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Il Cammino del Benevento

BENEVENTO-FIORENTINA 0-3: HANNO SCRITTO DI NOI

TUTTO FACILE PER I VIOLA: RECORD AL CONTRARIO PER I GIALLOROSSI.  LA SQUADRA DI PIOLI VINCE GRAZIE AI GOL DI BENASSI NEL PRIMO TEMPO E DI BABACAR E THEREAU (RIGORE) NELLA RIPRESA.  PER I SANNITI E’ LA NONA SCONFITTA CONSECUTIVA AD INIZIO CAMPIONATO: MAI NESSUNO ERA PARTITO COSI’ MALE.
Ritmi altissimi, errori madornali, capovolgimenti di campo e un calcio a metà strada tra lo spettacolo e la mediocrità.  Detto questo, il Benevento conquista il podio più alto del ground zero del pallone.  Nove sconfitte filate dalla prima di campionato, solo Baroni e i suoi ci sono riusciti.  Il guinness dei primati ringrazia, i tifosi no.  E alla fine arrivano bordate di fischi.  Insomma, la Fiorentina non rianima il Vigorito e la sua fame di punti.  Che poi ne sarebbe bastato uno solo, giusto per slucchettare la classifica, perchè ormai è una pura questione di orgoglio.  E non si può dire che i giallorossi non ci abbiano provato almeno un pò: grande corsa, schemi cercati con impegno, voglia di sconvolgere un destino che sembra segnato.  Però, niente da fare: i piedi contano in serie A, e correre non basta.  Anche perchè non è che nel primo tempo la Fiorentina abbia fatto chissà che.
In realtà basta approfittare dei vuoti lasciati sul campo dagli uomini di Baroni, che dopo aver rischiato su un palo colpito da Biraghi su punizione, vanno sotto con Benassi, servito da un bel movimento di Simeone in area.  Brava la Fiorentina e poca cosa la difesa del Benevento, pronta ad aprirsi senza problemi davanti ai tentativi offensivi degli avversari.  Troppo facile.  Ma per il Benevento non è una novità.   C’è volontà, c’è sudore e sofferenza.   E c’è anche sfiga, quando un gran tiro da fuori di Cataldi va a sbattere sul palo.  Niente da fare.  La Fiorentina più o meno controlla e fa poco altro, anche se Simeone ci prova con una fuga solitaria chiusa da un sinistro respinto da Brignoli.
La sorpresa del secondo tempo si chiama Babacar, mandato dentro da Pioli al posto di Simeone.
Scelta benedetta per chiudere la faccenda a stretto giro.   Un gol del senegalese dopo due minuti: cross di Benassi, Veretout la rimette in mezzo e Babacar deve solo spingerla dentro.  Sempre lui conquista un rigore sacrosanto (Brignoli lo tira giù in area) e Thereau (quarto gol in viola, e altri due con la maglia dell’Udinese) fa tre a zero e chiude la faccenda in maniera definitiva.    Dopo di che non resta molto da dire e da fare.  L’ultimo flebile sussulto d’orgoglio del Benevento non porta a niente, se non a dare una mano alla Fiorentina a ritrovare una classifica leggermente meno anonima.   Per Baroni saranno ore non facili.  La classifica non è preoccupante, è un pianto”. (da “repubblica.it”).

Benevento-Fiorentina 0-3.
I viola festeggiano.
(foto lapresse)
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CROTONE-BENEVENTO 2-0: HANNO SCRITTO DI NOI

