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Il Cammino del Benevento

L’EX LAPADULA BEFFA IL BENEVENTO (1-0) – Il Cagliari, in dieci per l’espulsione di Altare, condanna gli “stregoni” ad una sconfitta immeritata – Esordio sfortunato di Stellone sulla panchina dei giallorossi – Benevento ancora con il mal d’attacco –

Non c’e’ niente da fare! Quest’anno la “dea bendata” non vuol proprio saperne di passare dalle parti di Benevento.
Ancora una sconfitta di misura ed immeritata per gli uomini di mister Stellone, neo tecnico sannita dopo le dimissioni di Cannavaro: cosi’ come con Genoa, Frosinone e Venezia, per citare solo le ultime disputate, il Benevento perde anche a Cagliari in maniera rocambolesca ed inaspettata.
Ad alimentare oltremodo la rabbia e la delusione concorre, vieppiu’, la circostanza che a decretare il successo delle avversarie siano addirittura degli ex, quali Coda, Puscas, Lapadula. Come a dire che la campagna acquisti-cessioni condotta dalla dirigenza beneventana, ed in particolare dal d.s. Pasquale Foggia, esonerato insieme a Cannavaro, e’ stata davvero fallimentare se si considera, oltretutto, che i loro sostituti corrispondano ai nomi di Simy, La Gumina, Ciano che si stanno rivelando certamente non all’altezza della situazione (e stiamo usando un eufemismo…).
Anche oggi a Cagliari il Benevento ha mostrato segni evidenti di carenze offensive; poche occasioni da gol, per la verita’, ma tutte non sfruttate a dovere. La differenza, non da poco, con i sardi e’ che i padroni di casa hanno capitalizzato al massimo l’unica vera opportunita’ con l’incornata di Lapadula giunta proprio nel momento migliore degli “stregoni”.
Nel primo tempo il Benevento subisce a lungo la pressione degli avversari ma, senza troppi affanni, riesce a chiudere bene tutti i varchi agli avanti cagliaritani che mettono i brividi alla difesa giallorossa solo al 27′ con Prelec che, lanciato in contropiede dalle retrovie, supera in velocita’ la difesa e si presenta tutto solo davanti a Paleari che esce alla disperata e salva il risultato.
Per il resto, il portiere beneventano e’ poco impegnato. Il Benevento, dal suo canto, si affaccia alla porta sarda solo con traversoni pericolosi non sfruttati, in particolare, da La Gumina; l’altro attaccante, Simy, sembra “l’ombra che cammina” ed e’ avulso dal gioco, come sempre…
Nella ripresa il Benevento e’ piu’ intraprendente e si fa’ piu’ volte minaccioso con Foulon, Improta e Tello; un bel cross di quest’ultimo al 24′ per poco non viene deviato in rete dai compagni.
Il Cagliari e’ costretto a difendersi con interventi ai limiti della regolarita’: al 28′ il difensore Altare, gia’ ammonito in precedenza, viene espulso per un fallaccio al limite della sua area.
Il momento sembra favorevole al Benevento che, in superiorita’ numerica, sembra li’ li’ per tentare il colpaccio. Quattro minuti dopo, invece, e’ la squadra di casa a passare inaspettatamente: sugli sviluppi di un angolo l’ex Lapadula, lasciato parzialmente …incustodito al centro dell’area, di testa infila l’incolpevole Paleari.
Un errore imperdonabile, l’unico commesso dalla difesa, quello di distrarsi su una ‘faina’ purosangue come Lapadula che ringrazia per l’ennesimo trattamento riservatogli, non mancando di fare salti di gioia…alla faccia di chi gli vuole male (sara’ stato questo il suo pensiero ?).
La generosa reazione di Acampora e compagni nel finale non approda ad alcun risultato.
Finisce 1 a 0 per il Cagliari che sale sempre piu’ su in classifica facendo sprofondare ulteriormente nel baratro il Benevento.
IL TABELLINO
CAGLIARI – BENEVENTO 1-0 (0-0)
FORMAZIONI: Cagliari –
Radunovic, Altare, Obert (dall’82’ Goldaniga), Dossena, Zappa, Dentello, Kourfalidis (dal 19′ Lella), Makoumbo, Mancosu (dal 46′ Luvumbo), Lapadula, Prelec (dal 64′ Millico). All. Claudio Ranieri.
