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AI NASTRI DI PARTENZA: IL 12 AGOSTO RIPARTE LA SERIE B – Sara’ un campionato avvincente ed agguerrito, molte le formazioni in lizza per la promozione – Gli “stregoni” non staranno a guardare – La “rosa” del Cosenza, primo avversario del Benevento –

Con l’anticipo di venerdi’ 12 agosto, alle ore 20,45, tra Parma e Bari allo stadio “Tardini”, parte ufficialmente il Campionato di serie B 2022-23.
La presenza di due blasonate societa’, neo-retrocesse, Cagliari e Genoa, rendera’ sicuramente piu’ spettacolare e stimolante la competizione, gia’ di per se’ tradizionalmente incerta e combattiva, ma non bisogna, comunque, sottovalutare la qualita’ di altre formazioni che non staranno certamente a guardare e che daranno filo da torcere.
Tra queste, nonostante gli ultimi accadimenti che hanno portato un po’ di malumore nella tifoseria,
vedi il “caso” Lapadula e le dimissioni, poi rientrate a furor di popolo, del presidente Oreste Vigorito, nonche’ il finale della precedente stagione, ci sara’ sicuramente anche il Benevento che sulla carta puo’ aspirare ad obiettivi di vertice.
La squadra di mister Caserta, stando al poco lusinghiero precampionato, dovra’  mettercela davvero tutta per ridare entusiasmo ad un ambiente che in virtu’ delle prestazioni dell’ “era Vigorito” e’ diventato sempre piu’ esigente ed e’ ormai abituato a pretendere traguardi sempre piu’ ambiti.
Del resto, al di la’ dei risultati conseguiti nella precedente stagione, cio’ che ha maggiormente impressionato sfavorevolmente i tifosi e’ stato lo scarso impegno e la mancanza della giusta grinta che ci si sarebbe aspettati nel finale di campionato e cioe’ proprio nella fase cruciale, quando sembrava addirittura facile e scontata la promozione diretta nella massima serie.
Poi, invece, il campo ha rivelato un inaspettato calo di tensione che il pubblico non ha gradito.
Stavolta si spera in un diverso approccio, a partire dal primo impegno di domenica prossima, 14 agosto, al “Vigorito”, contro il Cosenza: la squadra calabrese, certamente non irresistibile ed alla nostra portata, nelle ultime due gare, in campionato ed in amichevole, ci ha battuti a sorpresa.
Ora e’ venuto il momento di cambiare rotta e portare sugli spalti il sostegno delle grandi occasioni.
Diamo, allora, una rapida occhiata alla “rosa” del Cosenza attualmente allestita in attesa degli ulteriori sviluppi del mercato calcistico.
Portieri: Mauro VIGORITO, Alessandro LAI, Kristjan MATOSEVIC
Difensori: Andrea RISPOLI, Michele RIGIONE, Andrea MERONI, Ciro PANICO, Sauli VAISANEN,
Michael VENTURI, Pietro MARTINO, Salvatore Dario LA VARDERA, Andrea HRISTOV,
Angelo CORSI, Andrea TIRITIELLO
Centrocampisti: Marco BRESCIANINI, Christian D’URSO, Andrea VALLOCCHIA, Aldo FLORENZI,
Rodney, KONGOLO, Idriz VOCA, Thomas PRESTIANNI
Attaccanti: Joaquin LARRIVEJ, Enrico BRIGNOLA, Karlo BUTIC, Massimo ZILLI,
Alessandro ARIOLI, Marco NASTI
Allenatore: Davide DIONIGI
Presidente: Eugenio GUARASCIOEnrico Brignola, in prestito dal Benevento, in forza al Cosenza.

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BENEVENTO SCONFITTO IN AMICHEVOLE DAL COSENZA (0-1) – Nel ritiro di Cascia i calabresi superano i sanniti grazie ad un gol del giovane Prestianni – Annullato un altro gol ai cosentini nel primo tempo per un fuorigioco dubbio – In campo, tra i piu’ attivi, anche Brignola, in prestito al Cosenza – Non entrati, tra gli altri, nel Benevento, Barba, Basit e Sanogo, assente Lapadula –