MANDRAGORA E RHODEN LASCIANO A ZERO I SANNITI.  CON UN GOL PER TEMPO I CALABRESI VINCONO LO SCONTRO DIRETTO, I CAMPANI RESTANO SUL FONDO DELLA CLASSIFICA ANCORA SENZA PUNTI.  NEL FINALE VIOLA FALLISCE UN RIGORE.
Il Crotone vince il fondamentale scontro salvezza con il Benevento e dà un’importante boccata d’ossigeno alla propria classifica.  Un ko pesante per i sanniti che restano malinconicamente da soli a quota 0 in fondo alla classifica e vedono sempre più traballare la panchina di Baroni.   Il successo dei calabresi è stato limpido.  Il Benevento è venuto fuori troppo tardi e si è reso pericoloso solo negli ultimi 20′ quando ormai era quasi tutto compromesso.   IL CROTONE C’E’, BENEVENTO INADEGUATO PER LA CATEGORIA.   La squadra giallorossa è viva ma, tra infortuni (Ciciretti e D’Alessandro su tutti), sventure (la positività di Lucioni) e inesperienza, sta pagando dazio in una categoria che pare, decisamente, troppo grande per le proprie potenzialità. (…)
(da “repubblica.it”).

Crotone-Benevento 2-0
Rohdel esulta dopo il gol
(Foto lapresse)

PRIMA VITTORIA IN CAMPIONATO PER I CALABRESI.  TRIONFA NICOLA, BARONI A RISCHIO ESONERO.  Il Crotone vince e condanna forse il tecnico del Benevento Baroni all’esonero.  La squadra beneventana non riesce ad ingranare e cade anche in Calabria contro una squadra, quella di Nicola, che è parsa molto più organizzata ed in palla quest’oggi allo Scida.   Adesso la palla passa alla società del presidente Vigorito che dovrà decidere cosa fare in merito all’esonero di Baroni.
(da “strettoweb.com”).

MANDRAGORA E RHODEN PER TRE PUNTI FONDAMENTALI.   GRAZIE AI GOL DEI DUE CENTROCAMPISTI IL CROTONE BATTE IL BENEVENTO NELLO SCONTRO-SALVEZZA.
Bella sfida salvezza all’Ezio Scida di Crotone: i padroni di casa han vita facile del Benevento arrivato in Calabria senza mordente e apparso senza idee e senza gioco.  per gli ospiti è sempre più crisi profonda.  (da “fantamagazine.com”).

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NAPOLI-BENEVENTO 6-0: HANNO SCRITTO DI NOI

TRIPLETTA DI MERTENS IN UN DERBY SENZA STORIA.   TUTTO FACILE PER LA SQUADRA DI SARRI CHE CHIUDE LA PRATICA NEL PRIMO TEMPO GRAZIE AI GOL DI ALLAN, INSIGNE, CALLEJON E DEL BELGA CHE NELLA RIPRESA ARROTONDA IL RISULTATO TRASFORMANDO DUE RIGORI.
In campionato è tutto un altro Napoli, anche se la goleada al San Paolo (6-0) nel derby campano con il Benevento è stata facilitata dalla fragilità e l’arrendevolezza degli avversari: ultimi in classifica a 0 punti e con la panchina di Baroni già in bilico. Al di là dell’enorme differenza dei valori in campo, però, gli azzurri hanno affrontato la sfida con la massima concentrazione e l’hanno tenuta in pugno dall’inizio alla fine: rispondendo alle vittorie di Inter e Juve al vertice della classifica…. (da “repubblica.it”).

Napoli-Benevento 6-0.
Mertens esulta dopo il gol del 5-0. (lapresse)

GOLEADA DEL NAPOLI, BENEVENTO ANNICHILITO.   AL SAN PAOLO VA IN SCENA UN NAPOLI INCONTENIBILE CONTRO IL QUALE NULLA PUO’ IL BENEVENTO DI MISTER BARONI.   A SIGLARE IL MATCH SONO I GOL DI MERTENS, CHE RISPONDE ALLA TRIPLETTA DI DYBALA NELL’ANTICIPO DEL MEZZOGIORNO, ALLAN, CALLEJON E INSIGNE.   OTTIMA ANCHE LA PRESTAZIONE DI GHOULAM.
(…) Nulla però la squadra di Baroni, tra l’altro penalizzata dalle assenze, Iemmello e Ciciretti su tutti, ha potuto contro un Napoli determinato e concentrato che oggi ha deliziato il suo pubblico non solo con il bel gioco, ma anche con 6 gol di cui, uno di Allan, che ha sbloccato la partita, 1 di Callejon, 1 di Insigne e addirittura 3 di Mertens, sempre più idolo del San Paolo, che in virtù della tripletta si è portato il pallone a casa.
(da “fantamagazine.com”).

