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DE ZERBI:” PER ME NON SARA’ UNA PARTITA COME LE ALTRE ” – Il tecnico del Sassuolo non dimentica i bei momenti trascorsi quand’era alla guida del Benevento, suo avversario di domani – I convocati del Benevento –

Domani alle 20,45 il Benevento affronterà al “Vigorito” il Sassuolo dell’ex allenatore Roberto De Zerbi.
Alla luce dell’odierna sconfitta del Cagliari contro l’Inter, per la formazione di Inzaghi una vittoria costituirebbe una quasi-salvezza in quanto distanzierebbe  i sardi, terzultimi in classifica,  di ben 11 punti ad otto giornate dalla fine del campionato.
De Zerbi, ovviamente, non ci sta a perdere ed aizza i suoi:”Dobbiamo essere orgogliosi della mentalità e dello spirito con cui ci siamo battuti contro Roma e Inter – ha esordito – (…) questo spirito va confermato nella partita di domani…”.
“Una partita che non sarà come le altre –  ha continuato – dato che troverò persone a cui io e il mio staff saremo sempre riconoscenti.  L’affetto non viene cancellato dall’essere avversari…”.
De Zerbi dovrà fare a meno, tra gli altri, di due giocatori importanti quali Caputo e Berardi, infortunati, ma recupera Locatelli.
Inzaghi, invece, non potrà contare su Moncini, assente per un problema alla caviglia.
Ecco i convocati del Benevento:
Portieri: Montipò, Manfredini, Gori, Lucatelli
Difensori: Barba, Caldirola, Glik, Letizia, Depaoli, Tuia, Foulon, Pastina
Centrocampisti: Schiattarella, Dabo, Hetemaj, Viola, Ionita, Improta, Insigne, Tello
Attaccanti: Iago Falque, Di Serio, Gaich, Sau, Caprari, Lapadula.
Dirigerà l’incontro l’arbitro Valerio Marini della sezione di Roma.                                                  L’allenatore del Sassuolo, Roberto De Zerbi

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DE ZERBI:” IL BENEVENTO NON SARA’ MAI UN NEMICO” – L’allenatore del Sassuolo parla della sfida di domani col Benevento – La lista dei convocati di Inzaghi: ancora out Nicolas Viola –

Roberto De Zerbi, attuale allenatore del Sassuolo, non dimentica i bei momenti passati quando provò, senza molta fortuna ma con grande animosità, a salvare il Benevento dalla retrocessione alla prima esperienza dei giallorossi in serie A. Allora, a campionato ormai compromesso, subentrò a Baroni che aveva concluso un girone di andata disastroso, propose un gioco brioso e senza timori reverenziali e lasciò un buon ricordo.
Da allora, il tecnico bresciano sta facendo grandi cose col Sassuolo e domani ci si aspetta una gara pimpante tra compagini abituate ad affrontarsi a viso aperto con tutte le altre, anche se più blasonate e sulla carta tecnicamente più attrezzate.
Alla vigilia dell’incontro, De Zerbi in conferenza stampa ha elogiato la squadra di Inzaghi: “Il Benevento non sarà mai un nemico – ha affermato – . Sarò sempre grato al presidente, alla sua famiglia, al direttore sportivo e a tutte le persone che mi hanno trattato bene. Sarà una partita aperta – ha aggiunto – Il Benevento non è una sorpresa: ha un organico collaudato nel quale sono stati inseriti giocatori di valore”.
Nel Sassuolo rientra Consigli ma De Zerbi dovrà fare a meno di tre pedine importanti: Caputo, Defrel e Chiriches infortunati.
Nel Benevento rientra Schiattarella dalla squalifica mentre Iago Falque, ripresosi dall’infortunio, partirà dalla panchina. Ancora fuori Viola oltre a Caldirola che ne avrà, purtroppo, per almeno un paio di mesi. Indisponibili anche Maggio e Moncini.                                                 L’allenatore del Sassuolo, Roberto De Zerbi

Ecco la lista dei 24 giocatori convocati da Pippo Inzaghi:
Portieri: Lucatelli, Manfredini, Montipò
Difensori: Glik, Letizia, Barba, Tuia, Foulon, Pastina
Centrocampisti: Schiattarella, Del Pinto, Dabo, Basit, Tello, Hetemaj, Masella, Improta, Insigne,
Ionita
Attaccanti: Di Serio, Sau, Caprari, Lapadula, Iago Falque

