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Il Cammino del Benevento

C’E’ GRANDE ATTESA PER VERONA-BENEVENTO (MA ANCHE PER LUCIONI)

Lunedì 16 ottobre, alle ore 20,45 è previsto il posticipo dell’ottava giornata di serie A tra Hellas Verona e Benevento allo stadio “Bentegodi”.
La gara è di cruciale importanza soprattutto per il Benevento dopo il pessimo avvio di campionato ed un ruolino di marcia che offende le aspettative della tifoseria oltre che la dignità del sodalizio sportivo: sette sconfitte in sette partite disputate, 2 reti realizzate e 18 subìte sono dati disastrosi che scoraggerebbero qualsiasi formazione ma non quella sannita che saprà sicuramente rialzarsi.
L’ottima prova fornita contro l’Inter ha dimostrato i notevoli progressi raggiunti dopo le figuracce rimediate dalla partita col Napoli e sono in molti a sostenere che il vero campionato del Benevento inizierebbe proprio dalla gara col Verona anche se lo stesso giudizio, per la verità, era stato già espresso alla vigilia della sfida di Crotone, terminata, come sappiamo, con l’ennesima sconfitta dopo una prestazione deludente.
E’ inutile nascondere che la partita di Verona non si presenta sotto i migliori auspici e non solo per lo stato della classifica.  La crisi del Benevento è iniziata già dal precampionato e da allora sono stati commessi sicuramente parecchi errori, a partire dalla campagna acquisti-cessioni ed a finire con limiti dettati da inesperienza, moduli di gioco e scarsa preparazione fisico-atletica. Senza considerare, oltretutto, anche quel pizzico di fortuna che è mancato in certe occasioni..
Ad aggravare ancora di più la situazione ha contribuito la “brutta tegola” caduta sulla testa della società sportiva con il “caso Lucioni”, risultato positivo all’antidoping dopo la partita Benevento-Torino.
Il capitano giallorosso, molto stimato sia professionalmente che come uomo, giura sulla sua perfetta buona fede; fin dal primo momento ha dichiarato, infatti, che la pomata usata per cicatrizzare più rapidamente una ferita rimediata in allenamento gli era stata consigliata e spruzzata dal medico sociale.  Se fosse vera tale versione, e chi scrive ne è convinto, la responsabilità dell’evento ricadrebbe tutta sul medico anche perchè sullo scatolo della pomata incriminata è ben visibile e cerchiata in rossa la scritta “doping”.  Quest’ultima circostanza, che Lucioni ha dichiarato di non aver visto perchè la crema in questione sarebbe stata, a suo dire, utilizzata priva della confezione, inchioderebbe esclusivamente il medico, convocato dalla Procura Federale Antidoping a testimoniare per il prossimo 11 ottobre.
I tifosi, ovviamente, si augurano che dopo l’audizione del medico il Tribunale pronunzi l’archiviazione ma il rischio di un processo con probabile condanna di capitan Lucioni c’è tutto anche perchè c’è un precedente che riguarda proprio l’uso della stessa sostanza di che trattasi: dopo la partita Pescara-Cesena del 15 aprile 2016, infatti, un giocatore del Cesena, Nicola Dalmonte, risultò positivo all’esame antidoping per l’uso del “Cristobal”.  Il giocatore dichiarò che gli era stata somministrata dalla madre ed in un primo momento il Tribunale credette alla sua buona fede e lo assolse anche perchè constatò un vizio di forma nel procedimento.  E’ il caso di sottolineare che la partita in questione terminò 1 a 0 in favore del Pescara e Dalmonte rimase in panchina non utilizzato per tutta la durata della gara.  Quindi, in alcun modo potè influire sull’andamento della stessa che vide tra l’altro la sua squadra soccombente.  Eppure la Procura impugnò l’archiviazione dando inizio ad un processo che si concluse con un verdetto di condanna a 14 mesi per il giocatore.
Nella giornata di ieri la “vicenda Lucioni” ha avuto un ulteriore sviluppo con il blitz del NAS nelle sedi del Benevento a Verona e Paduli nonchè presso l’albergo romano dove il Benevento è attualmente in ritiro.
Non è dato sapere se tale “visita” sia un atto dovuto od una scelta discrezionale finalizzata a dare seguito a sospetti legati all’uso di sostanze dopanti da parte dei giocatori del Benevento.
Sui social-network c’è chi accenna a teorie complottistiche in danno della società giallorossa.
In ogni caso, il dato di fatto è che il Benevento si appresta ad affrontare il Verona fuori dalle mura di casa e con uno stato d’animo che non è tra i migliori.
Noi continuiamo a credere nella buona fede di Lucioni ma tale tesi comporta naturalmente quella della mala fede del medico che, a nostro modesto avviso, non poteva ignorare l’illegalità dell’utilizzo della pomata e riteniamo che alla luce della sua audizione davanti al Tribunale Federale chi di dovere dovrebbe prendere le decisioni conseguenti.