INSIGNE SUPERLATIVO.   TUTTO FACILE PER IL NAPOLI CONTRO UN BENEVENTO NON PERVENUTO AL ‘SAN PAOLO’: BRUTTO K.O. PER LA SQUADRA DI BARONI.
(…) Tutto troppo facile per i partenopei nel derby campano con il Benevento, non pervenuto al ‘San Paolo’.  La squadra di Sarri di fatto chiude il match già nel primo tempo segnando quattro goal.   Grande prestazione di Lorenzo Insigne, autore di una splendida rete e di un assist.   Occhio alla panchina di Baroni, che potrebbe giocarsi tutto nelle prossime due partite. (da “calcioweb.eu”).

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NON C’E’ STORIA, NAPOLI TROPPO FORTE

Dopo un risultato così roboante non c’è molto da dire.  Il divario tecnico tra le due formazioni non ha lasciato scampo al Benevento che, diciamolo subito, ci ha messo anche del suo per rendere ancora più pesante un verdetto che, forse, alla vigilia appariva già scritto.
Certamente, oltre alla differenza di classe, hanno pesato alcuni fattori decisivi quali le numerose assenze tra le fila dei sanniti, la voglia di riscatto del Napoli dopo la sconfitta in Champions, un gol subìto già al 2′ di gioco ed altri ancora che si cercherà di trovare per giustificare una sconfitta che, purtroppo, è davvero umiliante per una squadra che finora, pur relegata all’ultimo posto in classifica a zero punti, aveva dimostrato di non meritare l’appellativo di “cenerentola”.
Purtroppo, è andato tutto storto per mister Baroni che,a sorpresa, ha rivoluzionato il centrocampo, che male non aveva giocato nell’ultima gara col Torino, inserendo Chibsah, Di Chiara e Viola che hanno fatto quel che hanno potuto, cioè quasi niente, contro l’omonimo reparto avversario che viaggiava a mille all’ora e giostrava a proprio piacimento.
Il primo tempo è da dimenticare per il Benevento sotto di quattro gol in poco più di mezzora.  Anche la difesa, finora motivo di vanto della squadra beneventana, sembrava completamente frastornata facendosi trovare spesso impreparata e distratta.
La ripresa, frutto anche del calo fisico dei napoletani, paghi ormai del risultato, oltre che dell’impennata d’orgoglio degli stregoni, molto al di sotto delle passate gare per la verità, è stata giocata in modo un tantino più accorto dal Benevento che ha subìto altre due reti, entrambe su rigore, il secondo dei quali molto dubbio.
Nell’ambiente sportivo locale regna, ovviamente, lo scoramento totale e chi scrive lo fa a fatica e con ..l’angoscia nel cuore perchè non è facile digerire un 6 a 0: la sconfitta può starci, considerato il livello delle due contendenti ma incassare sei gol senza fare niente per contrastare gli avversari è decisamente troppo.  Perchè ciò che è mancato più di ogni altra cosa oggi è stata proprio la voglia di lottare, la grinta, il carattere che nelle ultime due stagioni calcistiche sono state il nostro punto di forza.
Il Tabellino
Napoli- Benevento 6-0
FORMAZIONI: Napoli – Reina, Hysaj, Albiol, Koulibaly, Ghoulam, Allan (dal 73′ Rog), Jorginho, Hamsik, Callejon (dal 65′ Ounas), Mertens, Insigne (dal 58′ Giaccherini).  All. Sarri.
Benevento – Belec, Venuti, Antei (dal 33′ Letizia), Lucioni, Di Chiara, Lombardi (dal 77′ Parigini), Chibsah, Viola, Lazaar, Armenteros (dal 55′ Cataldi), Coda.  All. Baroni.
Arbitro: Irrati di Pistoia
Reti: Allan (3′), Insigne (15′), Mertens (27′), Callejon (32′), Mertens (65′-90′ entrambe su rigore)
Note: Ammonito Letizia