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IEMMELLO FIRMA UNA STORICA VITTORIA, PIEGATO IL MILAN (0-1) AL MEAZZA

Il Benevento espugna il Meazza di Milano ed entra nella storia.
Alla fine ha avuto ragione De Zerbi che risparmiando i suoi migliori elementi con l’Atalanta per lo scontro col Milan ha portato a casa tre punti che forse non serviranno per raggiungere la salvezza ma che riempiono senz’altro di soddisfazione la tifoseria che ha davvero tanto da recriminare per il cammino in questo campionato.
Vincere contro il Milan nella cosiddetta “scala del calcio” ripaga gli stregoni di tutte le amarezze, le ingiustizie e gli episodi sfortunati che hanno caratterizzato il cammino del Benevento in questa meravigliosa avventura.
“Comunque vada”, sarà un successo! E’ questo lo slogan che sicuramente avranno pronunciato i tifosi giallorossi al triplice fischio finale perchè l’impegno, la grinta, l’orgoglio dei gladiatori sanniti stasera sono stati talmente encomiabili da giustificare qualsiasi prestazione futura.
Ma è anche una vittoria che sotto certi aspetti brucia perchè dimostra l’opportunità mancata di una permanenza sicura nella massima serie in ragione dei tanti punti persi contro formazioni di gran lunga alla portata del Benevento, non sempre meritati …e leciti.
E a proposito di liceità, è lecito porsi un semplice ma importante interrogativo: perchè contro l’Atalanta non è stata schierata questa formazione e si è ricorsi a sostituti non all’altezza ?
Comunque, è inutile piangere sul latte versato! Stasera, invece, è lecito brindare ad un successo così bello, storico proprio perchè imprevedibile.
Un successo firmato da Iemmello. Si, proprio da uno dei giocatori più criticati e sul quale mister De Zerbi ha sempre puntato al cospetto dell’impopolarità della scelta. L’attaccante beneventano, che, per la verità, neanche stasera, nonostante il gol decisivo, ha pienamente soddisfatto, ha messo in rete al 29′ del primo tempo un passaggio filtrante ed intelligente di Viola.
Nella ripresa il Milan ha reagito colpendo anche una traversa con Kessie e sfiorando più volte il pareggio ma i gladiatori sanniti si sono trasformati in autentici leoni difendendo il risultato anche in inferiorità numerica per l’espulsione di Diabatè, punito eccessivamente dall’arbitro per un contrasto con un avversario.
Al Milan non sono stati sufficienti neanche i 7′ di recupero concessi per ribaltare un risultato che forse agli osservatori poco attenti sarà apparso clamoroso ma che, invece, per la tifoseria giallorossa, che conosce bene la forza vituperata e maltrattata del Benevento, ha il sapore della giustizia e del riconoscimento.
Il Tabellino
Milan – Benevento  0-1

FORMAZIONI: Milan – Donnarumma, Calabria, Bonucci, Zapata, Rodriguez, Borini (dal 49′ Suso), Kessie, Biglia (dal 72′ Locatelli), Bonaventura, Cutrone, Andrè Silva (dal 61′ Kalinic). All. Gattuso.
Benevento – Puggioni, Sagna, Letizia, Dijmsiti, Tosca, Sandro, Cataldi, Djuricic, Iemmello (dal 61′ Diabatè), Viola (dal 76′ Parigini), Brignola (dal 78′ Venuti).  All. De Zerbi.
Arbitro: Mariani di Aprilia
Rete: Iemmello (29′)
Note:
Espulso Diabatè per doppia ammonizione. Ammoniti Sagna, Kessie, Locatelli.

