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Pollice su per … LE DICHIARAZIONI DI VIGORITO – Nel post-partita Benevento-Cagliari il Presidente dei campani sputa veleno contro il sistema calcio –

E’ da poco terminata la partita Benevento-Cagliari col risultato di 3 a 1 in favore della squadra sarda che affossa quasi definitivamente i sanniti in serie B.
Il Presidente Oreste Vigorito non ci sta alla sconfitta ed ai microfoni Sky scarica tutta la sua rabbia per quella che ritiene l’ennesima ingiustizia patita dalla sua squadra.
Il suo bersaglio è il duo Doveri-Mazzoleni, rispettivamente arbitro e responsabile Var della sfida-salvezza.
L’episodio incriminato è il rigore dapprima concesso dall’arbitro e poi negato dal Var quando il Cagliari conduceva la gara per 2 a 1. Il penalty era netto e sacrosanto, impossibile non rilevare il fallo su Viola. Ma tant’è…
Vigorito punta il dito sull’anomalìa di designare responsabile del Var una persona come Mazzoleni che già la settimana precedente era stato criticato, guarda caso sempre come responsabile del Var, per aver annullato un gol regolarissimo al Napoli sul risultato di 1 a 0 in una gara, guarda ancora caso, contro il Cagliari che poi aveva pareggiato al 94′.
Oreste Vigorito è da circa 15 anni alla guida del Benevento, è sempre stato additato ad esempio di persona dabbene, dotato di grande equilibrio interiore, animato da esemplare signorilità e sportività. Nei suoi interventi ha sempre usato toni pacati senza mai accompagnare i suoi discorsi con parole irriguardose e volgari.
Il suo sfogo (ma lui ci ha tenuto a sottolineare che non lo è, semmai denuncia) evidentemente è dettato dalla consapevolezza, finanche tardiva secondo la tifoseria beneventana, che il mondo del calcio è corrotto e va cambiato (non l’ha detto esplicitamente ma l’ha lasciato intendere) altrimenti lui sarebbe pronto a ritirarsi di buon ordine.
La rabbia del Presidente ha origini lontane: lui e l’intero ambiente sportivo beneventano hanno ancora vivi nella mente gli incresciosi episodi di Gallipoli e Crotone, venuti a galla solo anni dopo, che impedirono già allora l’ascesa degli “stregoni” nella serie B.
Ma numerosi sono stati gli errori, le sviste arbitrali che hanno accompagnato nel corso dell’attuale campionato in corso il cammino del Benevento che pur unitamente ad un evidente calo di prestazioni nel girone di ritorno è stato fortemente penalizzato ingenerando il sospetto di una regìa occulta che decide la permanenza nella massima serie di società ricche e blasonate in danno di club di provincia.
Vigorito ha usato parole forti assumendosi tutte le responsabilità delle sue dichiarazioni scagliandosi anche contro una stampa faziosa che si occupa quasi esclusivamente della Champions League e trascurando il Sud ed il Benevento in particolare.
Cosa succederà ora? I “poteri forti” risponderanno al ‘j accuse di Vigorito o assumeranno un atteggiamento di indifferenza se non addirittura di commiserazione reputandolo espressione di vittimismo, tipico, a loro dire, della società meridionale?
Staremo a vedere. In ogni caso, il coro di soddisfazione della tifoseria beneventana per il discorso del suo amato Presidente, almeno sui social, è stato unanime.
Adesso la parola spetta agli altri.