Napoli-Benevento 6-0
Mertens, autore di una tripletta (da “gazzetta.it”)
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BENEVENTO-TORINO 0-1: HANNO SCRITTO DI NOI

CAIRO:”BRAVO BENEVENTO, AVRESTI MERITATO IL PAREGGIO.Il Benevento avrebbe meritato il pareggio” ,  ha confessato a Radio Kiss Kiss Napoli il presidente granata. “Noi siamo stati bravi a crederci fino in fondo e a piazzare la stoccata decisiva proprio all’ultimo respiro.   E’ stata una vittoria davvero sofferta e faccio i miei migliori auguri al Benevento, una squadra che merita senza dubbio di più”. (da “anteprima24.it”).

Urbano Cairo, presidente del Torino

“LA PIOGGIA, I CAPELLI FRADICI E LA DURA LEGGE DEL GOL.   Che il calcio fosse uno sport beffardo mi era noto, ma non sapevo quanto lo stadio fosse in grado di amplificare il sentimento di scherno dopo un gol degli avversari al 93′ e una partita giocata bene dai ‘padroni di casa’ (come si deve dire nel lessico calcistico). Così, nel giorno del mio esordio allo stadio del Benevento, dopo il pomeriggio più piovoso dall’autunno del 1815, sono tornata a casa piena di mestizia e completamente fradicia, con l’acqua nelle scarpe, i brividi e i capelli vaporosi di Robert Plant.   E, soprattutto, con una canzone di Max Pezzali che, dal triplo fischio dell’arbitro, non riesce ancora ad uscirmi dalla testa:’La dura legge del gol’. Ebbene si (confesso!): ero davvero avvilita per un ultimo posto in classifica che fa apparire il Benevento più schiappa di quanto, in realtà, non sia e per la dittatura delle reti che, alla fine, è l’unica cosa che conta.    Chi poteva dunque comprendere il mio sentimento e farsi portavoce di quel particolare stato d’animo ?   Soltanto gli 883 e allora, mentre strizzavo i miei abiti, ho cercato il pezzo su Youtube e ho presop ad ascoltarlo ripetutamente, come accade con certi brani ossessivi nei momenti di buio dell’esistenza.   Mi guardo da fuori e mi vedo in un momento davvero basso della mia storia personale: ancora coi capelli bagnati, al terzo ascolto consecutivo, urlo a squarciagola il ritornello.   Si, ero particolarmente affranta dopo la terza sconfitta consecutiva, a tal punto da poter trarre insegnamento dalle parole di Pezzali – che in queso pezzo è più in paranoia di me e spiega il tradimento degli amici con un’ardita metafora calcistica.   “E’ la dura legge del gol – canta il Nostro – fai un gran bel gioco però (…) alla prima opportunità loro salgono e la buttan dentro a noi, la buttan dentro a noi”.   Sarà stata la pioggia incessante che scuote e stravolge la terra a spingermi verso certe dotte citazioni e verso momenti di prolungata malinconia; saranno stati gli ettolitri d’acqua caduti sulla mia testa mentre, con lo zelo del neofita, durante il primo tempo della partita sono rimasta inchiodata al sediolino dei distinti fino a quando una parte corposa della tifoseria, impacchettata nei k-way, si è mossa di fretta per sottrarsi all’acquazzone.  Che fate ? Vi alzate ?  Ma come le anatre del laghetto di Central Park del Giovane Holden, dove vanno i ‘distinti superiori’ del Vigorito quando diluvia ?   Se la curva, per propria stessa ammissione, ha dichiarato con un murales di essere ‘gente che non molla’ dimostrandosi, di fatto, idrorepellente e indifferente alle intemperie, i tifosi del settore distinti, un pò meno coriacei, che fine fanno durante la tempesta ?   Finalmente ho la risposta: migrano, si rifugiano sotto il tetto dei ‘distinti inferiori’, si accalcano, in piedi, alle loro spalle superando lo snobismo con cui hanno prenotato il posto al piano superiore per avere una  visione migliore del campo da gioco  e, intimamente, meditano sulla dialettica audacia/prudenza.   “E adesso che facciamo ?” chiedo a un ragazzino alla mia sinistra con un impermeabile fino ai piedi. “Aspettiamo che spiova e poi torniamo sopra”. “Le nuvole andranno via!” ribatte dal fondo un altro ultrà imballato in metri di cellofan giallorosso anti-pioggia.  E poi aggiunge:” Noi non ci arrendiamo: Stregone alè!”.   E’ vero: le nuvole andranno via così come ci ha promesso anche Max Pezzali disegnando, alla fine della nostra hit, uno scenario luminoso.
P.S. Per ogni partita in casa, assegnerò il Premio Stregone a una tifosa o a un tifoso che spicca per le proprie gesta sugli spalti.  La prima edizione del premio va al signore baffuto   che, a fine gara, brandendo un ombrellino, si è voltato verso la folla e, rompendo il silenzio dell’uscita, ha tuonato:” Amm pers contr u Torino, mica contr u Canecattì!”. (Abbiamo perso contro il Torino, mica contro il Canicattì!).  E poi, tra sè e sè, ha borbottato:” Cu tutt u rispetto pu Canicattì”. Con tutto il rispetto per il Canicattì, il tifoso baffuto ha vinto “.
(
da “ilfattoquotidiano.it”).