Fabio Lucioni
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SCOPPIA IL CASO LUCIONI: POSITIVO ALL’ANTIDOPING

La notizia si è diffusa in un battibaleno ed è come un fulmine a ciel sereno per la tifoseria beneventana: Fabio

Fabio Lucioni

Lucioni, capitano del Benevento, è risultato positivo all’antidoping per aver usato una pomata che figura nell’elenco degli anabolizzanti.
La partita incriminata è Benevento-Torino 0-1, valida per la terza giornata del campionato attuale.
Le testate giornalistiche ed i principali social network si soffermano sui dati tecnici della sostanza utilizzata e sui rischi di squalifica, da uno a quattro anni, che incombono sul calciatore.
Al di là, però, dei risvolti di natura sportiva e giurisdizionale che riveste il caso, il rilievo che più sta a cuore a chi scrive in questo momento ( e credo, senza falsa modestia, di interpretare il pensiero della unanimità delle persone che conoscono personalmente o indirettamente “zio Fabio”) è l’impatto psicologico che subisce “l’uomo” Lucioni per tale infausta circostanza.
Fabio Lucioni è sicuramente “il più amato” dei calciatori sanniti e si è contraddistinto dal 2014 ad oggi non solo per la sua bravura ma anche e soprattutto per la sua serietà professionale, il suo carisma, il suo rinomato equilibrio interiore, doti tutte che sono valse a fargli meritare la prestigiosa fascia di capitano degli stregoni.
La brutta tegola che si è abbattuta sul suo capo e, ovviamente, sulla società sportiva già di per sè scossa per le note polemiche dovute ai pessimi risultati in campionato, nella speranza che tutto si risolva in una bolla di sapone, non può lasciare indifferente i suoi compagni di squadra, gli amici, i tifosi i quali si devono stringere tutti attorno alla sua persona e mostrargli tutto il calore che merita.
E ciò non per screditare l’immagine della giustizia sportiva che deve fare il suo corso ed indagare se la vicenda debba approdare o meno ad un verdetto di colpevolezza ma semplicemente perchè la sensazione che si ha di primo acchito di fronte ad una notizia del genere è che sicuramente Lucioni fosse del tutto all’oscuro dei rischi e delle responsabilità legati all’uso della citata pomata.
E’ una sensazione basata proprio su quelle doti a cui facevo riferimento poc’anzi.
A questo punto, però, è doveroso porsi un interrogativo: chi sapeva dell’illegalità dell’uso della sostanza dopata (perchè non credo che la cosa fosse sconosciuta agli specialisti dell’ambiente medico) perchè l’ha consigliata e somministrata ? Sperava forse di farla franca ? O c’è dell’altro ?
In ogni caso, il fatto rimane e le conseguenze possono essere davvero preoccupanti.
Io che confido nella buona fede “dell’uomo Lucioni” gli auguro di uscire a testa alta dalla vicenda liberando “l’area di rigore” della cultura del sospetto dai giudizi infamanti sul suo conto così come ha sempre fatto sul terreno di gioco liberando l’area di rigore dalle insidie degli avversari di turno.
Buona fortuna, capitano! Ti siamo vicini in questa dura battaglia che, siamo sicuri, vincerai alla grande come hai sempre fatto.