La prima uscita stagionale non e’ fortunata per il Benevento che nel ritiro di Cascia esce sconfitto di misura ad opera del Cosenza, una formazione che i giallorossi di mister Caserta dovranno affrontare alla prima di campionato al Vigorito il prossimo 14 agosto.
Un banco di prova importante, dunque, per la compagine sannita che ha denunziato qualche pecca in attacco ma non e’ il caso di farne un dramma perche’ c’e’ tempo per ritrovare la giusta carburazione.
La rete decisiva e’ del giovane Prestianni, classe 2002, che al 23′ del secondo tempo conclude con un bel diagonale una brillante triangolazione con l’ex Brignola, in prestito da quest’anno alla squadra calabrese.
Dopo il vantaggio il Cosenza sfiora il raddoppio ma nel finale di partita prima Tello e poi Insigne mancano di poco il pareggio.
Il Tabellino
BENEVENTO – COSENZA 0-1 (0-0)
FORMAZIONI:
Benevento –
Paleari (dal 46′ Manfredini), Letizia (dal 46′ El-Kauakibi), Glik (dal 46′ Capellini), Pastina, Foulon (dal 46′ Masciangelo), Koutsoupias (dal 46′ Tello), Viviani (dal 63′ Talia), Acampora (dal 46′ Karic), Improta (dal 46′ Vokic), Forte (dal 63′ Insigne), Farias (dal 46′ Ionita). A disp. Lucatelli, Pape Samba, Basit, Barba, Prisco, Sanogo.  All. Caserta.
Cosenza – Matosevic, Rispoli, Rigione (dal 71′ Arioli), Vaisanen, Panico (dal 60′ Martino), Prestianni (dall’80’ Maresca), Voca (dal 60′ Kongolo), Vallocchia, Brignola (dal 71′ Nasti), D’Urso, Larrivey (dal 60′ Zilli). A disp. Patitucci, Di Fusco, Venturi, Hristov.  All. Dionigi.
Arbitro: Paterna di Teramo
Rete: Prestianni (68′)
Note: Al 38′ annullato un gol di Prestianni per dubbio fuorigioco
* Nella foto la rete decisiva di Prestianni (Foto Rosito)

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DIABATE’ PUNGE ANCORA, BATTUTO IL GENOA (1-0)

Il Benevento soffre, soprattutto nel secondo tempo, ma nel finale trova la via del gol e sconfigge un ottimo Genoa.
In uno stadio quasi completamente esaurito, grazie ad una (finalmente!) buona politica dei prezzi con la quale Vigorito ha voluto premiare l’eccezionale attaccamento alla maglia della tifoseria sannita, il Benevento nell’ultima partita casalinga non delude e in un clima festoso ringrazia, ricambiato, manifestando, nonostante la retrocessione, il proprio entusiasmo per l’avventura nella massima serie.
“C’è poco da festeggiare !”, verrebbe spontaneo affermare, visto l’epilogo del torneo: evidentemente, l’ebbrezza, inaspettata, della serie A è tale da superare di gran lunga la tristezza della mancata salvezza.   In ogni caso, è un atteggiamento di maturità e di sana sportività; peccato che raramente il calcio viene interpretato come un gioco, come in questo caso.  La colpa, ovviamente, è della logica, di business, di profitto, di esasperato spettacolo che da tempo immemorabile anima, in particolare, questo magnifico sport.  Tra i tanti aspetti negativi che hanno contraddistinto il cammino del Benevento in questo campionato è, però, da stigmatizzare, ed è davvero encomiabile in questo quadro, la genuina ed indomita passione che ha accompagnato “gli stregoni”  nella gran parte delle loro prestazioni, al di là dei calcoli ingiusti e beffardi subìti a causa, per usare un eufemismo, del loro “timore reverenziale”.
Tornando al “calcio giocato”, privo degli infortunati Guilherme e Djuricic, infortunati, De Zerbi schiera la formazione migliore inserendo Cataldi e Parigini; entrambi i sostituti, però, non si dimostrano all’altezza della situazione e saranno rimpiazzati, rispettivamente, da Coda e Gyamfi.  Sorprende la collocazione sulla stessa fascia di Sagna e Letizia ed il primo tempo si conclude senza troppe emozioni e con scarsa lucidità sia da una parte che dall’altra.  Il risultato di 0 a 0 rispecchia pienamente l’andamento della gara.
Nel secondo tempo la partita è più vivace e divertente ed è soprattutto il Genoa a creare le occasioni migliori. In particolare, in un episodio i liguri invocano il rigore per un atterramento in area ma l’arbitro, evidentemente, concede la regola del vantaggio ed in questa occasione, come in almeno altre due, Puggioni si supera salvando il risultato.
Ma proprio nel momento migliore per la formazione di Ballardini, il Benevento passa.  Il merito è tutto di Brignola che ruba un pallone nella propria trequarti, si libera di un avversario, attraversa palla al piede tutto il campo arrivando fin dentro l’area di rigore del Genoa e porge il pallone a Diabatè, ben appostato, che non ha difficoltà a mettere in rete.
In campo e sugli spalti è festa grande e a nulla servono i 3′ di recupero concessi dal direttore di gara perchè il Benevento difende senza eccessivi affanni il vantaggio. Nel finale c’è gloria anche per il giovane Sanogo che fà il suo esordio in A sostituendo l’autore del gol decisivo, applauditissimo.
A fine gara è a tratti commovente il saluto del pubblico ai propri beniamini.
Il Tabellino
Benevento – Genoa  1-0