Milan-Benevento 0-1
Il gol vincente di Iemmello
(Foto Ansa)


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L’ATALANTA AFFONDA IL BENEVENTO NELLA RIPRESA (0-3)

Chi si aspettava un Benevento orgoglioso e pimpante dopo le ultime buone prestazioni, è rimasto senz’altro deluso: poco gioco, poche idee, poca volontà di continuare a dare dignità ad un campionato già compromesso da tempo ma che a singhiozzi sembrava far sperare in un miracolo.
Tutto inutile! In una partita è crollato tutto quanto di buono era finora stato fatto dall’inizio dell’anno.
Merito, ovviamente, dell’Atalanta che nel secondo tempo ha sfoggiato la sua migliore qualità ma demerito del Benevento che dopo un buon avvio ha tirato i remi in barca rendendo tutto più facile ai bergamaschi.
L’allenatore giallorosso, a sorpresa, ha mandato in campo la seconda linea, cambiando mezza squadra rispetto alla scorsa gara col Sassuolo.  Una scelta infelice ed inspiegabile: infelice per i giocatori utilizzati, inspiegabile per la motivazione, quella di far riposare alcuni titolari in vista della trasferta di San Siro col Milan o almeno così sembra (sic!).
Sta di fatto che, salvo i primi venti minuti di gioco, la formazione di De Zerbi è stata quasi sempre sotto pressione mettendo da parte quella grinta che era stata la caratteristica dominante di queste ultime gare.  Un comportamento, sicuramente dettato dalla scarsa vena delle riserve, che ha mortificato il buon nome e l’immagine della squadra guadagnato faticosamente nonostante le ingiustizie subìte.
Anche il tanto osannato Diabatè stasera, sia pur marcato strettamente e lasciato solo in attacco senza essere servito a dovere, sembrava l’ombra del freddo e cinico bomber visto di recente.
Ha avuto una ghiotta occasione al 19′ grazie ad una magìa di Brignola ma l’ha sprecata ingloriosamente: l’azione sembrava una fotocopia di quella felicemente conclusa col Sassuolo ma stavolta il suo “cucchiaio” l’ha tradito facendo spedire alle stelle il pallone.
E, come sempre accade per una legge non scritta del calcio, rete fallita – rete per l’avversario: due minuti dopo, infatti, Freuler portava in vantaggio i suoi grazie ad un assist di Cristante.
Nella ripresa, l’episodio che forse costituiva la svolta dell’incontro: Viola perdeva clamorosamente un pallone a beneficio di un avversario che serviva il nuovo entrato Barrow il quale non aveva difficoltà a segnare.  Un errore madornale che tagliava le gambe ai giocatori sanniti che non trovavano la forza di reagire e per l’Atalanta tutto diventava più facile.
Al 21′ l’arbitro, dopo aver consultato il Var (il solito tormentone negativo per il Benevento) decretava un penalty per l’Atalanta per un fallo commesso fuori dell’area da Del Pinto: De Roon incespicava al momento del tiro spedendo la palla altissima sopra la traversa. Ma non era un segno divino per rimediare all’ingiustizia perchè già un minuto dopo Gomez saltava come birilli tre difensori giallorossi e portava a 3 le reti di vantaggio.
Il tecnico del Benevento non trovava di meglio che mandare in campo “l’ombra che cammina”, quel Iemmello che da tempo cerca disperatamente, ma invano, di entrare nelle grazie della tifoseria.
La partita si spegneva dopo 4′ di recupero e con essa una penosa messa in scena.
Dispiace, dispiace molto sforzarsi vanamente di trovare stasera qualcosa di buono..
Il Tabellino
Benevento – Atalanta 0-3

FORMAZIONI: Benevento – Puggioni, Venuti, Tosca, Billong (dal 53′ Sagna), Dijmsiti, Del Pinto, Brignola, Diabatè, Viola, Lombardi (dal 53′ Djuricic), Parigini (dal 68′ Iemmello). All. De Zerbi.
Atalanta – Berisha, Mancini (dal 46′ Castagne), Caldara, Masiello, Hateboer, De Roon, Freuler, Gosens, Cristante, Petagna (dal 46′ Barrow), Gomez (dall’88’ Bastoni).  All. Gasperini.
Arbitro: Ghersini di Genova
Reti: Freuler (21′), Barrow (49′), Gomez (67′)
Note: al 66′ De Roon calcia alto un rigore. Ammoniti Petagna, Mancini, Tosca, Brignola.

Benevento-Atalanta 0-3
La festa dei giocatori dell’Atalanta (Getty)

 

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VINCE LA JUVE (2-4) MA..FU VERA GLORIA ?