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LA ROMA “PASSEGGIA” A BENEVENTO, POKER IMPIETOSO

Rispetto alla scorsa partita col Napoli, l’approccio alla gara del Benevento contro la Roma è stato senz’altro migliore e fino al primo gol di Dzeko la squadra di Baroni ha giocato alla pari rischiando addirittura di passare in vantaggio con Cataldi il cui tiro lambiva il palo sinistro della porta difesa da Allison.
Poi la superiorità degli avversari si è mostrata in tutta evidenza con un gioco a tratti spumeggiante che ha, purtroppo, dato certezza ai tifosi sanniti circa la non competitività degli stregoni al confronto con formazioni di tutto rispetto che lottano con altri obiettivi che non la salvezza.
Le prime tre partite di campionato, sia pur soccombente, avevano mostrato un Benevento solido e gagliardo, determinando nella coscienza dei suoi tifosi la consapevolezza di poter ambire ad un campionato lontano dai patemi della retrocessione.  Tutt’altra storia, invece, nelle ultime due prestazioni, complice il fattore psicologico o il divario tecnico od entrambi che hanno fatto emergere in maniera lapalissiana i grossi limiti dei giallorossi chiamati a svolgere un ruolo marginale e quasi disperato.
Dopo tante stagioni vissute sempre ai vertici della classifica e con una entusiastica spinta emotiva, è davvero triste affrontare le gare di questo torneo con una predisposizione mentale molto diversa e  caratterizzata dalla paura di perdere e di limitare il passivo.
Al di là dei motivi che sono a fondamento di questa riflessione, una sbagliata campagna acquisti-cessioni, gli errori di Baroni, gli infortuni, ecc. resta il fatto che dopo cinque giornate di campionato il Benevento è ultimo a zero punti con una rete realizzata e 14 subìte.  L’unica nota positiva è lo splendido pubblico che anche oggi non ha fatto mancare il suo calore nonostante l’ennesima sconfitta.   Ma tutto questo quanto può reggere ? Se la situazione dovesse perdurare con debacle anche contro formazioni sulla carta alla nostra portata, quale reazione subirebbe l’ambiente sportivo locale ?
Lo so, questi interrogativi fanno male solo a pensarli ma per quanto vada con la mente al passato non riesco a trovare matricole o squadre deboli mostrare uno scarto così grande, nella mentalità oltre che nel gioco, con le rivali più blasonate così come mostrato dal Benevento in questo campionato.
Certo, i discorsi triti e retriti in ordine alla soddisfazione di vedere le maglie giallorosse in un torneo così prestigioso come la Serie A  hanno la loro importanza: non finiremo mai di lodare Vigorito per il traguardo raggiunto.  Ma, ripeto, è triste assistere ad uno spettacolo indecoroso per i nostri colori, abituati com’eravamo a veder soccombere, specie tra le mura di casa, qualsiasi avversario.
Purtroppo, dobbiamo rassegnarci alla determinazione di strappare quanti più punti possibili alle rivali più dirette come se dovessimo fare un campionato a parte contro squadre di alta ed altra levatura per aspirare a rimanere in serie A.  Ce la possiamo fare, la condotta del Crotone nella passata stagione ce l’insegna anche se il cammino da percorrere sarà sempre più costellato di ostacoli importanti.
Per quanto riguarda la cronaca, c’è solo da ribadire, al di là della meritata vittoria della Roma, quel pizzico di sfortuna che anche oggi si è fatto vivo impedendo al Benevento di andare in gol rendendo il passivo meno pesante e, nel contempo, alzando un pochettino il morale dei giocatori.  A parte le due autoreti, di Lucioni e Venuti, che hanno arrotondato il risultato è doveroso citare le occasioni mancate da Coda nella ripresa e, soprattutto, da Cataldi nel primo tempo sullo 0 a 0 che forse avrebbero potuto dare un volto diverso alla partita. Magre consolazioni, si dirà, ma è giusto farne cenno.
Il Tabellino
Benevento – Roma 0-4
FORMAZIONI: Benevento – Belec, Letizia, Venuti, Lucioni, Di Chiara, Chibsah, Cataldi, Memushaj, Lazaar (dal 64′ Perugini), Puscas, Coda (dal 75′ Armenteros).  All. Baroni.
Roma – Alisson, Bruno Peres, Fazio, Juan Jesus, Kolarov, Pellegrini (dal 67′ Gerson), Gonalons, Strootman, Under (dal 46′ El Shaarawi), Dzeko, Perotti (dal 75′ Florenzi). All. Di Francesco.
Arbitro: Fabbri di Ravenna
Reti: Dzeko (22′), Lucioni (autorete 35′), Dzeko (52′), Venuti (autorete 74′)
Note: Ammoniti Parigini, Di Chiara.