Benevento – Paleari, Veselj (dal 68′ Letizia), Tosca, Acampora, Leverbe (dal 90′ Kubica), Foulon (dal 65′ Jureskin), Improta, Tello, Simy (dal 65′ Pettinari), Karic (dal 79′ Koutsoupias), La Gumina.
All. Roberto Stellone.
Arbitro: Simone Sozza di Milano
Rete: Lapadula (77′)
Note: Ammoniti Veselj (13′), Altare (49′), La Gumina (72′), Millico (88′), Dossena (93′). Espulso Altare (73′) per doppia ammonizione. Annullato all’86’ un gol di Pettinari per fallo di mano commesso dallo stesso autore.

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BENEVENTO, NON CI SIAMO! SCONFITTO IN CASA DAL CAGLIARI (0-2) – Il crollo nella ripresa nonostante la superiorita’ numerica per l’espulsione di Obert- Il Cagliari meglio impostato in campo – L’ex Lapadula apre le marcature, poi Luvumbo dopo la consultazione del Var – Prima della partita una donna e’ colta da malore in Curva Nord –

Dopo la bella affermazione di Venezia ci si aspetta un Benevento piu’ caricato e stimolato.
C’e’ il pubblico delle grandi occasioni ed una splendida coreografia in Curva Sud viene inscenata per festeggiare i 93 anni di nascita della Societa’ (anche se, come riferito nello scorso articolo in questo blog, il Benevento calcio e’ stato costituito probabilmente il 2 agosto 1929 e non il 6 settembre).
Di fronte c’e’ lo squadrone del Cagliari che schiera, tra gli altri, i grandi ex Lapadula e Viola.
Mister Caserta preferisce lasciare in panchina alcuni neo-acquisti e schierare quasi la stessa formazione che ha vinto a Venezia.
Prima della gara, in Curva Nord una signora viene colta da malore; rianimata dallo staff medico della
Misericordia, lascia lo stadio in barella.
La prima azione di gioco e’ dei padroni di casa al 3′ con Acampora che dalla distanza lascia partire un bolide che Radunovic respinge da par suo in calcio d’angolo.
Il Cagliari reagisce due minuti dopo con Lapadula, anticipato in uscita da Paleari.
Al 12′ i giocatori del Benevento protestano per un presunto fallo di mano in area di un difensore del Cagliari, l’arbitro lascia proseguire il gioco.
Il Benevento spinge in avanti ma in modo caotico e poco lucido. Non c’e’ dialogo a centrocampo, la sfera viaggia dalle retrovie saltando la meta’ campo e gli attaccanti fanno fatica a districarsi tra le attenti maglie della difesa sarda.
Gli isolani, al contrario, imprimono il loro gioco ordinato ed in contropiede spesso impensieriscono Glik e compagni.
Al 20′ un bel tocco in area di Lapadula libera Mancosu, la difesa si salva con affanno.
Al 24′ e’ Rog a sprecare una bella trama offensiva del Cagliari calciando alto sulla traversa.
Lo imita Masciangelo al 36′ con un tiro dal limite su respinta corta della difesa.
L’ultima azione e’ del Cagliari al 1′ di recupero: Obert si libera bene di due avversari ma la sua conclusione dal limite finisce sul fondo.
Nel secondo tempo il Benevento va molto vicino al gol al 6′: un passaggio di Masciangelo e’ raccolto da Forte che da distanza molto ravvicinata calcia bene ma il portiere respinge con un grande intervento.
Gol mancato, gol per l’avversario! Una regola che nel calcio funziona sempre.
Tre minuti dopo l’occasione fallita da Forte, il Cagliari passa in vantaggio grazie ad un errore di Capellini che nel disimpegno favorisce involontariamente Lapadula che, bene appostato, fulmina Paleari con un tiro dalla corta distanza.
Cosi’ come successo col Cosenza, dopo lo svantaggio il Benevento non riesce piu’ a trovare il bandolo della matassa nonostante la superiorita’ numerica per l’espulsione di Obert al 13′.
L’allenatore Caserta prova a sfruttare la situazione inserendo Simy e Foulon al posto di La Gumina e Masciangelo.