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CONTE:”CI ASPETTA UN MATCH TOSTO, SERVIRA’ GRANDE ATTENZIONE” – Così si è espresso il tecnico dell’Inter alla vigilia della sfida con il Benevento –

Rispondendo alle domande dei giornalisti in conferenza stampa, l’allenatore dell’Inter Antonio Conte ha avuto parole di elogio nei confronti di Pippo Inzaghi e del Benevento, che affronterà domani al “Ciro Vigorito” alle ore 18,00 nel recupero della prima giornata di campionato.
“...Ci aspettiamo una partita tosta sotto tutti i punti di vista. Il Benevento l’anno scorso ha fatto un campionato importante in B vincendolo con tante giornate di anticipo, hanno un allenatore che è stato per tanti anni mio compagno di squadra: lo conosco, so cosa dà alla squadra anche dal punto di vista caratteriale. E’ una partita insidiosa, hanno dimostrato di avere carattere, si sono dimostrati squadra, hanno vinto una partita meritandola, bisognerà fare grande attenzione”.
Circa il modulo di gioco contro i sanniti, ha affermato:”...alterneremo la situazione dei tre di centrocampo con il vertice basso a quella con il vertice alto. Siamo sempre e comunque una squadra a trazione offensiva, non molte formazioni giocano con due punte, un trequartista e due ali. Infatti, nella passata gestione abbiamo segnato 113 gol. I vantaggi sono tanti, poi bisogna essere bravi a non perdere palla e farsi trovare scoperti”.
Nainnggolan non è stato convocato perchè colpito da faringite.
Per quanto riguarda il Benevento, Pippo Inzaghi dovrebbe riconfermare il 4-3-3 ma probabilmente in attacco ci saranno due cambiamenti ed appare scontata la panchina per Iago Falque, recentissimo acquisto societario.
Ai microfoni di Otto Channel il Presidente Oreste Vigorito ha detto, tra l’altro, “Penseremo molto alla storia di Davide e Golia, magari senza metterci troppi pensieri, ma sperando che accada”.
La
gara sarà diretta da Marco Piccinini di Forlì e non più da Forneau di Roma: la variazione è stata comunicata poche ore fa.