Benevento-Roma 0-4
Dzeko festeggiato dai compagni dopo il primo gol. (Foto Ansa)
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BENEVENTO-BOLOGNA 0-1: HANNO SCRITTO DI NOI

“GIALLOROSSI BEFFATI DAL VAR AL 98′.  DECIDE DONSAH.  IN PIENO RECUPERO FESTA AMARA DEI SANNITI, CHE PAREGGIANO MA VENGONO STOPPATI (GIUSTAMENTE, C’ERA FUORIGIOCO) DALLA TECNOLOGIA.    Vittoria di misura per il Bologna (1-0), che ha rovinato la festa di Benevento per lo storico debutto in serie A dei giallorossi.   Di Donsah in avvio di ripresa il gol che ha spezzato l’equilibrio, in una sfida caratterizzata dai tanti errori di mira degli attaccanti da entrambe le parti e dalle parate di Belec e Mirante.    Donadoni è riuscito a prevalere nonostante gli infortuni di Masina e Torosidis.  Baroni ha urgente bisogno di rinforzi in avanti.   Ma è stato l’intervento del Var a chiudere definitivamente i conti a tempo scaduto: annullato il pari in mischia di Lucioni, che aveva fatto impazzire dalla gioia lo stadio Vigorito. (…) Spezzettato il finale. con un time out imposto dal grande caldo e l’infortunio dell’arbitro Calvarese, costretto a chiedere il cambio al quarto uomo: Chiffi.  Nemmeno il lunghissimo (8′) recupero ha tuttavia permesso ai giallorossi (leggeri in avanti) di evitare un altro ko.   La maggiore esperienza degli ospiti ( e il decisivo intervento del Var) hanno fatto la differenza” ( da “repubblica.it”).

Benevento-Bologna 0-1.
Il gol decisivo di Donsah. (ansa)

“DECIDONO DONSAH E LA VAR.  ROSSOBLU AVANTI COL CENTROCAMPISTA AL 10′ DELLA RIPRESA E RAGGIUNTI DA LUCIONI AL 98′; CON L’AIUTO DELLA TECNOLOGIA, PERO’, L’ARBITRO ANNULLA IL PARI.   Il Bologna rovina la prima storica gara casalinga di Serie A del Benevento e torna a casa con la vittoria dal Vigorito.   Decide Donsah, un giocatore che da settimane è dato in partenza dall’Emilia. Suo il rasoterra che al 10′ della ripresa decide la sfida, al termine di una partenza fulminea rossoblu, con i padroni di casa colpevolmente sbilanciati.   Ma a decidere il match del Vigorito è l’utilizzo della Var, che al 98′ cancella il gol del pareggio di Lucioni.  Lo ha annullato per fuorigioco, due minuti dopo la sua realizzazione, l’arbitro Chiffi, sostituito negli ultimi 17′ di partita (compresi i 10′ di recupero) dell’infortunato titolare Calvarese.  Un episodio che ha gelato il Benevento, che nel finale di partita aveva disperatamente cercato un pareggio che avrebbe meritato” (da “gazzetta.it”).