“IAGO FALQUE BEFFA LE STREGHE AL 93′.   RIMANDATO L’APPUNTAMENTO CON I PRIMI PUNTI IN SERIE A PER LA SQUADRA DI BARONI.   – di Max Cristina –  Vittoria importante per il Torino di Sinisa Mihajlovic che al Vigorito di Benevento ha trovato i tre punti con un gol di Iago Falque al 93′.  Lo 0-1 punisce oltremodo gli uomini di Baroni ancora senza punti nella massima serie, ma stoppati da almeno tre interventi decisivi di Sirigu su Iemmello, Cataldi e Lazaar.  La giocata giusta la inventa Ljajic a tempo scaduto, bravo a liberare lo spagnolo davanti a Belec per il gol vittoria”. (da “mediaset.it”).

Benevento-Torino 0-1.
Il “nazionale” Belotti con l’arbitro Abisso
(Foto tratta da “mediaset.it”)
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C’E’ DAVVERO ARIA DI BURRASCA IN CASA BENEVENTO ?

Tra ieri ed oggi alcune rivelazioni tratte dal sito”alfredopedulla.com” sembrerebbero far intendere l’esistenza di un clima non idilliaco all’interno della società del Benevento Calcio.
Usiamo il condizionale perchè le notizie apprese andrebbero approfondite stante la loro non-ufficialità.
Eramo. Mirko Eramo è in procinto di passare all’Entella. Anzi, pare che l’operazione sia già stata effettuata due giorni fa e mancherebbe solo un passaggio burocratico.
Ceravolo. Il corteggiamento del Parma è sempre più insistente verso l’attaccante Fabio Ceravolo il quale non vorrebbe lasciare Benevento ma teme di non avere più quello spazio che sembrava indiscusso fino alla chiusura dello scorso campionato. Ergo, il ” divorzio ” sembrerebbe imminente.
Baroni. Tra il Presidente Vigorito ed il tecnico Baroni non ci sarebbe più “feeling”. Il “patron” del Benevento pare non rimproveri all’allenatore il fatto di non aver collezionato alcun punto nelle prime due gare di campionato quanto piuttosto la sua gestione nel mercato.  Il mancato acquisto di Konè sembrerebbe derivato dal rifiuto di quest’ultimo a ricoprire il ruolo di esterno indicato da Baroni anzichè quello a lui più congeniale di interno destro.
Inoltre, l’ingaggio dell’olandese Armenteros sembrerebbe frutto dell’iniziativa esclusiva del Presidente, avviata senza consultare il tecnico.
Ci auguriamo che le indiscrezioni trapelate non abbiano alcun fondamento di verità.