FORMAZIONI: Benevento – Puggioni, Sagna, Letizia, Sandro, Tosca, Djimsiti, Cataldi (dal 67′ Gyamfi), Viola, Diabatè (dall’89’ Sanogo), Brignola, Parigini (dal 46′ Coda).  All. De Zerbi.
Genoa – Lamanna, Izzo, El Yamiq, Biraschi, Rosi (dal 29′ Spolli, dal 67′ Salcedo), Hiljemark, Cofie, Bertolacci, Omeonga, Medeiros (dal 58′ Rossi), Lapadula.  All. Ballardini.
Arbitro: Chiffi di Padova.
Rete: Diabatè (87′)
Note:
Ammoniti Cataldi e Bertolacci.

Benevento-Genoa 1-0
La rete di Diabatè
(Foto Ansa)

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DOPPIETTA DI DIABATE’, IL BENEVENTO STRAPPA IL PARI

Primo punto conquistato in trasferta dal Benevento in questo campionato ma, forse, il pareggio sta più stretto ai sanniti che avrebbero potuto aggiudicarsi l’intera posta in palio se, specie nel secondo tempo, Brignola non avesse sciupato alcune occasioni favorevolissime.
I giallorossi sono apparsi meno brillanti rispetto alle passate prestazioni ma a loro giustificazione non bisogna trascurare la circostanza che il Sassuolo, che giocava in casa, aveva un gran bisogno di punti per la salvezza, considerata la preoccupante posizione occupata in classifica.
Ed è stata proprio la squadra di casa a partire con maggiore vivacità all’inizio della partita pur senza impensierire troppo la difesa del Benevento che, però, quasi inaspettatamente, passava in vantaggio al 22′ con il solito Diabatè che, servito in area, con freddezza superava Consigli con un tiro “a cucchiaio” degno dei migliori attaccanti.
Il Sassuolo perveniva al pareggio al 40′ grazie ad uno svarione della difesa: Letizia e Djimsiti si guardavano convinti reciprocamente dell’intervento su Babacar che ne approfittava liberandosi sulla destra e crossando al centro per Politano che anticipava Sagna con uno scatto repentino e batteva Puggioni.
Sul finire del primo tempo Tosca veniva strattonato e spinto in area: il fallo era netto e da rigore ma l’arbitro, dopo aver consultato il Var assegnava solo un calcio di punizione dal limite per il Benevento.  Ancora una volta, è successo troppo spesso in questo campionato, lo strumento tecnologico dava torto al Benevento…
Qualche minuto primo Brignola, subentrato al 29′ per Guilherme, infortunato, si era intestardito troppo nel gioco personale servendo tardi e male Diabatè; un errore, quello compiuto dal giovane talento locale, che ripeterà anche nel secondo tempo.  Inesperienza o eccesso di personalismo ?
La ripresa ricalcava un pò l’andamento della prima fase di gioco ma era ancora il Sassuolo a passare con Politano che, grazie ad una ripartenza che coglieva spiazzata la difesa beneventana, arrivava a tu per tu con Puggioni e lo batteva in uscita con un preciso pallonetto.
De Zerbi sostituiva Iemmello, ancora una volta spento ed improduttivo, con Parigini.
Il Benevento non ci stava a perdere e, dopo aver sciupato qualche ottima occasione, pareggiava con Diabatè che raccoglieva un cross di Cataldi dalla sinistra ed allungava la gamba anticipando il portiere Consigli che, nell’occasione, si infortunava ed era costretto ad uscire.
Nel finale e nei minuti di recupero c’era ancora spazio per qualche brivido da entrambe le parti ma di fatto non succedeva più niente.  Risultato finale: 2-2.  Il Sassuolo continua a sperare nella salvezza, il Benevento a concludere dignitosamente un torneo sfortunato che ha tentato troppo tardi di correggere. Alcune note positive: con il punto conquistato oggi a Reggio Emilia, il Benevento non rischia di eguagliare un altro record negativo, quello del Modena che nel lontano campionato 1931-32 aveva concluso la competizione senza conquistare alcun punto in trasferta.  Djuricic il migliore in campo, Diabatè ancora determinante.