Saremmo tentati dal dire, dopo questa partita, “Tutto secondo copione” : vittoria della Juventus, arbitraggio discutibile, sostituzioni non azzeccate.
I campioni d’Italia,che, secondo il divario di classe esistente in campo, avrebbero dovuto fare del Benevento un solo boccone, hanno stentato ad aggiudicarsi l’intera posta in palio e se alla fine ci sono riusciti devono ringraziare, oltre all’indiscusso valore dei giocatori di cui è dotata la squadra di Allegri, la direzione arbitrale ed i soliti errori nei cambi effettuati da mister De Zerbi.
C’era il pubblico delle grandi occasioni al “Vigorito” ad assistere ad una partita che per i padroni di casa costituiva, forse, una verifica della propria forza al cospetto di rivali blasonati e super pagati dopo la squillante e convincente vittoria con l’Hellas Verona di pochi giorni addietro.
Ebbene, se qualcuno ha giudicato il recente 3 a 0 rifilato agli scaligeri come un demerito degli avversari piuttosto che un merito dei giallorossi, credo che oggi si è dovuto ricredere perchè Diabatè e compagni hanno dimostrato di non meritare assolutamente l’ultimo posto in classifica disputando, anche contro i pluriscudettati bianconeri una gara gagliarda, terminata nell’ennesima sconfitta immeritata.
L’inizio è stato tutto di marca juventina a dimostrazione della voglia di riscatto dei torinesi dopo la bruciante sconfitta casalinga in Champions League con il Real Madrid.
La rete di Dybala, molto bella e degna del campione qual’è, è stato il giusto epilogo di una pressione costante verso la porta di Puggioni.
Dopo lo svantaggio, ci si aspettava una girandola di reti ed il dominio assoluto dei bianconeri. Ma non era così perchè il Benevento, sceso in campo senza alcun timore reverenziale, reagiva con orgoglio e perveniva al pareggio dopo soli 8′ con Diabatè che allungava in rete con la sua gambona intelligente un assist di Guilherme in mischia.
La rete di Diabatè galvanizzava i sanniti che continuavano a tenere bene il campo capitolando, però, all’ultimo minuto del primo tempo (gli ultimi minuti dei tempi sono sempre fatali al Benevento..): Pjanic viene servito alla perfezione in area e Dijmsiti, nel tentativo di contrastarlo, “cicca” il pallone e colpisce il bianconero che va a terra. Forse Pjanic non sarebbe riuscito a segnare ma il fallo viene ravvisato dall’arbitro solo dopo le proteste degli juventini e dopo che il direttore di gara aveva già fatto segno di continuare. Poi, ritorna sulla sua decisione, consulta il Var ed assegna il rigore che Dybala trasforma spiazzando Puggioni.  Anche qui come da copione: il Benevento subisce la consultazione del mezzo elettronico, uno strumento che in questo campionato ha solo sfavorito i giallorossi.
Nella ripresa al 6′ il Benevento riagguanta nuovamente il pareggio e ancora con il maliano Diabatè che fà valere in area la sua stazza battendo Szczesny di testa su calcio d’angolo.
La Juventus è frastornata e per poco evita il collasso.
A far pendere l’ago della bilancia in favore della Juventus ci pensa dapprima De Zerbi che sostituisce Brignola con Cataldi sconvolgendo l’assetto di gioco del centrocampo beneventano e Diabatè con Iemmello,  poi l’arbitro Pasqua che assegna un rigore ad Higuain, subentrato a Marchisio dieci minuti prima, con una leggerezza incredibile; stavolta il direttore di gara non ritiene opportuno ricorrere all’aiuto del Var (sic!) che avrebbe evidenziato la “scena” dell’attaccante bianconero e decreta senza esitazione alcuna la massima punizione che ancora Dybala esegue con precisione.
Sul 2 a 3 De Zerbi sostituisce anche Sandro con Del Pinto ed un minuto dopo la Juventus segna ancora con una rete di Douglas Costa, magnifica nell’esecuzione ma favorita, forse, dalla posizione non troppo efficace di Puggioni.
Insomma, com’era nelle previsoni della vigilia, la Juventus ha vinto ma un Benevento così non merita la retrocessione.
Il tabellino
Benevento – Juventus  2-4
FORMAZIONI: Benevento – Puggioni, Venuti, Sagna, Tosca, Dijmsiti, Dijuricic, Guilherme,
Sandro (dall’84’ Del Pinto), Diabatè (dal 70′ Iemmello), Viola, Brignola (dal 63′ Cataldi).
All. De Zerbi.
Juventus – 
Szczesny, Lichtsteiner, Rugani, Benatia, Alex Sandro, Marchisio (dal 63′
Higuain), Pjanic, Matuidi, Cuadrado (dal 58′ Douglas Costa), Mandzukic (dal 78′ Khedira),
Dybala.  All. Allegri.
Arbitro:
Fabrizio Pasqua di Tivoli
Reti:
Dybala (16′), Diabatè (24′), Dybala (rigore 45′), Diabatè (51′), Dybala (rigore 74′), D.Costa (82′)
Note:
Ammonito Mandzukic.