“DONSAH E IL VAR PIEGANO I SANNITI.   AMARO LO STORICO DEBUTTO CASALINGO IN A DELLE “STREGHE” CHE SI VEDONO ANNULLARE IL GOL DEL POSSIBILE PARI AL 98′.   Epilogo amaro per il Benevento nella sua prima storica partita casalinga in Serie A, con la squadra di Baroni punita da una rete di Godfred Donsah (non segnava nella massima serie da 573 giorni) che lascia così intendere perchè Mihajlovic lo vorrebbe a tutti i costi al Torino.   E’ il ghanese infatti a regalare tre punti d’oro al Bologna di Donadoni, che al 98′ si vede raggiungere ma viene “salvato” dal provvidenziale intervento del Var che nel finale annulla il pari campano per una posizione di fuorigioco. (…) Nel finale succede di tutto: al 96′ Mirante con un miracolo strozza l’urlo in gola a Ciciretti e poi due minuti dopo va in scena l’episodio più discusso.   Lucioni fa impazzire il Vigorito infilando il pallone in rete ma dopo un paio di minuti di attesa, quando i tifosi di casa avevano già metabolizzato il pari, Chiffi annulla il gol e conferma i tre punti per il Bologna con l’aiuto del Var.   E’ una beffa incredibile per il Benevento che forse, per quanto fatto vedere nel complesso della partita, avrebbe meritato il pareggio”. (da “tuttosport.com”).

Benevento-Bologna 0-1.
Chiffi, dopo il verdetto della Var, annulla il gol di Lucioni. (Foto LaPresse)

 

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CHIBSAH STENDE IL PERUGIA

Il Benevento supera di misura (1-0) il Perugia nella semifinale di andata dei play off per la serie A.
La rete decisiva la realizza Chibsah nella ripresa approfittando di un errore della difesa perugina.
Sceso in campo con la chiara intenzione di strappare un pareggio in vista della gara di ritorno, il Perugia bada solo a contenere gli attacchi del Benevento limitandosi a partire di rimessa rallentando il gioco degli avversari.
Gli stregoni partono alla grande creando nei primi 6′ ben tre occasioni da gol: Ceravolo, liberissimo, servito da Eramo, si fà respingere il tiro dal portiere a pochi passi dalla porta, sul susseguente corner per poco Viola non inganna Brignoli con una parabola insidiosa che l’estremo difensore devia con difficoltà, quindi più tardi è Falco a sfiorare la marcatura.
La formazione di mister Baroni è più determinata, consapevole di giocarsi tutto o quasi tra le mura amiche.
Dopo i pericoli corsi, il Perugia trova la forza di reagire e lo fa spingendo soprattutto sulla fascia destra. Al termine di una delle varie incursioni da quella parte riesce anche a segnare ma la rete, dopo lunghe proteste di Lucioni e compagni, viene annullata perchè viziata da un fuori gioco.
La coreografia sugli spalti è suggestiva e partecipata e fanno sentire la propria voce anche i numerosi supporters venuti da Perugia.
Nella ripresa la musica non cambia con il Benevento deciso all’offensiva ed il Perugia che si difende mantenendo a lungo il possesso della palla.
La rete giunge al   14′      grazie a Chibsah, che anche stasera dimostra di essere ritornato ai livelli di una volta: il centrocampista ghanese ruba la palla ad un difensore e batte il portiere in uscita.