Sassuolo-Benevento 2-2.
Diabatè, autore di una doppietta, festeggiato da Iemmello e Letizia.

Il Tabellino
Sassuolo – Benevento 2-2

FORMAZIONI: Sassuolo – Consigli (dal 76′ Pegolo), Peluso, Acerbi, Dell’Orco, Adjapong, Missiroli (dal 69′ Mazzitelli), Magnanelli (dal 60′ Berardi), Cassata, Rogerio, Politano, Babacar.  All. Iachini.
Benevento – Puggioni, Sagna, Letizia (dall’85’ Venuti), Tosca, Dijmsiti, Guilherme (dal 29′ Brignola), Cataldi, Diabatè, Sandro, Iemmello (dal 64′ Parigini), Djuiricic.  All. De Zerbi.
Arbitro: Gavillucci di Latina
Reti: Diabatè (22′), Politano (40′-63′), Diabatè (72′)
Note:
Ammoniti Peluso, Dell’Orco, Magnanelli, Cataldi, Sandro.

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PRIMA VITTORIA DEL BENEVENTO

Coda regala al Benevento la prima vittoria in serie A.
All’amaro Natale (sconfitta al 91′ su rigore a Genova) segue un Felice Capodanno: a farne le spese è il Chievo Verona che solo dopo la marcatura dell’attaccante giallorosso trova la forza per impensierire la retroguardia sannita che soffre un pò nel finale ma riesce finalmente a portare a casa una vittoria storica, e con merito.
Parte bene il Benevento che già nel primo tempo potrebbe chiudere la partita, soprattutto con il giovanissimo Brignola che si fà tradire dall’emozione e fallisce davanti a Sorrentino un’ottima occasione per sbloccare il risultato.
La squadra di De Zerbi appare determinata al cospetto di un Chievo alquanto abulico e svogliato.
Parigini è tra i migliori fino a quando non si infortuna ed è costretto a lasciare ma Viola è il faro del centrocampo e la manovra è ordinata e lucida.  In difesa, Lucioni è l’uomo-chiave,  non condede sbavature ai compagni e non disdegna di creare pericoli alla porta di Sorrentino quando decide di portarsi all’attacco sui calci d’angolo.
Nella ripresa la musica non cambia fino al 19′ quando Coda con un intelligente tap-in mette la palla in rete risolvendo una mischia in area.
E’ a questo punto che i clivensi si decidono finalmente ad uscire dal proprio guscio e si avvicinano alla porta di Belec.  L’allenatore Maran prova a rimpinguare l’attacco inserendo Pucciarelli e Garritano mentre il Benevento si limita a ripartire in contropiede e nel finale rischia persino di raddoppiare prima con Brignola e poi con Viola.  I cinque minuti di recupero sembrano interminabili anche per l’incubo di rivivere momenti beffardi di delusione in “zona Cesarini” come ci ha abituati finora la Strega.  Poi il triplice fischio finale viene salutato con un boato dal pubblico: il Benevento vince la sua prima partita in questo campionato e può finalmente sorridere.
Il Tabellino
Benevento – Chievo Verona  1-0
FORMAZIONI: Benevento – Belec, Dijmisiti, Lucioni, Costa (dal 71′ Gravillon), Lombardi, Viola,
Memushaj, Venuti, Brignola, Coda (dal 78′ Di Chiara), Parigini (dal 40′ D’Alessandro)All. De Zerbi.
Chievo Verona – 
Sorrentino, Cacciatore, Tomovic, Cesar, Gobbi, De Paoli  (dal 77′ Pucciarelli),
Radovanovic, Hetemaj (dal 68′ Garritano), Birsa, Inglese (dal 55′ Stepinski), Pellissier.  All. Maran.
Arbitro: Forneau, di Roma 1
Rete: Coda (64′)
Note:
Ammoniti Radovanovic, Memushaj, Pucciarelli

Benevento-Chievo Verona 1-0.
L’esultanza di Coda dopo il gol “storico”.
(Foto LaPresse)


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CHE FINALE, BRIGNOLI GOLEADOR !