Benevento-Juventus 2-4.
Dybala, autore di una tripletta. (Foto Lapresse)


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DOPPIETTA DI FLOCCARI, BENEVENTO SPACCIATO

Quella che avrebbe dovuto essere la partita dell’ultimissima spiaggia si è rivelata per il Benevento la consacrazione quasi ufficiale della retrocessione.
E questo non solo per il risultato finale che ha visto per l’ennesima volta soccombere, e in casa, i giallorossi ma anche e soprattutto per il gioco espresso in campo, affidato come al solito ad individualità ed approssimazioni che anche una formazione non certo irresistibile come la Spal ha capito benissimo cercando ed ottenendo l’intera posta in palio.
A questo punto del campionato non è più prematuro fare bilanci, la classifica, purtroppo, è lì che parla chiaro: il Benevento è ultimo in classifica, 16 sconfitte su 17, 9 reti segnate e 40 subìte.
Ci si aspettava un’impennata d’orgoglio, una prestazione caratterialmente gagliarda, una determinazione tipica delle squadre consapevoli, come aveva improvvidamente, forse, annunciato e sperato mister De Zerbi alla vigilia, che solo una vittoria avrebbe potuto tenere acceso ancora quel lumicino di speranza per una salvezza ormai definitivamente compromessa.
Niente di tutto questo. Si è rivisto, come un copione ormai scritto da tempo, il solito Benevento confusionario, privo di idee e di grinta quale siamo abituati ad assistere.
L’ultimo baluardo che ancora teneva in vita lo stato comatoso della compagine sannita ovvero il pubblico è crollato, inevitabilmente: al fischio finale una bordata di fischi, solenne, implacabile, sacrosanta, ha accompagnato il ritiro dei giocatori beneventani negli spogliatoi.
E adesso ? Come affrontare lo strazio delle prossime gare con il morale a pezzi, l’incertezza di investimenti in un mercato dove non vale la pena di metterci piede se non per programmare con maggiore oculatezza (almeno si spera) il prossimo campionato in serie B, come sopportare la delusione, per usare un eufemismo, per l’andamento di un torneo tanto atteso e per il quale la città di Benevento verrà ricordata per i suoi record negativi ?
Per la cronaca, ci limitiamo solo ad alcuni episodi salienti.
Nel primo tempo, protagonista è stata la VAR che dapprima ha annullato un gol alla Spal e dopo un calcio di rigore alla squadra ferrarese; in entrambe le occasioni, la sua decisione è stata, comunque, giusta.  Il Benevento ha giocato meglio la prima mezzora cedendo agli spallini il quarto d’ora finale.
La ripresa è stata fondamentalmente favorevole agli ospiti che nei primi minuti hanno creato seri pericoli alla porta di Belec, in campo inaspettatamente al posto di Brignoli, colpendo anche una traversa con Floccari.
La rete del tanto discusso Costa, viziata forse da una deviazione di Cremonesi,  su mischia in area, aveva illuso i padroni di casa che, quasi timorosi di intravedere la prima vittoria in serie A, hanno subìto la reazione dei ferraresi che nel giro di nove minuti hanno ribaltato il risultato con una doppietta di Floccari grazie alla difesa “colabrodo” del Benevento.
Il 2 a 1 spezzava definitivamente le gambe ai ragazzi di mister De Zerbi che provava ad inserire Puscas e Coda al posto degli spenti Chibsah ed Armenteros. Tutto inutile, come le promesse di riscatto…
Il Tabellino
Benevento – Spal  1-2
FORMAZIONI: Benevento –  Belec, Letizia, Costa, Dijmsiti, Di Chiara, Chibsah (dal 74′ Puscas), Cataldi, Memushaj, Ciciretti, Armenteros (dal 79′ Coda), D’Alessandro (dal 52′ Parigini). All. De Zerbi.
Spal – Gomis, Salamon, Vicari, Cremonesi, Lazzari, Schiattarella (dal 77′ Mora), Viviani, Grassi, Mattiello, Floccari (dall’84’ Schiavon), Paloschi (dal 63′ Antonucci).  All. Semplici.
Arbitro: Pasqua, di Tivoli
Reti: Costa (59′), Floccari (64′-73′)
Note: Ammoniti Chibsah, Schiattarella, Letizia, Mattiello, Cremonesi.