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LA ROMA “PASSEGGIA” A BENEVENTO, POKER IMPIETOSO

Rispetto alla scorsa partita col Napoli, l’approccio alla gara del Benevento contro la Roma è stato senz’altro migliore e fino al primo gol di Dzeko la squadra di Baroni ha giocato alla pari rischiando addirittura di passare in vantaggio con Cataldi il cui tiro lambiva il palo sinistro della porta difesa da Allison.
Poi la superiorità degli avversari si è mostrata in tutta evidenza con un gioco a tratti spumeggiante che ha, purtroppo, dato certezza ai tifosi sanniti circa la non competitività degli stregoni al confronto con formazioni di tutto rispetto che lottano con altri obiettivi che non la salvezza.
Le prime tre partite di campionato, sia pur soccombente, avevano mostrato un Benevento solido e gagliardo, determinando nella coscienza dei suoi tifosi la consapevolezza di poter ambire ad un campionato lontano dai patemi della retrocessione.  Tutt’altra storia, invece, nelle ultime due prestazioni, complice il fattore psicologico o il divario tecnico od entrambi che hanno fatto emergere in maniera lapalissiana i grossi limiti dei giallorossi chiamati a svolgere un ruolo marginale e quasi disperato.
Dopo tante stagioni vissute sempre ai vertici della classifica e con una entusiastica spinta emotiva, è davvero triste affrontare le gare di questo torneo con una predisposizione mentale molto diversa e  caratterizzata dalla paura di perdere e di limitare il passivo.
Al di là dei motivi che sono a fondamento di questa riflessione, una sbagliata campagna acquisti-cessioni, gli errori di Baroni, gli infortuni, ecc. resta il fatto che dopo cinque giornate di campionato il Benevento è ultimo a zero punti con una rete realizzata e 14 subìte.  L’unica nota positiva è lo splendido pubblico che anche oggi non ha fatto mancare il suo calore nonostante l’ennesima sconfitta.   Ma tutto questo quanto può reggere ? Se la situazione dovesse perdurare con debacle anche contro formazioni sulla carta alla nostra portata, quale reazione subirebbe l’ambiente sportivo locale ?
Lo so, questi interrogativi fanno male solo a pensarli ma per quanto vada con la mente al passato non riesco a trovare matricole o squadre deboli mostrare uno scarto così grande, nella mentalità oltre che nel gioco, con le rivali più blasonate così come mostrato dal Benevento in questo campionato.
Certo, i discorsi triti e retriti in ordine alla soddisfazione di vedere le maglie giallorosse in un torneo così prestigioso come la Serie A  hanno la loro importanza: non finiremo mai di lodare Vigorito per il traguardo raggiunto.  Ma, ripeto, è triste assistere ad uno spettacolo indecoroso per i nostri colori, abituati com’eravamo a veder soccombere, specie tra le mura di casa, qualsiasi avversario.
Purtroppo, dobbiamo rassegnarci alla determinazione di strappare quanti più punti possibili alle rivali più dirette come se dovessimo fare un campionato a parte contro squadre di alta ed altra levatura per aspirare a rimanere in serie A.  Ce la possiamo fare, la condotta del Crotone nella passata stagione ce l’insegna anche se il cammino da percorrere sarà sempre più costellato di ostacoli importanti.
Per quanto riguarda la cronaca, c’è solo da ribadire, al di là della meritata vittoria della Roma, quel pizzico di sfortuna che anche oggi si è fatto vivo impedendo al Benevento di andare in gol rendendo il passivo meno pesante e, nel contempo, alzando un pochettino il morale dei giocatori.  A parte le due autoreti, di Lucioni e Venuti, che hanno arrotondato il risultato è doveroso citare le occasioni mancate da Coda nella ripresa e, soprattutto, da Cataldi nel primo tempo sullo 0 a 0 che forse avrebbero potuto dare un volto diverso alla partita. Magre consolazioni, si dirà, ma è giusto farne cenno.
Il Tabellino
Benevento – Roma 0-4
FORMAZIONI: Benevento – Belec, Letizia, Venuti, Lucioni, Di Chiara, Chibsah, Cataldi, Memushaj, Lazaar (dal 64′ Perugini), Puscas, Coda (dal 75′ Armenteros).  All. Baroni.
Roma – Alisson, Bruno Peres, Fazio, Juan Jesus, Kolarov, Pellegrini (dal 67′ Gerson), Gonalons, Strootman, Under (dal 46′ El Shaarawi), Dzeko, Perotti (dal 75′ Florenzi). All. Di Francesco.
Arbitro: Fabbri di Ravenna
Reti: Dzeko (22′), Lucioni (autorete 35′), Dzeko (52′), Venuti (autorete 74′)
Note: Ammoniti Parigini, Di Chiara.

Benevento-Roma 0-4
Dzeko festeggiato dai compagni dopo il primo gol. (Foto Ansa)
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BUON COMPLEANNO, BENEVENTO !