Al 16′ un gran tiro di Improta dal limite e’ deviato in angolo da Radunovic con la punta delle dita. Sugli sviluppi del corner la palla arriva a Karic che calcia a colpo sicuro dando l’illusione del gol ma il pallone esce fuori di pochissimo.
Al 22′ fa’ il suo esordio in questa stagione con la maglia del Benevento anche Schiattarella insieme a Ciano. A questo punto il gioco a centrocampo sembra migliorare ma sono sempre pochi i palloni utili per gli avanti.
Al 24′ Forte raccoglie un cross di Improta ma il suo colpo di testa e’ debole e centrale ed e’ facile preda del portiere.
Al 31′ un corner insidioso di Ciano attraversa tutto lo specchio della porta filtrando tra una selva di gambe, il pallone termina sul fondo la sua corsa senza che alcuno lo indirizzi a rete.
Al 36′ Forte schiaccia di testa davanti alla porta di Radunovic raccogliendo un bel cross di Foulon,
l’occasione sfuma.
Al 38′ il Cagliari raddoppia: Deiola lancia in profondita’ Luvumbo che scatta sul filo del fuori gioco e batte Paleari. L’arbitro in un primo momento annulla per fuori gioco poi consulta il Var e convalida.
La reazione del Benevento e’ generosa ma disordinata.
Al 43′ Glik “cicca” clamorosamente la palla a tu per tu col portiere su corner di Ciano.
Al 3′ di recupero su punizione di Schiattarella per poco Altare non infila la propria porta.
L’ultima occasione per il Benevento capita al 5′ di recupero a Schiattarella che da ottima posizione non trova lo specchio della porta.
Il Benevento ancora una volta esce sconfitto tra le proprie mura di casa, la seconda su tre gare finora disputate. Occorre una svolta per raddrizzare la direzione di marcia prima che la situazione si incancrenisca. Gli uomini ci sono ma il gioco langue. Cosa si aspetta ancora?
Il Tabellino
BENEVENTO – CAGLIARI  0-2  (0-0)
FORMAZIONI:
Benevento –
Paleari, Masciangelo (dal 59′ Foulon), Vesely, Acampora ( dal 67′ Schiattarella), Glik, Capellini, Improta ( dal 74′ Letizia), Koutsoupias ( dal 67′ Ciano), Forte, Karic, La Gumina ( dal 59′ Simy).  All. Caserta.
Cagliari – Radunovic, Zappa, Goldaniga, Altare, Obert, Viola ( dal 63′ Carboni), Makoumbou,
Rog (dal 63′ Deiola), Nandez (dal 74′ Luvumbo), Lapadula (dal 63′ Pavoletti), Mancosu (dall’86’ Dossena).   All. Liverani.
Arbitro: Gianluca Aureliano di Bologna
Reti: Lapadula (54′), Luvumbo (83′)
Note: Ammoniti Karic (14′), Masciangelo (25′), Obert (35′), Foulon (90′), Zappa (90’+2′). Espulso Obert (58′) per doppia ammonizione.
Benevento-Cagliari 0-2. L’ex Lapadula dopo il gol. (Foto Ottopagine)

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LAPADULA COLPISCE ANCORA, PISA BATTUTO (1-0) – A 5′ dalla fine l’attaccante italo-peruviano ancora decisivo come contro l’Ascoli – Pubblico delle grandi occasioni – Nel finale espulso il Ds Foggia –

Lapadula si ripete: cosi’ come contro l’Ascoli l’attaccante italo-peruviano del Benevento realizza il gol vincente contro il Pisa nella semifinale di andata dei play-off.
Tre reti, delle quali due decisive, nelle ultime tre gare. E’ pace fatta fra lui e la tifoseria dopo la nota vicenda di qualche mese fa che aveva determinato la rottura dei rapporti.
Gia’ nel primo tempo traspare la natura dell’approccio diverso alla gara da parte delle due formazioni: il Pisa punta decisamente a portare a casa un punto in vista della successiva partita di ritorno tra le mura amiche mentre il Benevento, ovviamente, cerca la vittoria incoraggiato anche dal folto pubblico accorso al “Vigorito” : merito dell’entusiasmo riacceso dopo il successo di Ascoli e forse anche del prezzo del biglietto ribassato.