Benevento-Spal 1-2
Floccari, autore di una doppietta. (Foto Lapresse)

 

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CAGLIARI – BENEVENTO 2-1: HANNO SCRITTO DI NOI

“PAVOLETTI DECIDE AL 95′. VITTORIA IN EXTREMIS DEI ROSSOBLU, CHE MUOVONO LA CLASSIFICA DOPO 5 SCONFITTE DI FILA. I CAMPANI COL RIGORE ISPIRATO DALLA VAR E TRASFORMATO DA IEMMELLO AL 94′ AVEVANO SPERATO DI FESTEGGIARE LA PRIMA DI DE ZERBI COL PRIMO PUNTO STAGIONALE.
(…) Match da altalena, con finale ricco di colpi di scena.  (…) Ma il Benevento non molla. Lopez richiama Sau per Farias, De Zerbi inserisce Lombardi per Memushaj.  I campani prendono campo, tiro ribattuto di Chibsah, cross teso di Lombardi, intercettato da Padoin.  (…) Ancora Iemmello, sul filo dell’off-side ben messo calcia a lato.    I rossoblu non riescono a ripartire, Ciciretti e soci non mollano. E Viola, su calcio d’angolo, piazza un tracciante che attraversa l’area piccola: Antei sfiora con Rafael impotente.  Il Benevento chiude in attacco, con orgoglio e determinazione.  Il Cagliari stringe i denti.
Al 2′ di recupero (dei 4 assegnati da Irrati) la mazzata per i sardi: Faragò abbatte Coda.  L’arbitro di Pistoia indica il dischetto. Iemmello spiazza Rafael. L’1-1 è l’inferno per il Cagliari.  Ma non è finita:
un minuto dopo Pavoletti in tuffo mette all’incrocio di testa su cross di Faragò. Gol da cineteca.  Un finale da infarto.  Ma i 3 punti sono un sorriso nella notte”. (da “gazzetta.it”).

Cagliari-Benevento 2-1
La gioia dei sardi dopo il gol della vittoria di Pavoletti al 95′

“PAVOLETTI AL 95′ GELA I CAMPANI. FINALE INCANDESCENTE: AL 90′ PAREGGIO DEI CAMPANI CON IL RIGORE DI IEMMELLO, MA QUANDO SEMBRAVA ARRIVATO IL PRIMO PUNTO  PER I GIALLOROSSI, UNA STREPITOSA INCORNATA DELL’EX CENTRAVANTI GENOANO ROVINA L’ESORDIO DI DE ZERBI. NEL PRIMO TEMPO VANTAGGIO SARDO CON FARAGO’ E RIGORE SBAGLIATO DA SAU.
(…) Gli ospiti prendono coraggio e migliorano nel gioco con l’ingresso di Viola al posto di uno stanco Ciciretti. I sardi si fanno schiacciare e i campani iniziano ad essere pericolosi. Cataldi però manda alto una girata da buona posizione e Iemmello sciupa con un tiro dal limite che finisce fuori. Ma al 90′ l’arbitro Irrati concede il penalty alla squadra di De Zerbi per un fallo di Faragò su Iemmello: resta qualche dubbio, ma la decisione viene confermata dal Var. Dal dischetto l’ex attaccante del Sassuolo spiazza Rafael. L’incubo del Benevento sembra finito con finalmente il primo punticino, ma i campani devono fare i conti con Pavoletti (fino ad allora opaco ed anche ammonito) che incorna di testa un cross dalla destra di Faragò: palla in rete con la Sardegna Arena che esplode di gioia e può finalmente tornare a gioire. Sono tre punti d’oro per Diego Lopez, enorme rammarico invece per De Zerbi che però può consolarsi con un buonissimo secondo tempo della sua squadra. Ma la doccia resta gelata”. (da “repubblica.it”).