Il 6 settembre 1929 nasceva ufficialmente il calcio a Benevento con la fondazione della Società “A.C.Benevento”.
Narrare la storia di questi 88 anni del sodalizio sportivo sarebbe un’impresa ardua anche perchè richiederebbe parecchio spazio e tempo.  Mi limiterò a ripercorrerne solo alcune tappe importanti scusandomi, fin d’ora, per le naturali omissioni.
Non passa molto tempo dalla sua costituzione che già l’A.C. Benevento inizia a mietere i primi successi: nel Campionato 1930-31, infatti, vince il girone finale della Terza Divisione della Campania e sale in Seconda Divisione.
Nel decennio che segue non si registrano particolari eventi salvo la nuova denominazione della società da
A.C. Benevento in  GUF Benevento nel campionato 1941-42.
La GUF Benevento darà i suoi migliori frutti nel campionato 1946-47 quando primeggia in Serie C 1 ma non
si iscrive al campionato di Serie B per motivi economici.
Qualche anno dopo (1948-49) avviene un episodio curioso che, forse, sono in pochi a saperlo: il Benevento preleva dalla Juventus il giocatore  Avedano preferendolo ad un giovane destinato a scrivere pagine meravigliose nel panorama calcistico nazionale ed internazionale: Giampiero Boniperti. Peccato, se i dirigenti sanniti avessero evitato quell’errore sicuramente la storia calcistica beneventana avrebbe cambiato volto.
Gli anni Cinquanta sono caratterizzati da una nuova denominazione sociale: nasce l’A.C. Sanvito Benevento
(1953)
che ottiene due promozioni, nel 1955-56 (dalla Promozione in IV Serie) e nel 1959-60 in serie C.
Nel mezzo, però, (campionato 1956-57), al termine di un torneo disastroso, 17^ nel girone H della IV^ Serie, retrocede in Promozione per poi essere “ripescata” in IV^ Serie.
E veniamo ai “ruggenti” anni Sessanta che poi tanto ruggenti non sono per gli “stregoni” che registrano alti e bassi nei risultati di quel periodoSi verificano altri due cambi di denominazione sociale: “S.S. Benevento nel campionato 1962-63 e Polisportiva Benevento (dalla fusione con la Fiamma Sannita) nel 1966.
A distanza di quasi 15 anni il calcio beneventano torna ad assaporare la Serie C: dopo un avvincente duello con il Campobasso la Polisportiva Benevento vince il girone G della serie D sotto la guida di mister Lojacono e viene promossa in C (1973’74).
La formazione sannita si comporta bene nella nuova serie e nel campionato 1975-76 fallisce di un soffio la promozione in serie B (ma sono in molti a nutrire ancora oggi  il sospetto di una ‘combine’ in favore del Lecce
per il timore di affrontare un torneo superiore senza le dovute risorse economiche).
Nel corso di quel campionato si verifica un episodio che molto probabilmente segna l’acuirsi della “difficoltà
di rapporti sportivi” fra le tifoserie beneventane ed avellinesi: prima della trasferta di Bari (dove finiscono i”sogni di gloria” del Benevento), viene inoltrato un telegramma al presidente del Lecce (Delle Noci) che recita testualmente: “Avellino sportiva augura al Lecce la promozione in Serie B” a firma del sig. Lettieri, capo tifoso del quartiere Nappi di Avellino.
Alla fine degli anni Settanta di nuovo cambia la denominazione sociale: S.C. Benevento. E’ il 1977.
Il decennio seguente è foriero di delusioni più che di soddisfazioni.
Nel campionato 1985/86 la squadra si classifica 17^ nel girone B della Serie C/1 e retrocede in C/2 ma viene
ancora una volta “ripescata” in C/1 grazie alla cancellazione del Palermo.
Nel 1989-90
( la squadra milita nel Campionato Interregionale) nasce il F.C. Sporting Benevento.
Negli anni Novanta le delusioni del decennio precedente sono solo un brutto ricordo per i tifosi sanniti che gioiscono per due brillanti promozioni, in C/2 nel 1993-94 ed in C/1 nel 1998-99.
Nel 2004-05 il Benevento si classifica 8^ nel girone B della Serie C/1 ma viene retrocesso in C/2 per fallimento. Nasce il Benevento Calcio che riconquista la serie C/1 nel campionato 2007-08.
Infine, ed è storia recente, sopraggiunge l’era dei fratelli Ciro ed Oreste Vigorito che dopo un’incredibile serie di occasioni mancate per sfortune ed ingiustizie sportive danno lustro alla storia della città calcistica che raggiunge i prestigiosi traguardi della Serie B (2015-16) e l’anno successivo (2016-17 –è un record nazionale!) della serie A.
Buon compleanno, Strega!

 

 

 

 

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BASTA CON LE POLEMICHE E GUARDIAMO AVANTI