Fabio Ceravolo
(Foto tratta dal sito del Benevento)
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BORRIELLO ALLA SPAL, IL BENEVENTO DOVRA’ CERCARE ALTROVE

Il sito “cagliarinews24.com” ha comunicato l’ufficializzazione del trasferimento dell’attaccante Borriello dal Cagliari alla Spal: a questo punto, le voci insistenti (qualora fossero veritiere) di un interessamento del Benevento al giocatore possono…finalmente tacere.
Termina, così, la telenovela che da diversi giorni sembrava animare la tifoseria sannita che attraverso i social network evidenziava la necessità di un altro attaccante di categoria da affiancare ai vari Ceravolo, Coda e Puscas considerata anche la prospettiva di un’imminente cessione di Karamoko Cissè. Ed in molti paventavano la speranza di un ingresso di Borriello tra le fila delle maglie giallorosse dopo il rifiuto di Matri e Kishna.
Ma a proposito del guineano, a seguito del forfait di Ceravolo, mister Baroni è stato costretto a convocarlo per la trasferta di Genova di domani per la quale ferve l’attesa dei sostenitori giallorossi per l’esordio assoluto in serie A.   A poche ore dall’inizio di questa nuova, meravigliosa e storica avventura è naturale riscontrare nei tifosi altalenanti sentimenti misti ad ansia ed entusiasmo alla luce degli ultimi avvenimenti che avranno il loro peso nell’economia della squadra: ci si riferisce all’inaspettata sconfitta casalinga in Coppa col Perugia, ai pronostici diramati dalla Gazzetta dello Sport che vedono nel Benevento una formazione destinata alla retrocessione, agli inevitabili intralci di percorso che accompagneranno il cammino  del Benevento a causa della sua inesperienza in questo campionato.
Per fortuna, però, a fare da contraltare a queste premesse ci sono altrettante prospettive di segno decisamente opposto: gli stimoli giusti tipici di una matricola (ci auguriamo “terribile” come veniva etichettata in serie B), la solidità societaria, l’apporto immancabile dei tifosi che anche domani al “Marassi” faranno sentire in massa il proprio sostegno (si parla di circa mille supporters al seguito) e, perchè no, l’allestimento di una squadra che pur bisognosa di qualche rinforzo possiede uomini di talento, giovani promettenti e giocatori che dopo qualche annata storta possono trovare l’occasione propizia per mettersi in mostra e dimostrare finalmente il proprio valore proprio qui a Benevento.
Forse la stessa incredulità con la quale il tifoso sannita ha accolto la promozione in serie A, accompagna lo stesso tifoso circa l’andamento della squadra in questa competizione.
Molto dipenderà dal risultato della prima gara di domani ?  Può darsi, chi può dirlo ? Sicuramente l’approccio giusto è quello di affrontare ogni partita con la massima serenità e dedizione, quelle stesse qualità che hanno permesso al Benevento di conseguire gli ultimi due successi in Lega Pro e Serie B.
Sono qualità importanti che potrebbero sovvertire ogni pronostico e portarci a raggiungere l’obiettivo primario della salvezza, magari senza eccessivi patemi d’animo.  Dobbiamo crederci, in ragione di quella fierezza e di quell’orgoglio che non mancheranno di certo ai nostri…guerrieri.

L’allenatore del Benevento, Marco Baroni. (Foto LaPresse)

 

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ESCLUSIVA: BENEVENTO, ACCORDO VICINO PER KONE

Dal sito “alfredopedullà.com” leggiamo e pubblichiamo:
Trattativa molto ben avviata e vicina alla conclusione.  Il Benevento è a pochi passi da Panagiotis Kone, in uscita dall’Udinese e contratto in scadenza nel 2019.   Un profilo che piace a Baroni perchè in grado di coprire diversi ruoli”.