Benevento-Perugia 1-0.
Chibsah calcia in rete il pallone dell’1 a 0 (Foto LaPresse)

Dopo lo svantaggio,finalmente i ragazzi di mister Bucchi si decidono ad uscire dal guscio e a spingere verso la difesa avversaria trovando, però, una barriera insormontabile.  Su tutti, ancora una volta, capitan Lucioni che rintuzza tutti gli attacchi e trova anche il tempo di spingersi in avanti per impostare ed  alleggerire la manovra offensiva del Perugia.
La vittoria di misura del Benevento lascia ben sperare per il ritorno a Perugia anche se non sarà facile difendere un risicato risultato.  Ma rispetto ad un mese fa la compagine sannita è certamente migliorata tornando ad acquisire quella mentalità vincente che aveva contraddistinto la prima parte del campionato; Chibsah, Viola, Puscas ed in parte lo stesso Eramo nelle ultime partite hanno dato forti segnali di ripresa e si spera nel recupero di Ciciretti.  Questo l’hanno capito anche i tifosi accorsi anche stasera in gran numero.  Il morale è salito vertiginosamente e può essere l’elemento in più per alimentare ulteriormente il sogno della “terribile matricola” che continua a stupire e a deliziare.
Il Tabellino
Benevento – Perugia 1-0
FORMAZIONI: Benevento – Cragno, Gyamfi, Camporese, Lucioni, Lopez (dall’86’ Pezzi), Chibsah, Viola, Eramo, Falco (dal 52′ Melara), Puscas, Ceravolo (dal 90′ Del Pinto).  All. Baroni.
Perugia – Brignoli, Del Prete, Volta, Mancini, Di Chiara, Brighi, Gnahorè (dall’80’ Ricci), Dezi, Mustacchio (dal 67′ Nicastro), Di Carmine, Terrani (dall’82’ Guberti).  All. Bucchi.
Arbitro: La Penna, di Roma 1
Rete: Chibsah (59′)
Note:
Ammoniti Mancini, Volta, Melara.

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BRESCIA – BENEVENTO 1-0: HANNO SCRITTO DI NOI

AUTOGOL DEL BENEVENTO: IL BRESCIA VINCE 1-0.   Il Brescia è risorto nel giorno di Pasquetta. Sfruttando con tenacia e determinazione un autogol siglato di testa da Lucioni dopo soli 8′, le Rondinelle sono riuscite ad ottenere la prima vittoria con Gigi Cagni e a conquistare tre punti che indirizzano nuova fiducia nella corsa verso la salvezza.   E’ questo l’epilogo di una gara che si accende sin dalle prime battute ed è solo l’8′ quando Crociata batte un angolo che Lucioni, di testa, trasforma in una palombella imparabile per il suo portiere, l’ex Cragno.   Il rapido vantaggio carica ulteriormente i giovani di Cagni, che si rendono ancora minacciosi con Ferrante al 33′, mentre 1′ più tardi Caracciolo manda una sventola sulla traversa con Cragno ormai fuori causa.
I giallorossi cercano di alzare il ritmo e in avvio di ripresa inseriscono il guizzante Cissè, ma il Brescia chiude con ordine tutti gli spazi e al 14′ il primo intervento del secondo tempo è ancora per Cragno, costretto a neutralizzare un felice spunto di Untersee.  Bisoli e Caracciolo tengono in apprensione la retroguardia campana, mentre sul fronte opposto è Cissè a presentarsi pericolosamente in area al 25′.   Il suo diagonale supera Minelli in uscita, ma sulla sfera arriva in modo provvidenziale Romagna che anticipa Ceravolo e spazza la minaccia in angolo.   Scampato il pericolo, le Rondinelle serrano le fila e, nonostante la crescente pressione del Benevento, tengono ben stretto l’esiguo vantaggio che dopo tre interminabili minuti di recupero si trasforma nei tre punti che valgono un passo prezioso verso la salvezza.  ( da “ilgiorno.it”).