Il campionato che sta per iniziare non si apre per il Benevento sotto i migliori auspici.
E non solo e non tanto per motivi agonistici legati all’inaspettata debàcle in Coppa col Perugia che, pur senza destare grossi drammi, ha comunque evidenziato la necessità di importanti accorgimenti.
E’ un’estate di veleni quella che sta caratterizzando il percorso dei giallorossi verso la prima, storica avventura in serie A, iniziata con gli enormi disagi avvertiti con il rilascio della “supporter card” prima e degli abbonamenti poi, proseguita con i “pesanti” comunicati della Curva Sud in ordine alla mancata previsione di pacchetti agevolativi e culminata con le “querelle” del d.s. Di Somma e del Comune di Benevento.
Sui disagi accennati sopra si è già detto molto anche su questo blog e non è il caso di prolungarsi oltre: stendiamo su questo argomento un velo pietoso e guardiamo in avanti.
Sul caso Di Somma, gli utenti di Facebook hanno subissato di critiche il comportamento del “nostro” direttore sportivo per quelle parole “mio Avellino” pronunciate in relazione ad un episodio di campagna acquisti.
La sua condotta, a mio avviso, è stata quantomeno inopportuna perchè, professionalmente parlando, non si può manifestare una passione per un club quando si lavora per un altro sodalizio, tra l’altro notoriamente inviso per una  storica rivalità calcistica.  E’ come se un avvocato, nel difendere un proprio cliente, porgesse una mano all’avversario. Una caduta di stile che, in ogni caso, non inficia la bravura e la competenza che qualcuno ha improvvidamente paventato sul social network menzionato.
Un pò più complessa, invece, si presenta la questione legata alle polemiche insorte sulla bozza di convenzione che dovrebbe essere sottoscritta tra il Comune di Benevento e la società del Benevento Calcio, soprattutto per i contorni oscuri e la poca chiarezza finora evidenziati.
Stando a quanto si sta apprendendo sulla stampa locale e sulla rete, pare che il dirigente comunale abbia approntato uno schema di convenzione che preveda, tra le altre cose, un rilascio di 70 accrediti a favore dell’amministrazione comunale ed una maggiorazione del canone annuo di fitto a carico della società calcistica per la gestione dello stadio.
Quali sono le critiche e quali sono le giustificazioni addotte circa i rilievi indicati ?
Critiche. Gran parte della tifoseria ritiene ingiustificati gli accrediti adducendo l’immeritatezza della pretesa in ragione della scarsa collaborazione del Comune ai costi sostenuti finora dal presidente Vigorito per l’adeguatezza dello stadio alle norme stabilite dalla Lega Calcio per la regolare disputa del campionato. Meglio sarebbe, dicono ancora i tifosi, se quegli accrediti venissero riservati a persone bisognose che non hanno la possibilità di acquistare il biglietto magari delegando tale incarico alla Caritas.
Per ciò che concerne, invece, la questione del canone di fitto i tifosi oppongono la stessa motivazione di cui sopra segnalando, tra l’altro, i grossi meriti della gestione Vigorito culminata con la promozione del Benevento nella massima serie.
Giustificazioni. Il Comune di Benevento, dapprima con l’avv. Enzo Lauro, consigliere delegato allo sport, e poi per bocca del sindaco Mastella si è espresso chiarendo: – che gli accrediti sono una prassi costante di tutte le società calcistiche di serie A; – che il numero di 70 corrisponde in percentuale alla capienza dello stadio secondo un criterio seguito appunto dalle richiamate società; – che, comunque, degli stessi non usufruirebbero gli amministratori locali bensì figure istituzionali ospiti in occasione degli incontri al “Vigorito”; – che il Comune di Benevento vanta un credito nei confronti della società Benevento Calcio di circa un milione e settecentomila euro per il mancato pagamento di bollette durante i dieci anni di gestione dello stadio; – che il Comune di Benevento provvederebbe ad una parziale compensazione di debiti e crediti intercorrenti tra le parti.
Stando così le cose e prendendo per buone le notizie in nostro possesso, ci permettiamo di esprimere la nostra opinione pur nella consapevolezza di trovare consensi e dissensi in ragione del confronto onesto educato ed intellettuale che deve sempre uniformare la discussione sui temi proposti.