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IL BENEVENTO E’ IN FINALE

Il Benevento ha staccato a Perugia il biglietto per la finale play-off per la serie A.
Pareggiando al “Renato Curi” (1-1), e grazie alla vittoria conseguita nell’andata,  ha tagliato un altro traguardo storico meritando di contendere al Carpi l’ultimo posto disponibile per la massima serie.
Alla vigilia dell’incontro, con un’intera città in fibrillazione, i ragazzi di mister Baroni godevano di una grande fiducia da parte della tifoseria sannita che aveva notato nelle ultime gare una sorprendente e gradita inversione di marcia dei giallorossi rispetto al periodo buio occorso tra la 5^ e 15^ giornata di ritorno del torneo.
La fiducia è stata ampiamente ripagata perchè Lucioni e compagni stasera hanno fornito una grande prova di carattere disputando una gara accorta e rischiando solo nel finale di partita quando, inevitabilmente, il Perugia ha tentato il tutto per tutto per ribaltare il risultato.
Priva all’ultimo momento del “bomber” Ceravolo, uno dei protagonisti principali della fase finale del girone di ritorno, indisponibile per affaticamento muscolare, la squadra beneventana ha affrontato il Perugia a viso aperto rivelandosi più pericolosa dell’avversaria nel primo tempo soprattutto con Puscas che si è mosso bene in avanti supportato a centrocampo da un sempre gagliardo Chibsah.  Anche il Perugia ha avuto le sue buone occasioni da gol ma sostanzialmente la prima parte della gara è stata equilibrata.
Nella ripresa, com’era prevedibile, la formazione di casa ha premuto sull’acceleratore ma i suoi attacchi sono sempre stati rintuzzati senza troppi affanni dalla difesa del Benevento.
Man mano che passavano i minuti, aumentava la tensione dei giocatori in campo e, nel contempo, diminuiva la loro tenuta atletica e psicologica.
I rispettivi allenatori hanno provato a dare una svolta alla partita: Baroni ha inserito i difensori Padella e Gyamfy al posto di Falco e Venuti mentre Bucchi ha tentato le carte Mustacchio e Guberti in chiave nettamente offensiva.
Il Perugia a trazione anteriore ha creato diversi pericoli alla porta di Cragno ma il Benevento non è stato a guardare azionando contropiede veloci che hanno messo in difficoltà la retroguardia perugina. In uno di questi guadagnava un calcio d’angolo sui cui sviluppi  Puscas, dopo un colpo di testa di Camporese respinto da Brignoli,   anticipava tutti e portava in vantaggio la propria squadra.
La reazione del Perugia è stata veemente concretizzandosi con la rete al 90′ di Nicastro che riaccendeva le speranze dei padroni di casa.  Dopo 5′ di recupero l’arbitro decretava la fine delle ostilità: in campo, scene di delusione e di gioia tra le opposte fazioni, lo stesso sugli spalti gremitissimi del “Renato Curi”.  Hanno avuto ragione i circa 1.600 tifosi giallorossi che hanno assistito ad una gara spettacolare e generosa dei loro beniamini.
Il Benevento è in finale al termine di un campionato eccezionale, inaspettato, avvincente.  Potrebbe anche finire qui, sarebbe comunque un successo.  Ma a questo punto lo si può giocare alla pari, ed è giusto che sia così anche se la serie A, così come l’anno scorso la serie B, si ha quasi paura di nominarla.
Il Tabellino
Perugia – Benevento 1-1
FORMAZIONI: Perugia – Brignoli, Ricci (dal 61′ Mustacchio), Del Prete, Di Chiara,  Mancini, Volta (dal 72′ Guberti),  Dezi, Di Carmine, Nicastro, Brighi (dal 40′ Acampora), Terrani.  All. Bucchi.
Benevento – Cragno, Venuti, Lopez, Camporese, Lucioni, Chibsah, Viola, Falco (dal 68′ Padella), Puscas, Cissè (dal 91′ Pezzi), Eramo.  All. Baroni.
Arbitro: Rosario Abisso
Reti: Puscas (81′), Nicastro (90′)
Note: Ammoniti Puscas, Lucioni, Dezi, Eramo, Acampora, Cragno, Guberti.