Brescia-Benevento 1-0. La gioia dei bresciani dopo l'autogol di Lucioni
Brescia-Benevento 1-0.
La gioia dei bresciani dopo l’autogol di Lucioni (Foto da”ilgiorno.it”)

BENEVENTO, PASQUETTA INDIGESTA: A BRESCIA ARRIVA LA SCONFITTA.  Il Brescia torna alla vittoria e lo fa grazie ad un’autorete di Lucioni sugli sviluppi di un calcio d’angolo inesistente.   Prestazione non entusiasmante da parte del Benevento a cui è mancato molto sul piano della concretizzazione.
(da “ottopagine.it”).

LUCIONI TRADISCE I SANNITI, IL BENEVENTO AFFONDA A BRESCIA.   I lombardi piegano il Benevento grazie a un autogol del capitano. Importante successo nella zona salvezza per il Brescia, che piega 1-0 il Benevento e alimenta le speranze salvezza.   A decidere la gara è un autogol di Lucioni a inizio gara.
(da “calciogazzetta.it”).

 

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BENEVENTO-TERNANA 2-1: HANNO SCRITTO DI NOI

“I GIALLOROSSI DOPO 4 GARE A DIGIUNO TORNANO A VINCERE IN CASA. SONO ORA DA SOLI AL 4° POSTO IN CLASSIFICA.   Un Benevento più coperto e meno sfavillante del passato torna a vincere in casa, per 2-1, prevalendo su una modesta ma combattiva Ternana che sta disperatamente cercando di non retrocedere in Lega Pro.   La squadra di Baroni tira meno nello specchio e fuori la porta degli umbri e deve cedere anche la supremazia nel possesso palla, ma incamera finalmente tre punti in casa, dopo due sconfitte (Bari e Trapani) e due pareggi (Entella e Salernitana) davanti al pubblico amico.
(…) Sei punti nelle ultime due gare, dopo i soli due punti ottenuti nelle sei gare precedenti dicono molto in termini di uscita dal tunnel, anche se sul piano del gioco si è ancora lontani dalla spregiudicata, bella e concreta compagine messasi in mostra nel girone di andata.
Uomo partita ancora una volta Ceravolo che si è procurato il rigore, trasformandolo (ed è ora a 16 marcature) e ha poi raddoppiato con un gran bel gol sfruttando al meglio un delizioso assist di Viola.
Sul 2-0 gli umbri non hanno demorso, accorciando le distanze con gran gol di Meccariello dal limite scaraventato nel sette dove Gori non poteva arrivare.  I rossoverdi di Liverani hanno provato poi a pareggiarla tenendo in ansia i beneventani fino al 95°, ma senza tirare nello specchio.
Da rimarcare tra i sanniti anche le prove di Chibsah, Lucioni e Camporese, buono il rientro dei laterali a sostegno Venuti e Lopez, in crescita Eramo e Viola. Per gli umbri su tutti Falletti e Palombi.
Occorrono in questa fase finale del campionato soprattutto la grinta e la disciplina tattica, non potendo più contare sulle risorse psicofisiche di inizio stagione; il necessitato ricorso, per gli infortuni e le squalifiche, ai tre a centrocampo può aiutare, soprattutto nella fase difensiva e di distruzione del gioco avversario. In attesa del rientro di Falco per poter riproporre il meglio nel gioco offensivo…”.
(da “ilvaglio.it”).

Benevento-Ternana 2-1. I giocatori del Benevento esultano a fine gara (Foto LaPresse)
Benevento-Ternana 2-1.
I giocatori del Benevento esultano a fine gara (Foto LaPresse)

“RIMONTA MANCATA.  UNA DOPPIETTA DELL’ EX CERAVOLO NON LASCIA SCAMPO AI ROSSOVERDI. INUTILE IL GOL DI MECCARIELLO E LA PRESSIONE NEL FINALE DI PARTITA.  Nuovo colpaccio esterno, niente da fare.  Perchè Fabio Ceravolo, grande ex di turno, dopo la rete decisiva del ‘Liberati’ inchioda la Ternana anche nella sfida in terra campana con una doppietta: al ‘Vigorito’ i giallorossi vincono per 2-1, inutile la perla di Meccariello nella ripresa e la pressione finale dell’undici di Fabio Liverani…”.
(da “umbriaon.it”).