Chi mi conosce e conosce la mia storia politica sa bene che tra me e Mastella non c’è mai stato “feeling”: c’è sempre stato e c’è tuttora un abisso insormontabile circa le vedute politiche ed ideologiche, i metodi di gestione della cosa pubblica, la concezione del mondo, ecc.
Nel caso in esame, però, devo…spezzare una lancia in favore del sindaco di Benevento.
Innanzitutto, la bozza di convenzione, è, appunto, una “bozza” e come tutte le bozze va soggetta al confronto con le inevitabili controproposte, modifiche, aggiunte, depennamenti,ecc.  Essa va sottoposta all’approvazione del Consiglio comunale e non della Giunta. Pertanto, è prematuro trarre subito delle conclusioni. E bene hanno fatto, finora, Vigorito ed il suo “entourage” a non intervenire ancora sulla questione. Ciò che suscita perplessità è l’enfasi con la quale è stata diffusa quasi a voler sollevare un pretestuoso putiferio. Ma non voglio fare la malalingua…
Qualcuno ha obiettato che il numero degli accrediti è stato imposto come un “obbligo”.  Ma chi mastica un pò di diritto sa bene che la convenzione è un accordo tra due o più persone od Enti in base al quale ognuna delle parti si “obbliga” a mantenere gli impegni assunti. Quindi, l’obiezione non ha motivo di esistere anche perchè in sede di trattativa la clausola proposta può subire modifiche.
Del resto, è notorio che in serie A i criteri seguiti dalle società calcistiche sono quelli tirati in ballo dall’amministrazione comunale.
Tra l’altro, è il caso di sottolineare che la convenzione attualmente in corso e che scadrà il prossimo settembre prevede un canone annuale di fitto di ventimila euro, un importo che magari dieci anni fà, quando fu sottoscritta la convenzione, poteva anche andar bene perchè militavamo in Lega Pro. Oggi, però, con il nuovo quadro sportivo è senz’altro inadeguato. Secondo la stima in rapporto alla capienza dello stadio, sulla falsariga dei criteri dettati e citati sopra, un “equo” canone si aggirerebbe intorno ai 300.000 euro annui di fitto e pare che la proposta del Comune sia di concordare una somma di 200.000 euro, quindi al di sotto della percentuale stimata.
La verità è che il passaggio dalla serie B alla serie A è stato troppo veloce ed intempestivo (ciò è un bene, ovviamente, per la nostra passione sportiva) per permettere un equlibrato adeguamento della coscienza del tifoso al nuovo ed affascinante panorama che si apre alla sua vista.
Altro discorso, al contrario, è il comportamento tenuto finora da Mastella e dalla sua amministrazione, oltre che dall’opposizione, circa le misure sociali, economiche e politiche che avrebbe già dovuto approntare in relazione ai nuovi orizzonti aperti con l’entrata del Benevento calcio nel nuovo scenario sportivo: mi riferisco, ovviamente, ai temi dello sviluppo, del turismo, della viabilità ed altri per i quali ha dimostrato di non essere una città da serie A, indiscutibilmente.
Adesso la parola spetta a Vigorito che sicuramente non deluderà la tifoseria.
Perciò, sforziamoci a non sputare altri veleni e ad appoggiare come sempre la “Strega”.  Il campionato che ci approssimiamo ad affrontare sarà complesso e difficile; dobbiamo imparare ad accettare le sconfitte ed a sostenere la squadra soprattutto in quelle occasioni che, ci auguriamo, saranno ridotte al minimo. Evitiamo, com’è successo col Perugia in Coppa, di lasciare anzitempo lo stadio per la delusione del risultato.  Dimostriamo di aver raggiunto quella maturità sportiva che, sotto certi aspetti, è stata ingiustamente messa in ombra nei giorni scorsi dai funzionari della Lega con le loro assurde pretese in ordine al collaudo per i lavori allo stadio, così brillantemente portati a termine in tempi davvero rapidissimi.
La Nostra Città, anche grazie alla promozione in serie A, sta finalmente oltrepassando i limiti territoriali di conoscenza; non siamo più la città “vicino a Napoli” ma la Città meravigliosa ricca di storia, di monumenti, di bellezze architettoniche e …di passione sportiva.  Siamo tutti quanti chiamati, amministratori e non, a mobilitarci, ciascuno secondo le proprie possibilità, per una valorizzazione delle Nostre zone. Approfittiamone. E’ giusto!