Il ritmo non e’ molto sostenuto, il Benevento gestisce la partita ma a piccolo trotto favorendo il gioco dei pisani.
Al 2′ Birindelli si produce in uno scatto veloce sulla sua fascia e crossa in area, Paleari vola in tuffo a respingere.
Risponde Calo’ al 6′ con un tiro dalla distanza con palla alta sulla traversa.
Al 17′ una bella triangolazione Tello-Insigne si conclude con un tiro dal limite di quest’ultimo bloccato a terra da Nicolas. Sul rovesciamento di fronte l’ex Puscas impegna Paleari.
Al 20′ un forte tiro di Acampora e’ toccato da un difensore e Nicolas ha il suo da fare per deviare in angolo. Sugli sviluppi del corner, Glik stoppa bene in area e calcia, il pallone sorvola di poco l’incrocio.
Al 28′ il Benevento va’ in gol con Barba che di testa corregge in rete un passaggio di Calo’ su punizione. L’arbitro annulla giustamente per fuori gioco del difensore.
Al 36′ Acampora verticalizza in area per Improta che da buona posizione calcia a lato.
L’ultima azione del tempo e’ ancora dei padroni di casa: Calo’ appoggia la punizione per Acampora che tira, un difensore respinge in corner. Sugli sviluppi si accende una mischia in area pisana che non approda a nulla.
Il secondo tempo inizia con un pericolo per il Benevento al 4′. Un tiro di Sibilli rimbalza sul piede di Glik e si dirige verso la porta di Paleari che devia in angolo. Battuto il corner, il Benevento rischia qualcosa in mischia.
Un minuto dopo sono i giallorossi ad andare vicini al gol con Insigne che raccoglie una corta respinta di Nicolas su cross di Letizia ed in mezza rovesciata manda alto sulla traversa.
Al 12′ un errato disimpegno di Insigne favorisce l’inserimento di Sibilli il cui tiro e’ parato a terra da Paleari.
Al 22′ il Benevento reclama il rigore per un presunto fallo su Calo’ che rovina a terra in area in un contrasto con Toure’. L’arbitro lascia proseguire il gioco.
Al 35′ Lapadula da posizione angolata lascia partire un tiro-cross che il portiere neutralizza.
E’ il preludio al gol, che arriva al 40′: un cross dalla distanza di Masciangelo in area finisce tra Tello ed un difensore del Pisa, il rimpallo favorisce Lapadula che, bene appostato, mette in rete con freddezza.
Gli oltre 6′ di recupero trascorrono senza grosse emozioni. A parte l’espulsione del Ds del Benevento, Pasquale Foggia, per proteste.
Il Benevento si aggiudica la prima semifinale dei play-off con merito. Il ritorno a Pisa sara’ sicuramente piu’ dura ma la formazione di Caserta ha riconquistato morale e fiducia nei propri mezzi.
Il Tabellino
BENEVENTO – PISA  1-0  (0-0)
FORMAZIONI:
Benevento –
Paleari, Masciangelo (dall’89’ Foulon), Letizia, Acampora (dal 64′ Viviani), Glik, Barba, Insigne (dal 64′ Elia), Calo’, Lapadula (dall’89’ Moncini), Tello, Improta (dal 72′ Ionita). All. Caserta.
Pisa – Nicolas, Birindelli, Beruatto, Leverbe, De Vitis (dal 54′ Berra), Toure’ (dall’89’ Siega), Nagy, Marin, Sibilli (dal 72′ Mastinu), Puscas (dal 72′ Torregrossa), Lucca.  All. D’Angelo.
Arbitro: Alessandro Prontera di Tricase (LE)
Rete: Lapadula (85′)
Note:
Ammoniti Lucca (41′), Glik (77′), Nagy (80′), Elia (91′), Torregrossa (92′). Espulso il Ds del Benevento, Pasquale Foggia, al 96′ per proteste.
Benevento-Pisa 1-0. La gioia di Lapadula dopo il gol.

