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Il Cammino del Benevento

IL BENEVENTO SCIUPA, IL CHIEVO NO

Chievo Verona – Benevento 1-0
Inglese esulta dopo il gol

Il Benevento ha dato il suo mesto addio alla serie A con una sconfitta che poteva evitare se solo avesse concretizzato il 10 per cento delle occasioni avute, specie nel secondo tempo.
La squadra di De Zerbi, infatti, pur avendo avuto per quasi tutta la partita il dominio nel possesso di palla ha rimediato l’ennesima sconfitta, la ventinovesima in questo campionato (record assoluto negativo per una squadra di massima serie), frutto di uno dei rari momenti in cui il Chievo Verona si era affacciato alla rete di Puggioni.
Ma c’è poco, ormai, da recriminare: la società giallorossa ha lasciato un buon ricordo circa la sua tifoseria, la sua professionalità, l’ingiustizia di cui è stata vittima in parecchie occasioni ma resta l’amarezza per una retrocessione già ampiamente diagnosticata alla fine del girone di andata nonostante i proclami e le illusioni di salvezza provenienti da settori irriducibili dei supporters ai quali va dato atto di essersi rassegnati all’inevitabile epilogo solo di fronte alla…matematica.
Il campionato del Benevento è stato comunque onorato fino alla fine e lo si è visto anche stasera già dalle prime battute della gara, condotta con autorità dalla squadra di mister De Zerbi che per lungo tempo ha tenuto sotto pressione la retroguardia veronese anche se solo con Cataldi ha creato una vera occasione da gol: nell’occasione, Sorrentino ha compiuto una bellissima parata.
Nel secondo tempo, prima dello scoccare del quinto minuto, il Chievo è passato con Inglese (al quale nel primo tempo è stato annullato, giustamente, una rete per fuori gioco) che ha ribattuto in rete a pochi passi da Puggioni dopo che quest’ultimo con una smanacciata aveva respinto, proprio sui suoi piedi, un tiro dalla distanza.
Sotto di un gol il Benevento ha dato l’impressione di poter pervenire al pareggio ma le occasioni, che non sono mancate, sono state tutte fallite per l’imprecisione dei sanniti.  Proprio nei minuti di recupero Coda, subentrato a Parigini a 12′ minuti dalla fine, ha sprecato la migliore ostacolando Diabatè, meglio appostato, e vanificando una bellissima azione personale di Letizia.
Il Tabellino
Chievo Verona – Benevento  1-0
FORMAZIONI: Chievo Verona – Sorrentino, Depaoli, Tomovic, Dainelli, Gobbi, Castro (dal 59′
Bastien), Radovanovic, Hetemaj, Birsa, Giaccherini, Inglese (dal 68′ Stepinski). All. D’Anna.
Benevento –
Puggioni, Sagna, Letizia, Sandro (dal 90′ Rutjens), Dijmsiti, Tosca, Cataldi (dal
53′ Sanogo), Brignola, Diabatè, Guilherme, Parigini (dal 78′ Coda).  All. De Zerbi.
Arbitro:
Pasqua di Tivoli
Rete:
Inglese (49′)
Note:
Ammonito Radovanovic

 

 

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DIABATE’ PUNGE ANCORA, BATTUTO IL GENOA (1-0)