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Serie B: IL PUNTO DOPO LA 32^ GIORNATA

Spal-Frosinone 0-2 Floccari a terra, deluso per la sconfitta. Foto businessPresse)
Spal-Frosinone 0-2
Floccari a terra, deluso per la sconfitta.
Foto businessPresse)

Il Frosinone spodesta la Spal – Trapani corsaro a Benevento – Bari e Verona non vanno oltre il pareggio tra le mura di casa – In coda, ben dieci squadre nello spazio di nove punti – Risultati, marcatori, classifica – Prossimo turno –

Cambio al vertice: la Spal perde partita e primato subendo una sconfitta casalinga ad opera del Frosinone che la scavalca in classifica.  Non ne approfittano Verona e Bari che pareggiano in casa, pareggia anche il Perugia sul difficile campo del Carpi, gli umbri  agguantano il Benevento che rimedia la quarta sconfitta nelle ultime sei gare: gli stregoni restano ancora in quarta posizione ma il loro ruolino di marcia nel girone di ritorno è disastroso.  Intanto, vincono Cittadella ed Entella che si riportano a ridosso delle prime.
In coda, a parte Avellino (che batosta a Terni!), Cesena ed Ascoli, tutte le altre guadagnano punti.
Continua a sorprendere il Trapani che espugna il “Vigorito” di Benevento a dimostrazione dello splendido periodo di forma.
In dettaglio, ecco risultati, marcatori e classifica:
DATA                        PARTITE                                   RIS.       MARCATORI
25.3.2017 h. 18,00  CITTADELLA – SPEZIA             1-0   Kouamè (25′)
25.3.2017 h. 20,30   BENEVENTO – TRAPANI      1-3   Coronado (rigore 29′), Ceravolo(33′), Coronado
(rigore 57′), Curiale (93′)
26.3.2017 h. 12,30   VERONA -PISA                        1-1   Siligardi (24′), Tabanelli (83′)
26.3.2017 h. 15,00   CARPI – PERUGIA                    0-0
26.3.2017 h. 15,00   ENTELLA – CESENA                 2-1   Crimi (2′), Caputo (rigore 36′), Catellani (76′)
26.3.2017 h. 15,00   LATINA – PRO VERCELLI         0-0
26.3.2017 h. 15,00   SALERNITANA – ASCOLI         2-0   Sprocati (47′), Bernardini (65′)
26.3.2017 h. 15,00   SPAL – FROSINONE                 0-2   Ciofani D. (53′), Ariaudo (60′)
26.3.2017 h. 15,00   TERNANA – AVELLINO             4-1   Avenatti (rigore 16′), Palombi (35′), Meccariello
(48′), Ardemagni (rigore 75′), Falletti (76′)
26.3.2017 h. 15,00   VICENZA – BRESCIA                  1-1   Blanchard (14′), Pucino (25′)
26.3.2017 h. 20,30   BARI – NOVARA                         0-0

C L A S S I F I C A

59  FROSINONE
58  SPAL
55  VERONA
48  BENEVENTO (-1), PERUGIA
47  BARI, CITTADELLA
46  ENTELLA, NOVARA
45  SPEZIA
44  CARPI
42  SALERNITANA
38  ASCOLI
37  AVELLINO
35  PRO VERCELLI
34  CESENA, VICENZA
33  BRESCIA, LATINA
32  TRAPANI
31  PISA (-4)
29  TERNANA

PROSSIMO TURNO

31.3.2017 h. 19,00  AVELLINO – SPAL
31.3.2017 h. 21,00  CESENA – FROSINONE

01.04.2017 h. 15,00  ASCOLI – CARPI
01.04.2017 h. 15,00  BRESCIA – ENTELLA
01.04.2017 h. 15,00  LATINA – CITTADELLA
01.04.2017 h. 15,00  NOVARA – TERNANA
01.04.2017 h. 15,00  PERUGIA – VICENZA
01.04.2017 h. 15,00  PISA – SALERNITANA
01.04.2017 h. 15,00  PRO VERCELLI – BARI
01.04.2017 h. 15,00  SPEZIA – BENEVENTO
01.04.2017 h. 15,00  TRAPANI – VERONA

 

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BENEVENTO INCONCLUDENTE, L’ENTELLA IMPONE IL PARI

Un’altra battuta d’arresto per gli stregoni che non vanno al di là del pareggio.