Perugia-Benevento 1-1
Puscas esulta dopo il gol (Foto LaPresse)
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BENEVENTO, E’ BUIO PESTO ! ANCHE IL TRAPANI SEMBRA UNO SQUADRONE…

Ma cosa sta succedendo al Benevento ? Dov’è finita la “terribile matricola” che nel girone di andata ha impressionato l’intera critica sportiva con il suo gioco spumeggiante e  grintoso? Quale malefico sortilegio si è improvvisamente abbattuto sui ragazzi di mister Baroni oltre che su quest’ultimo, artefice, forse, nel bene e nel male, della condotta “camaleontica” dei giallorossi ?
Perchè se è vero che alla fine sono i giocatori che scendono in campo è anche vero che le scelte sono comunque effettuate dall’allenatore, il quale deve saper selezionare le pedine giuste e fare i cambi giusti; questo stasera non è accaduto.
L’undici iniziale mandato sul terreno di gioco mancava di un elemento importante, quel Falco che imprime vivacità e velocità al gioco, bravissimo nelle ripartenze e brillante negli scambi con Ciciretti: da tifoso, voglio sperare che la sua assenza fosse dettata da una sua indisponibilità fisica perchè se così non fosse sarei costretto a rimangiarmi il giudizio positivo finora espresso nei confronti di Baroni che ha avuto anche il torto di fare delle sostituzioni poco felici, con l’ingresso di Eramo e, soprattutto, di Melara che non è, purtroppo, nemmeno l’ombra del campione ammirato la scorsa stagione.
Sostituire, poi, Chibsah che, con tutti i suoi limiti evidenziati nel girone di ritorno,  era l’unico a mostrare un pò di mordente e di lucidità, ha inevitabilmente compromesso le speranze di recupero del risultato in considerazione del fatto, oltretutto, che sarebbe stato opportuno inserire un giocatore che avesse maggiori propensioni offensive.
Ad aggravare il quadro della situazione ci ha pensato l’arbitro concedendo al Trapani due rigori, dei quali il primo decisamente inesistente, e negandone uno sacrosanto al Benevento.
Alla fine il Trapani ha fatto bella figura grazie soprattutto e quasi unicamente alla pessima figura fatta dai padroni di casa che hanno meritato, ahimè, i fischi e gli improperi lanciati dal pubblico a fine gara al loro indirizzo.  Meritati non per la sconfitta di per se, la quale ci può anche stare perchè, come suol dirsi in gergo calcistico “la palla è rotonda” ma per la scarsa volontà manifestata contro una compagine che non è sembrata certamente irresistibile.
Scrivere queste cose fa male ad un “malato di calcio beneventano” quale mi ritengo ma è doveroso apprezzare le belle prestazioni così come denunciare quelle brutte. E quella di stasera è stata tra le più brutte non solo sul piano del gioco ma, vieppiù, su quello della volontà e della determinazione: contro il Bari, pur perdendo, Ciciretti e compagni hanno meritato gli applausi, stasera no.

Benevento-Trapani 1-3 Coronado, autore di una doppietta.
Benevento-Trapani 1-3
Coronado, autore di una doppietta.

Il tabellino
Benevento – Trapani 1-3
FORMAZIONI: Benevento – Gori, Venuti, Camporese, Lucioni, Lopez, Ciciretti, Chibsah (dal 76′ Melara), Del Pinto (dal 65′ Buzzegoli), Matera (dal 58′ Eramo), Ceravolo, Cissè.  All. Baroni.
Trapani – Pigliacelli, Casasola, Pagliarulo, Legittimo, Rizzato, Maracchi, Rossi (dal 62′ Raffaello), Barillà, Nizzetto (dal 74′ Fazio), Coronado, Manconi (dall’85’ Curiale).  All. Calori.
Arbitro: Mainardi di Bergamo
Reti: Coronado (rigore 29′), Ceravolo (33′), Coronado (rigore 57′), Curiale (93′)
Note: Ammoniti Pagliarulo, Chibsah, Barillà, Casasola, Camporese, Legittimo.