Il Benevento soffre, soprattutto nel secondo tempo, ma nel finale trova la via del gol e sconfigge un ottimo Genoa.
In uno stadio quasi completamente esaurito, grazie ad una (finalmente!) buona politica dei prezzi con la quale Vigorito ha voluto premiare l’eccezionale attaccamento alla maglia della tifoseria sannita, il Benevento nell’ultima partita casalinga non delude e in un clima festoso ringrazia, ricambiato, manifestando, nonostante la retrocessione, il proprio entusiasmo per l’avventura nella massima serie.
“C’è poco da festeggiare !”, verrebbe spontaneo affermare, visto l’epilogo del torneo: evidentemente, l’ebbrezza, inaspettata, della serie A è tale da superare di gran lunga la tristezza della mancata salvezza.   In ogni caso, è un atteggiamento di maturità e di sana sportività; peccato che raramente il calcio viene interpretato come un gioco, come in questo caso.  La colpa, ovviamente, è della logica, di business, di profitto, di esasperato spettacolo che da tempo immemorabile anima, in particolare, questo magnifico sport.  Tra i tanti aspetti negativi che hanno contraddistinto il cammino del Benevento in questo campionato è, però, da stigmatizzare, ed è davvero encomiabile in questo quadro, la genuina ed indomita passione che ha accompagnato “gli stregoni”  nella gran parte delle loro prestazioni, al di là dei calcoli ingiusti e beffardi subìti a causa, per usare un eufemismo, del loro “timore reverenziale”.
Tornando al “calcio giocato”, privo degli infortunati Guilherme e Djuricic, infortunati, De Zerbi schiera la formazione migliore inserendo Cataldi e Parigini; entrambi i sostituti, però, non si dimostrano all’altezza della situazione e saranno rimpiazzati, rispettivamente, da Coda e Gyamfi.  Sorprende la collocazione sulla stessa fascia di Sagna e Letizia ed il primo tempo si conclude senza troppe emozioni e con scarsa lucidità sia da una parte che dall’altra.  Il risultato di 0 a 0 rispecchia pienamente l’andamento della gara.
Nel secondo tempo la partita è più vivace e divertente ed è soprattutto il Genoa a creare le occasioni migliori. In particolare, in un episodio i liguri invocano il rigore per un atterramento in area ma l’arbitro, evidentemente, concede la regola del vantaggio ed in questa occasione, come in almeno altre due, Puggioni si supera salvando il risultato.
Ma proprio nel momento migliore per la formazione di Ballardini, il Benevento passa.  Il merito è tutto di Brignola che ruba un pallone nella propria trequarti, si libera di un avversario, attraversa palla al piede tutto il campo arrivando fin dentro l’area di rigore del Genoa e porge il pallone a Diabatè, ben appostato, che non ha difficoltà a mettere in rete.
In campo e sugli spalti è festa grande e a nulla servono i 3′ di recupero concessi dal direttore di gara perchè il Benevento difende senza eccessivi affanni il vantaggio. Nel finale c’è gloria anche per il giovane Sanogo che fà il suo esordio in A sostituendo l’autore del gol decisivo, applauditissimo.
A fine gara è a tratti commovente il saluto del pubblico ai propri beniamini.
Il Tabellino
Benevento – Genoa  1-0

FORMAZIONI: Benevento – Puggioni, Sagna, Letizia, Sandro, Tosca, Djimsiti, Cataldi (dal 67′ Gyamfi), Viola, Diabatè (dall’89’ Sanogo), Brignola, Parigini (dal 46′ Coda).  All. De Zerbi.
Genoa – Lamanna, Izzo, El Yamiq, Biraschi, Rosi (dal 29′ Spolli, dal 67′ Salcedo), Hiljemark, Cofie, Bertolacci, Omeonga, Medeiros (dal 58′ Rossi), Lapadula.  All. Ballardini.
Arbitro: Chiffi di Padova.
Rete: Diabatè (87′)
Note:
Ammoniti Cataldi e Bertolacci.

Benevento-Genoa 1-0
La rete di Diabatè
(Foto Ansa)

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BENEVENTO RINUNCIATARIO, LA SPAL RINGRAZIA (2-0)

Spal- Benevento 2-0.
La rete di Paloschi
(Foto Lapresse)