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BENEVENTO A VALANGA SUL COMO (5-0) – Tutto facile per i padroni di casa in vantaggio di 2 reti già nei primi 20′ entrambe su rigore – I lariani in 10 dall’11’ per l’espulsione di Solini ed in 9 per l’infortunio di Scaglia dal 77′ – In campo anche Lapadula negli ultimi 25′, per lui pace fatta con società e tifosi – Doppiette di Insigne e Forte –

Gira tutto a meraviglia per il Benevento che liquida la pratica Como già nei primi 20′ di gioco grazie alla concessione di due rigori fischiati dall’arbitro dopo la consultazione del Var.
Ma procediamo con ordine.
E’ il Como a creare la prima occasione da gol all’8′ con un tiro in area di Blanco che Paleari neutralizza a terra.
Il Benevento risponde con un tiro a volo di Forte che, a differenza del cognome, è però debole ed è facile preda di Facchin.
La gara prosegue ma nel bel mezzo di un’azione offensiva del Benevento l’arbitro interrompe il gioco perchè chiamato dagli operatori del Var che l’informano che sul tiro di Forte di un minuto prima, il difensore Solini ha deviato la palla con un braccio. L’episodio era passato inosservato, Marini consulta il monitor ed assegna la massima punizione ai padroni di casa. Dal dischetto Forte, alla prima marcatura con la maglia giallorossa, non sbaglia. Contestualmente alla concessione del penalty l’arbitro espelle Solini, autore del fallo di mano, per doppia ammonizione.
L’evoluzione della gara è, inevitabilmente, scioccante per gli ospiti che faticano a reagire.
Il Benevento, di contro, è di tutt’altro umore e già un minuto dopo Insigne sfiora il raddoppio dopo una brillante azione personale, con dribbling e “tunnel” sull’avversario e conclusione sull’esterno della rete.
Al 21′ gli “stregoni” raddoppiano. Scambio Improta- Foulon con quest’ultimo che cade a terra in area su sgambetto di Vignali. In un primo momento l’arbitro non riconosce il fallo ritenendo in fuori gioco la posizione di Improta, poi, su consultazione del Var, assegna il rigore constatando la regolarità della posizione di Improta.
Sul 2 a 0 il Como prova a reagire e lo fà al 23′ con Gabrielloni che si libera bene sulla fascia, entra in area e sferra un bel diagonale che termina la sua corsa poco al di sopra dell’incrocio.
Al 24′ su cross di Foulon, Improta in area si avvita bene e di testa in tuffo manda la palla di poco fuori.
Al 25′ Paleari para in due tempi un gran tiro di Cagnano dalla distanza.
Il 3 a 0 arriva al 38′ ed è un piccolo capolavoro di Insigne che raccoglie dal limite un pallone respinto dalla difesa e di sinistro a volo insacca.
Al 42′  ancora Insigne protagonista con un tiro dal limite che finisce molto alto sopra la traversa.
Il tempo si chiude con un tiro di Foulon nel secondo minuto di recupero con sfera che accarezza il palo; buona la prestazione del difensore belga che nell’occasione era stato servito alla perfezione da Letizia dopo una galoppata veloce di quest’ultimo.
Nel secondo tempo il Benevento segna il poker al 4′. Un tiro di Improta è deviato in angolo da un difensore. Sugli sviluppi del corner un traversone insidioso di Acampora finisce sul palo, sulla ribattuta il più lesto a raccogliere il pallone è Forte che sotto porta non ha difficoltà a mettere in rete.
Ormai il Benevento gioca quasi in scioltezza.
Al 12′ Forte smarca al limite Insigne il cui tiro è respinto sulla linea di porta da Scaglia. Sul rovesciamento di fronte, un tiro dalla distanza di Nardi è bloccato a terra da Paleari.
Al 27′ il Benevento segna ancora. Una fucilata di Acampora da lontano è imprendibile per Facchin che riesce appena a sfiorare il pallone senza poterlo neutralizzare.
Al 20′ fà il suo ingresso in campo Lapadula che dopo il criticato rifiuto e il consequienzale collocamento fuori rosa suggella la pace fatta con la società. La sua presenza, comunque, non sembra pesare molto sull’economia della squadra ma ovviamente ha bisogno di tempo per rientrare a pieno ritmo dopo la lunga, forzata inattività.