Cagliari-Benevento 2-1.
Pavoletti, autore del gol decisivo. (Foto Ansa)

 

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BENEVENTO, CHE BEFFA!

La dea bendata è tutta dalla parte del Cagliari che soffoca la gioia dei beneventani di veder finalmente ( e meritatamente) il primo punto storico in serie A:   non si erano ancora spenti gli echi di esultanza per il faticoso pareggio su rigore di Iemmello al 94′ che un minuto dopo Pavoletti con un gran colpo  di testa in acrobazia ha strozzato in gola l’entusiasmo dei sanniti regalando la vittoria ai sardi.
La “cura De Zerbi”, neo tecnico del Benevento subentrato all’esonerato Baroni, ha fatto effetto solo nella ripresa perchè nel primo tempo i sanniti hanno evidenziato i soliti limiti di gioco, di idee e di grinta.  Il Cagliari, per la verità, non ha brillato ma ha avuto il merito di crederci supportato anche dallo scarso rendimento degli avversari, incapaci di creare il minimo pericolo verso la rete di Rafael.
Lo schema allestito da De Zerbi è sembrato ripercorrere il vecchio copione già trito e ritrito nelle precedenti gare, con un attacco evanescente ed un centrocampo confusionario.
Gli isolani hanno aggredito quasi da subito i giallorossi e si sono portati in vantaggio più per demerito della retroguardia sannita che non per loro merito: diversi svarioni, infatti, non ultimo quello clamoroso di Brignoli che si è lasciato passare il pallone tra le gambe, hanno favorito la rete di Faragò al 9′.
Qualche minuto dopo il Cagliari avrebbe potuto chiudere la gara ma  Sau dal dischetto ha mandato il pallone alto sulla traversa.
Nel secondo tempo è uscito fuori l’orgoglio dei ragazzi di mister De Zerbi.  Soprattutto il neo entrato Viola, al posto di uno spento Ciciretti, ha impresso un nuovo ritmo e dato lucentezza al centrocampo.
Sulle fasce Lazaar e Letizia hanno calibrato buoni traversoni in area ma nessuno è riuscito, però, ad approfittarne.  Con il Cagliari alle corde, forse si è tardato troppo l’ingresso in campo di un altro attaccante per concretizzare le azioni da gol create con grande generosità.  Nei pochi minuti in cui è stato impiegato, Coda è apparso l’uomo giusto ed è stato lui a procurarsi il rigore concesso dall’arbitro per un fallo in suo danno.  Iemmello l’ha trasformato con freddezza e precisione riscattando una prestazione ancora al di sotto delle sue potenzialità.  Il pareggio è sembrato il giusto epilogo di una partita di carattere e di volontà e finalmente il sorriso è apparso sulla bocca di tutti. E’ durato poco, però, perchè subito dopo il calcio d’avvio di ripresa del gioco ci ha pensato Pavoletti, la punta di diamante del Cagliari, invano richiesta dal patron Vigorito, a rigettare nuovamente nel baratro la formazione beneventana: è la decima sconfitta sulle dieci finora disputate, sicuramente tra le più amare ed immeritate.
Il Tabellino
Cagliari-Benevento 2-1
FORMAZIONI: Cagliari – Rafael, Romagna, Ceppitelli, Pisacane (dal 39′ Capuano), Faragò, Barella, Cigarini (dal 63′ Ionita), Padoin, Miangue,  Sau (dal 79′ Farias), Pavoletti.  All. Lopez.
Benevento – Brignoli, Letizia (dall’80’ Coda), Di Chiara, Antei, Djimsiti, Cataldi, Chibsah, Lazaar, Ciciretti (dal 61′ Viola), Memushaj (dal 73′ Lombardi), Iemmello.  All. De Zerbi.
Arbitro: Irrati di Pistoia
Reti: Faragò (9′), Iemmello (rigore 93′), Pavoletti (95′)
Note: Ammoniti Di Chiara, Faragò, Cigarini, Padoin, Barella, Pavoletti.

Cagliari-Benevento 2-1
Pavoletti festeggiato dopo il gol
(Foto da”gazzetta.it”)