Il Benevento gioca bene per venti minuti poi subisce, inaspettatamente, il gol della Spal, si disunisce e tira i remi in barca.  Per i ferraresi diventa tutto più facile e, senza brillare eccessivamente, conquistano tre punti importantissimi in chiave salvezza.
Tutta qui la sintesi di una partita scialba, senza idee da entrambe le parti, vinta dalla squadra che aveva più stimoli, favorita dal non gioco degli avversari.
Le assenze tra le file dei beneventani si sono fatte sentire, eccome!  Priva degli infortunati Guilherme, Tosca, Cataldi, D’Alessandro, Djuricic e dello squalificato Brignola la squadra di De Zerbi non si è dimostrata all’altezza della situazione ed ha offerto una prestazione senza grinta permettendo alla Spal di fare bella figura davanti al proprio pubblico pur denunciando grossi limiti tecnici.
Con una rete per tempo la formazione di Semplici ha avuto ragione dei sanniti più per demerito di questi ultimi che per merito proprio.
Nel primo tempo, al 25′, dopo un buon avvio degli ospiti che impensieriscono più volte la difesa avversaria, è la Spal a passare in vantaggio grazie ad una leggerezza di Sagna (brutta la sua prova) che favorisce l’inserimento di un attaccante spallino regalando a Paloschi una ghiotta occasione difficile da fallire.
La rete dell’ 1 a 0 ha l’effetto di una doccia fredda per gli uomini di De Zerbi che da quel momento non riescono più a trovare il bandolo della matassa: gli errori si susseguono e gli spenti Diabatè e Iemmello (soprattutto quest’ultimo) spariscono dal gioco.
Nella ripresa la situazione non cambia.  Il tecnico giallorosso prova qualcosa con le sostituzioni ma queste, evidentemente, non sono il suo forte: toglie Letizia e Venuti per fare spazio al giocatore della “primavera” Sparandeo, al suo esordio in serie A, e a Del Pinto.  Quindi, si decide a rimpiazzare Iemmello con Coda.
Nel finale, la Spal raddoppia grazie ad un rigore trasformato da Antenucci e concesso per un fallo in area, forse un pò dubbio, di Sparandeo.
Il Tabellino
Spal – Benevento 2-0
FORMAZIONI: Spal – Gomis, Cionek, Vicari, Felipe, Mattiello, Kurtic, Everton Luiz, Grassi (dall’87’ Schiattarella), Costa (dall’86’ Salamon), Antenucci, Paloschi (dal 90′ Bonazzoli.  All. Semplici.
Beevento – Puggioni, Gyamfi, Sagna, Letizia (dal 59′ Sparandeo), Venuti (dal 69′ Del Pinto), Dijmsiti, Sandro, Parigini, Viola, Diabatè, Iemmello (dal 72′ Coda).   All. De Zerbi.
Arbitro: Guida di Torre Annunziata
Reti: Paloschi (25′), Antenucci (rigore 83′)
Note: Ammoniti Vicari, Sandro, Mattiello, Sparandeo.