“CERAVOLO TRASCINA I CAMPANI ALLA VITTORIA. Una doppietta di Ceravolo regala la vittoria al Benevento che consolida così il quarto posto e si avvicina in classifica al Verona.  A quota sedici reti stagionali il bomber dei campani firma il primo gol su rigore e la sua doppietta nella ripresa mentre per la Ternana non basta il gol di Meccariello.  Gli umbri restano così nell’ultima posizione della classifica, a pari merito con Pisa e Latina…”. (da “iamnaples.it”).

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Benevento-Cesena 2-1: HANNO SCRITTO DI NOI

” Serie B, Benevento-Cesena 2-1: decisivo Ciciretti. IL NUMERO 10 FIRMA IL SUCCESSO CHE VALE IL TERZO POSTO SOLITARIO: SPECIALE LA DEDICA AL NONNO.  Benevento in Paradiso con il terzo posto solitario, Cesena ancora nel Purgatorio dei play-out.  E’ quello che esce dal posticipo della 17esima giornata di serie B.  L’undici di Baroni ha vinto per 2-1 in rimonta grazie ai gol di Chibsah Ciciretti.  Particolare l’esultanza del numero 10 che ha dedicato la marcatura al nonno. (…) Al 38′ però cambia tutto: Ciciretti entra in area e con un tiro a giro sorprende Agazzi sul palo più lontano.  Un gol da tre punti.  Un gol che vale il podio e la corona di migliore matricola.  Va tutto storto al Cesena che resta invece in piena zona play-out…” ( da ” tuttosport.com”).

Benevento-Cesena 2-1. L'esultanza di Ciciretti dopo il gol del 2-1
Benevento-Cesena 2-1.
L’esultanza di Ciciretti dopo il gol del 2-1

“Magia di Ciciretti e dedica al nonno. VITTORIA IN RIMONTA DEI CAMPANI CHE SALGONO AL TERZO POSTO SOLITARIO: DECISIVO IL NUMERO 10 CHE FESTEGGIA IN STILE FLORENZI.  Il Benevento è la terza forza del campionato di serie B (-1 punto dal Frosinone, -3 dal Verona capolista).  L’undici di Baroni trionfa nel posticipo della 17esima giornata del campionato cadetto mettendo sotto in rimonta il Cesena con il punteggio di 2-1.  A decidere la sfida ci pensa Amato Ciciretti, attaccante esterno  scuola Roma, che s’inventa un tiro a giro imparabile che fa esplodere il Vigorito con un’esultanza particolare. La dedica del numero 10 è tutta per il nonno. “Ciao, nonno”, c’era scritto sulla maglietta del match-winner. Un omaggio che ha ricordato quello di Florenzi che andò ad abbracciare la nonna in tribuna”. (da “corrieredellosport.it”).

Benevento-Cesena 2-1. Cragno e Lucioni si abbracciano a fine gara.
Benevento-Cesena 2-1.
Cragno e Lucioni si abbracciano a fine gara.

“I ragazzi di Baroni superano il Cesena e volano al terzo posto in classifica: è la quinta vittoria nelle ultime sei partite.  Benevento ancora sugli scudi, mette al tappeto un volenteroso Cesena, sempre più invischiato nelle sabbie mobili della bassa classifica e si riprende la terza piazza provvisoriamente a beneficio della Spal portandosi ad una lunghezza della vice leader Frosinone.
(…) Ancora una volta il Benevento ha dimostrato di avere una intelaiatura di buona qualità meritando di stazionare nell’alta classifica, portandosi a tre punti dalla capolista Verona e ad una lunghezza dal Frosinone vice leader del campionato. Ciò rappresenta un serio avvertimento per le candidate alla promozione. Antonio Buratto”. (da “gazzetta.it”).