Il Benevento conquista il suo primo punto in serie A grazie al portiere Brignoli che nel finale si improvvisa goleador e con un angolatissimo colpo di testa in tuffo batte Donnarumma ed acciuffa il meritato pareggio.
Dopo 14 partite la “Strega” riesce finalmente a cancellare quell’infamante zero in classifica con un’impresa che ha dell’incredibile per una serie di motivi: perchè di fronte aveva il Milan, perchè il 2 a 2 finale è arrivato nei minuti di recupero e perchè a segnare la rete del pareggio ci ha pensato Brignoli, un portiere, quel portiere che non sempre finora aveva fatto parlare bene di sè e che anche oggi ha avuto le sue responsabilità in occasione delle reti avversarie.
Ma tutto è bene quel che finisce bene; un vecchio detto che calza a pennello per la prestazione del Benevento che ci ha creduto fino all’ultimo, ha finalmente sfoderato l’orgoglio dei tempi migliori ed ha dimostrato che, nonostante tutto, quella casella beffarda in fondo alla classifica è del tutto immeritata.
Il pareggio di oggi serve sicuramente a ridare morale ai ragazzi di De Zerbi e tiene acceso ancora quel lumicino di speranza di salvezza nel quale continuano a credere i tifosi, anche oggi accorsi in gran numero allo stadio.  Attratti certamente dal blasone dell’avversario ma anche, siamo sicuri, dalla voglia di incoraggiare la squadra.  E’ comparsa, finalmente, anche un pò di fortuna che ha ripagato il Benevento di tutte quelle gare perse nei minuti di recupero e ciò lascia ben sperare per il futuro dei sanniti chiamati al prossimo mercato …di riparazione con la prospettiva di arrivarci con il maggior numero di punti in classifica.
Già nel primo tempo si è visto un Benevento diverso dal solito, senza timori reverenziali anche se parecchi errori nel disimpegno sembravano dettati più dalla paura di sbagliare che non dal divario di livello tecnico degli avversari, più fluidi nella manovra e nel possesso di palla ma meno determinati ed aggressivi dei beneventani che regalavano il primo gol al Milan dopo una serie incredibile di errori in area e sotto porta: il gol di Bonaventura valeva a guastare la buona volontà dei giocatori giallorossi, oggi in divisa nera, che si avviavano negli spogliatoi in svantaggio dopo una prima fase equilibrata e dignitosa nella quale, tra l’altro, Parigini aveva clamorosamente fallito una grande occasione prima del vantaggio rossonero.
Il momentaneo pareggio arrivava all’inizio della ripresa con Puscas che era più lesto di tutti nel raccogliere una respinta di Donnarumma su una fucilata da fuori area di Letizia, tra i migliori in campo, e mettere in rete la palla dell’ 1 a 1.
Il pareggio galvanizzava i locali ma era il Milan a riportarsi in vantaggio grazie ancora una volta ad uno svarione della difesa che permetteva a Kalinic di colpire quasi indisturbato tra le maglie della difesa.
Sul 2 a 1 per gli ospiti la reazione del Benevento era buona e l’espulsione di Romagnoli rappresentava la svolta della partita.  Il Milan accusava il colpo e De Zerbi se ne accorgeva: dentro Coda e Brignola (buono il suo esordio in A) per un 4-2-4 a tentare il tutto per tutto.
Il finale era tutto di marca beneventana con i milanisti a difendersi nella propria metà campo e gli stregoni all’arrembaggio in avanti. Mancava poco allo scadere dell’ultimo dei 5 minuti di recupero concessi dall’arbitro quando sugli sviluppi di una punizione il portiere Brignoli con una rete spettacolare, degna del migliore centravanti, si riscattava da una prestazione non irresistibile castigando il Milan del neo allenatore Gattuso e regalando al Benevento il primo, prestigioso, meritato e promettente punto in serie A; un punto che vale oro, che fà morale e che fà comprendere ai giocatori sanniti che la loro reale forza non è quella contraddistinta da quella casella vuota finora posizionata in classifica.
Il Tabellino
Benevento – Milan  2-2

Benevento-Milan 2-2.
La gioia incontenibile di Brignoli dopo il gol del pareggio storico del Benevento. (tuttosport.com)

 

 

FORMAZIONI: Benevento – Brignoli, Letizia Djimsiti, Costa, Di Chiara (dall’80’ Gyamfi), Memushaj (dall’80’ Coda), Chibsah, Cataldi, D’Alessandro, Puscas, Parigini (dal 67′ Brignola). All. De Zerbi.
Milan – Donnarumma G., Musacchio, Bonucci, Romagnoli, Borini (dal 60′ Abate), Kessie, Montolivo (dal 73′ Biglia), Rodriguez, Suso (dall’87’ Zapata), Kalinic, Bonaventura.  All. Gattuso.
Arbitro: Mariani di Aprilia
Reti: Bonaventura (38′), Puscas (50′), Kalinic (57′), Brignoli (95′)
Note:
Espulso Romagnoli (75′) per somma di ammonizioni.  Ammoniti Cataldi, Di Chiara, Abate, Kessie.