo meno pesante e, nel contempo, alzando un pochettino il morale dei giocatori.  A parte le due autoreti, di Lucioni e Venuti, che hanno arrotondato il risultato è doveroso citare le occasioni mancate da Coda nella ripresa e, soprattutto, da Cataldi nel primo tempo sullo 0 a 0 che forse avrebbero potuto dare un volto diverso alla partita. Magre consolazioni, si dirà, ma è giusto farne cenno.
Il Tabellino
Benevento – Roma 0-4
FORMAZIONI: Benevento – Belec, Letizia, Venuti, Lucioni, Di Chiara, Chibsah, Cataldi, Memushaj, Lazaar (dal 64′ Perugini), Puscas, Coda (dal 75′ Armenteros).  All. Baroni.
Roma – Alisson, Bruno Peres, Fazio, Juan Jesus, Kolarov, Pellegrini (dal 67′ Gerson), Gonalons, Strootman, Under (dal 46′ El Shaarawi), Dzeko, Perotti (dal 75′ Florenzi). All. Di Francesco.
Arbitro: Fabbri di Ravenna
Reti: Dzeko (22′), Lucioni (autorete 35′), Dzeko (52′), Venuti (autorete 74′)
Note: Ammoniti Parigini, Di Chiara.

Benevento-Roma 0-4
Dzeko festeggiato dai compagni dopo il primo gol. (Foto Ansa)
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Il Cammino del Benevento

IL BENEVENTO E’ IN FINALE

Il Benevento ha staccato a Perugia il biglietto per la finale play-off per la serie A.
Pareggiando al “Renato Curi” (1-1), e grazie alla vittoria conseguita nell’andata,  ha tagliato un altro traguardo storico meritando di contendere al Carpi l’ultimo posto disponibile per la massima serie.
Alla vigilia dell’incontro, con un’intera città in fibrillazione, i ragazzi di mister Baroni godevano di una grande fiducia da parte della tifoseria sannita che aveva notato nelle ultime gare una sorprendente e gradita inversione di marcia dei giallorossi rispetto al periodo buio occorso tra la 5^ e 15^ giornata di ritorno del torneo.
La fiducia è stata ampiamente ripagata perchè Lucioni e compagni stasera hanno fornito una grande prova di carattere disputando una gara accorta e rischiando solo nel finale di partita quando, inevitabilmente, il Perugia ha tentato il tutto per tutto per ribaltare il risultato.
Priva all’ultimo momento del “bomber” Ceravolo, uno dei protagonisti principali della fase finale del girone di ritorno, indisponibile per affaticamento muscolare, la squadra beneventana ha affrontato il Perugia a viso aperto rivelandosi più pericolosa dell’avversaria nel primo tempo soprattutto con Puscas che si è mosso bene in avanti supportato a centrocampo da un sempre gagliardo Chibsah.  Anche il Perugia ha avuto le sue buone occasioni da gol ma sostanzialmente la prima parte della gara è stata equilibrata.
Nella ripresa, com’era prevedibile, la formazione di casa ha premuto sull’acceleratore ma i suoi attacchi sono sempre stati rintuzzati senza troppi affanni dalla difesa del Benevento.
Man mano che passavano i minuti, aumentava la tensione dei giocatori in campo e, nel contempo, diminuiva la loro tenuta atletica e psicologica.
I rispettivi allenatori hanno provato a dare una svolta alla partita: Baroni ha inserito i difensori Padella e Gyamfy al posto di Falco e Venuti mentre Bucchi ha tentato le carte Mustacchio e Guberti in chiave nettamente offensiva.
Il Perugia a trazione anteriore ha creato diversi pericoli alla porta di Cragno ma il Benevento non è stato a guardare azionando contropiede veloci che hanno messo in difficoltà la retroguardia perugina. In uno di questi guadagnava un calcio d’angolo sui cui sviluppi  Puscas, dopo un colpo di testa di Camporese respinto da Brignoli,   anticipava tutti e portava in vantaggio la propria squadra.
La reazione del Perugia è stata veemente concretizzandosi con la rete al 90′ di Nicastro che riaccendeva le speranze dei padroni di casa.  Dopo 5′ di recupero l’arbitro decretava la fine delle ostilità: in campo, scene di delusione e di gioia tra le opposte fazioni, lo stesso sugli spalti gremitissimi del “Renato Curi”.  Hanno avuto ragione i circa 1.600 tifosi giallorossi che hanno assistito ad una gara spettacolare e generosa dei loro beniamini.
Il Benevento è in finale al termine di un campionato eccezionale, inaspettato, avvincente.  Potrebbe anche finire qui, sarebbe comunque un successo.  Ma a questo punto lo si può giocare alla pari, ed è giusto che sia così anche se la serie A, così come l’anno scorso la serie B, si ha quasi paura di nominarla.
Il Tabellino
Perugia – Benevento 1-1
FORMAZIONI: Perugia – Brignoli, Ricci (dal 61′ Mustacchio), Del Prete, Di Chiara,  Mancini, Volta (dal 72′ Guberti),  Dezi, Di Carmine, Nicastro, Brighi (dal 40′ Acampora), Terrani.  All. Bucchi.
Benevento – Cragno, Venuti, Lopez, Camporese, Lucioni, Chibsah, Viola, Falco (dal 68′ Padella), Puscas, Cissè (dal 91′ Pezzi), Eramo.  All. Baroni.
Arbitro: Rosario Abisso
Reti: Puscas (81′), Nicastro (90′)
Note: Ammoniti Puscas, Lucioni, Dezi, Eramo, Acampora, Cragno, Guberti.

Perugia-Benevento 1-1
Puscas esulta dopo il gol (Foto LaPresse)