Al “Vigorito” l’Entella, con una gara accorta e sorniona, strappa il quinto pareggio consecutivo in trasferta dimostrando il buon periodo di forma che sta attraversando al cospetto di un Benevento che, al contrario, evidenzia un preoccupante calo di tensione dovuto, evidentemente, al parallelo calo fisico di alcuni giocatori.

A tale ultimo proposito, è apparso fin troppo chiaro che la condizione fisica di diversi elementi non è tra le migliori; avrebbero bisogno di un pò di riposo ma il parco giocatori di mister Baroni, anche a causa di squalifiche ed infortuni, non permette, purtroppo, un ricambio adeguato e così il tecnico fà quello che può.
Le lacune più grosse si avvertono nel reparto offensivo: Ceravolo è troppo isolato e quando non gioca, come è capitato oggi perchè sostituito per infortunio, il gioco non si concretizza.
Ma anche il centrocampo rientra in questo discorso: Chibsah non è lo stesso giocatore di qualche settimana fa,
Buzzegoli sbaglia passaggi facili, Viola stenta a trovare l’amalgama con i suoi compagni, Del Pinto difetta in fase di appoggio.
Il mercato invernale, tra l’altro,  non è stato soddisfacente perchè è stata trascurata l’importanza dell’acquisto di un attaccante di peso da affiancare a Ceravolo.  E’ vero che circostanze particolari hanno impedito tale risoluzione, come nel caso di Tonev, per esempio, ma forse una maggiore tempestività ed acutezza avrebbe giovato alla formazione di Baroni che si trova oggi a dover affrontare ogni settimana l’emergenza.
Nonostante questi rilievi, però, è il caso di dire che la classifica del Benevento, già di per se lusinghiera, è un po bugiarda per i punti persi in maniera sfortunata.  Anche la partita odierna, per la notevole pressione esercitata ed il costante possesso di palla, avrebbe potuto assicurare un risultato più proficuo per i colori giallorossi.
Ma va bene lo stesso se consideriamo che gli ospiti nella ripresa sono andati vicini al gol in almeno due occasioni sfruttando gli spazi lasciati aperti e c’è voluta tutta la bravura di Cragno e compagni, tra cui Lucioni, impeccabile come sempre, per salvare il risultato (che avrebbe avuto il sapore di una beffa!).
La direzione arbitrale, poi, ha lasciato alquanto a desiderare: in particolare, un fallo di mano in area di un difensore ligure non è stato visto nè dall’arbitro nè dal guardialinee.
Peccato. Adesso, però, pensiamo al prossimo avversario e…andiamo avanti.

Benevento-Entella 0-0 Cissè in uncontrastocon Troiano.
Benevento-Entella 0-0
Cissè in uncontrastocon Troiano. (Foto La Presse)

Il Tabellino
Benevento-Entella 0-0
FORMAZIONI: Benevento – Cragno, Venuti, Camporese, Lucioni, Lopez, Chibsah, Buzzegoli (dal 72′ Viola), Del Pinto (dal 72′ Eramo), Ciciretti, Ceravolo (dal 52′ Falco), Cissè.  All. Baroni.
Entella – Iacobucci, Belli, Ceccarelli, Benedetti, Baraye, Moscati, Troiano, Palermo, Ammarì (dal 72′ Tremolada), Caputo (dal 92′ Zaniolo), Catellani (dal 77′ Diaw).  All. Breda.
Arbitro: Abbattista di Molfetta.
Note: Ammoniti Benedetti, Baraye, Falco.