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DOPPIETTA DI DIABATE’, IL BENEVENTO STRAPPA IL PARI

Primo punto conquistato in trasferta dal Benevento in questo campionato ma, forse, il pareggio sta più stretto ai sanniti che avrebbero potuto aggiudicarsi l’intera posta in palio se, specie nel secondo tempo, Brignola non avesse sciupato alcune occasioni favorevolissime.
I giallorossi sono apparsi meno brillanti rispetto alle passate prestazioni ma a loro giustificazione non bisogna trascurare la circostanza che il Sassuolo, che giocava in casa, aveva un gran bisogno di punti per la salvezza, considerata la preoccupante posizione occupata in classifica.
Ed è stata proprio la squadra di casa a partire con maggiore vivacità all’inizio della partita pur senza impensierire troppo la difesa del Benevento che, però, quasi inaspettatamente, passava in vantaggio al 22′ con il solito Diabatè che, servito in area, con freddezza superava Consigli con un tiro “a cucchiaio” degno dei migliori attaccanti.
Il Sassuolo perveniva al pareggio al 40′ grazie ad uno svarione della difesa: Letizia e Djimsiti si guardavano convinti reciprocamente dell’intervento su Babacar che ne approfittava liberandosi sulla destra e crossando al centro per Politano che anticipava Sagna con uno scatto repentino e batteva Puggioni.
Sul finire del primo tempo Tosca veniva strattonato e spinto in area: il fallo era netto e da rigore ma l’arbitro, dopo aver consultato il Var assegnava solo un calcio di punizione dal limite per il Benevento.  Ancora una volta, è successo troppo spesso in questo campionato, lo strumento tecnologico dava torto al Benevento…
Qualche minuto primo Brignola, subentrato al 29′ per Guilherme, infortunato, si era intestardito troppo nel gioco personale servendo tardi e male Diabatè; un errore, quello compiuto dal giovane talento locale, che ripeterà anche nel secondo tempo.  Inesperienza o eccesso di personalismo ?
La ripresa ricalcava un pò l’andamento della prima fase di gioco ma era ancora il Sassuolo a passare con Politano che, grazie ad una ripartenza che coglieva spiazzata la difesa beneventana, arrivava a tu per tu con Puggioni e lo batteva in uscita con un preciso pallonetto.
De Zerbi sostituiva Iemmello, ancora una volta spento ed improduttivo, con Parigini.
Il Benevento non ci stava a perdere e, dopo aver sciupato qualche ottima occasione, pareggiava con Diabatè che raccoglieva un cross di Cataldi dalla sinistra ed allungava la gamba anticipando il portiere Consigli che, nell’occasione, si infortunava ed era costretto ad uscire.
Nel finale e nei minuti di recupero c’era ancora spazio per qualche brivido da entrambe le parti ma di fatto non succedeva più niente.  Risultato finale: 2-2.  Il Sassuolo continua a sperare nella salvezza, il Benevento a concludere dignitosamente un torneo sfortunato che ha tentato troppo tardi di correggere. Alcune note positive: con il punto conquistato oggi a Reggio Emilia, il Benevento non rischia di eguagliare un altro record negativo, quello del Modena che nel lontano campionato 1931-32 aveva concluso la competizione senza conquistare alcun punto in trasferta.  Djuricic il migliore in campo, Diabatè ancora determinante.

Sassuolo-Benevento 2-2.
Diabatè, autore di una doppietta, festeggiato da Iemmello e Letizia.

Il Tabellino
Sassuolo – Benevento 2-2

FORMAZIONI: Sassuolo – Consigli (dal 76′ Pegolo), Peluso, Acerbi, Dell’Orco, Adjapong, Missiroli (dal 69′ Mazzitelli), Magnanelli (dal 60′ Berardi), Cassata, Rogerio, Politano, Babacar.  All. Iachini.
Benevento – Puggioni, Sagna, Letizia (dall’85’ Venuti), Tosca, Dijmsiti, Guilherme (dal 29′ Brignola), Cataldi, Diabatè, Sandro, Iemmello (dal 64′ Parigini), Djuiricic.  All. De Zerbi.
Arbitro: Gavillucci di Latina
Reti: Diabatè (22′), Politano (40′-63′), Diabatè (72′)
Note:
Ammoniti Peluso, Dell’Orco, Magnanelli, Cataldi, Sandro.

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VINCE LA JUVE (2-4) MA..FU VERA GLORIA ?

Saremmo tentati dal dire, dopo questa partita, “Tutto secondo copione” : vittoria della Juventus, arbitraggio discutibile, sostituzioni non azzeccate.
I campioni d’Italia,che, secondo il divario di classe esistente in campo, avrebbero dovuto fare del Benevento un solo boccone, hanno stentato ad aggiudicarsi l’intera posta in palio e se alla fine ci sono riusciti devono ringraziare, oltre all’indiscusso valore dei giocatori di cui è dotata la squadra di Allegri, la direzione arbitrale ed i soliti errori nei cambi effettuati da mister De Zerbi.
C’era il pubblico delle grandi occasioni al “Vigorito” ad assistere ad una partita che per i padroni di casa costituiva, forse, una verifica della propria forza al cospetto di rivali blasonati e super pagati dopo la squillante e convincente vittoria con l’Hellas Verona di pochi giorni addietro.
Ebbene, se qualcuno ha giudicato il recente 3 a 0 rifilato agli scaligeri come un demerito degli avversari piuttosto che un merito dei giallorossi, credo che oggi si è dovuto ricredere perchè Diabatè e compagni hanno dimostrato di non meritare assolutamente l’ultimo posto in classifica disputando, anche contro i pluriscudettati bianconeri una gara gagliarda, terminata nell’ennesima sconfitta immeritata.
L’inizio è stato tutto di marca juventina a dimostrazione della voglia di riscatto dei torinesi dopo la bruciante sconfitta casalinga in Champions League con il Real Madrid.
La rete di Dybala, molto bella e degna del campione qual’è, è stato il giusto epilogo di una pressione costante verso la porta di Puggioni.
Dopo lo svantaggio, ci si aspettava una girandola di reti ed il dominio assoluto dei bianconeri. Ma non era così perchè il Benevento, sceso in campo senza alcun timore reverenziale, reagiva con orgoglio e perveniva al pareggio dopo soli 8′ con Diabatè che allungava in rete con la sua gambona intelligente un assist di Guilherme in mischia.
La rete di Diabatè galvanizzava i sanniti che continuavano a tenere bene il campo capitolando, però, all’ultimo minuto del primo tempo (gli ultimi minuti dei tempi sono sempre fatali al Benevento..): Pjanic viene servito alla perfezione in area e Dijmsiti, nel tentativo di contrastarlo, “cicca” il pallone e colpisce il bianconero che va a terra. Forse Pjanic non sarebbe riuscito a segnare ma il fallo viene ravvisato dall’arbitro solo dopo le proteste degli juventini e dopo che il direttore di gara aveva già fatto segno di continuare. Poi, ritorna sulla sua decisione, consulta il Var ed assegna il rigore che Dybala trasforma spiazzando Puggioni.  Anche qui come da copione: il Benevento subisce la consultazione del mezzo elettronico, uno strumento che in questo campionato ha solo sfavorito i giallorossi.
Nella ripresa al 6′ il Benevento riagguanta nuovamente il pareggio e ancora con il maliano Diabatè che fà valere in area la sua stazza battendo Szczesny di testa su calcio d’angolo.
La Juventus è frastornata e per poco evita il collasso.
A far pendere l’ago della bilancia in favore della Juventus ci pensa dapprima De Zerbi che sostituisce Brignola con Cataldi sconvolgendo l’assetto di gioco del centrocampo beneventano e Diabatè con Iemmello,  poi l’arbitro Pasqua che assegna un rigore ad Higuain, subentrato a Marchisio dieci minuti prima, con una leggerezza incredibile; stavolta il direttore di gara non ritiene opportuno ricorrere all’aiuto del Var (sic!) che avrebbe evidenziato la “scena” dell’attaccante bianconero e decreta senza esitazione alcuna la massima punizione che ancora Dybala esegue con precisione.
Sul 2 a 3 De Zerbi sostituisce anche Sandro con Del Pinto ed un minuto dopo la Juventus segna ancora con una rete di Douglas Costa, magnifica nell’esecuzione ma favorita, forse, dalla posizione non troppo efficace di Puggioni.
Insomma, com’era nelle previsoni della vigilia, la Juventus ha vinto ma un Benevento così non merita la retrocessione.
Il tabellino
Benevento – Juventus  2-4
FORMAZIONI: Benevento – Puggioni, Venuti, Sagna, Tosca, Dijmsiti, Dijuricic, Guilherme,
Sandro (dall’84’ Del Pinto), Diabatè (dal 70′ Iemmello), Viola, Brignola (dal 63′ Cataldi).
All. De Zerbi.
Juventus – 
Szczesny, Lichtsteiner, Rugani, Benatia, Alex Sandro, Marchisio (dal 63′
Higuain), Pjanic, Matuidi, Cuadrado (dal 58′ Douglas Costa), Mandzukic (dal 78′ Khedira),
Dybala.  All. Allegri.
Arbitro:
Fabrizio Pasqua di Tivoli
Reti:
Dybala (16′), Diabatè (24′), Dybala (rigore 45′), Diabatè (51′), Dybala (rigore 74′), D.Costa (82′)
Note:
Ammonito Mandzukic.

Benevento-Juventus 2-4.
Dybala, autore di una tripletta. (Foto Lapresse)