Negli ultimi 20′ di gioco non succede più nulla di interessante a parte l’infortunio occorso a Scaglia al 32′ che costringe il Como a giocare con due uomini in meno ed un’azione brillante di Brignola al 40′ con un tiro che trova sulla sua traiettoria involontariamente il corpo di Lapadula con palla fuori.
Vittoria altisonante del Benevento che lascia ben sperare per il cammino della Strega.
Il Tabellino
BENEVENTO – COMO  5-0  (3-0)
FORMAZIONI:
Benevento –
Paleari, Letizia ( dal 56′ Brignola), Foulon, Acampora ( dal 65′ Talia), Glik, Vogliacco, Insigne ( dal 65′ Sau), Tello ( dal 65′ Lapadula), Forte, Ionita ( dal 46′ Calò), Improta.  All. Caserta.
Como – Facchin , Vignali, Bertoncini, Solini, Cagnano, Peli ( dal 17′ Nardi), Arrigoni ( dal 70′ Ciciretti), Bellemo ( dal 56′ Kabashi), Blanco ( dal 17′ Scaglia), Gliozzi ( dal 56′ Iovine), Gabrielloni.  All. Gattuso.
Arbitro: Valerio Marini di Roma 1
Reti: Forte (rigore 12′), Insigne (rigore 21′ – 38′), Forte (49′), Acampora (62′)
Note:
Ammoniti Blanco (4′), Solini (6′), Bertoncini (33′), Talia (70′). Espulso Solini (11′) per doppia ammonizione. Al 77′ è uscito Scaglia per infortunio dopo che il Como aveva già esaurito tutte le sostituzioni.
Benevento-Como 5-0. Insigne festeggia dopo il secondo bellissimo gol. Dietro di lui Tello ed Improta. (Foto Taddeo)

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IL BENEVENTO IN DIECI STRAPPA IL PARI A COMO (1-1) – I giallorossi in inferiorità numerica dal 19′ del primo tempo per l’espulsione di Glik – Lapadula ancora a segno – Comaschi manovrieri ma inconcludenti – Nel finale il Benevento sfiora il colpaccio con Lapadula –

Il Benevento non va oltre il pareggio a Como ma non si può pretendere di più in ragione dell’inferiorità numerica per oltre 70′ di gioco.
Già dopo tredici secondi un retropassaggio errato di Letizia in area mette un attaccante comasco a tu per tu con Paleari che, però, sventa la minaccia. Quasi un cattivo presagio.
Al 19′, infatti, Glik è costretto al fallo per fermare una veloce ripartenza dei padroni di casa. L’arbitro estrae il rosso diretto.
Partita, dunque, in salita per i giallorossi. L’allenatore Caserta corre ai ripari ed inserisce il difensore Vogliacco al posto dell’esterno Brignola.
L’uomo in più galvanizza il Como che al 32′ passa in vantaggio: contrasto in area tra Tello e Vignali che và giù. Il direttore di gara concede la massima punizione. Dal dischetto Cerri non sbaglia ma dopo la segnatura ha qualcosa da dire a Paleari, si accende una mischia e Cerri viene ammonito.
La reazione dei sanniti non si fà attendere ed al 40′ arriva il pareggio. Un ottimo assist di Tello, che si fà perdonare l’errore di otto minuti prima, è raccolto da Lapadula che in corsa fulmina Gori.
L’ultima occasione del primo tempo è per Ionita che di testa impegna il portiere nella parata a terra sugli sviluppi di un calcio d’angolo.
Nella ripresa il Como è più manovriero e fà pressing sul Benevento che si limita a dei contropiedi.
Tra l’ottavo ed il decimo minuto è l’ex Parigini a mettersi in evidenza, dapprima con un cross insidioso in area sul quale si allunga Paleari e sventa e poi con una conclusione altissima dalla distanza.
I giallorossi si affidano a Lapadula che, nonostante la solitudine nella quale è lasciato, tiene sempre in apprensione la difesa avversaria; al 17′ un suo retropassaggio per Viviani non è sfruttato da quest’ultimo che sparacchia altissimo sulla traversa.
Un minuto dopo Chajia, molto attivo, prova a dare una marcia in più ai suoi: un suo tiro dal limite è respinto con affanno dalla retroguardia avversaria.
Al 28′ il nuovo entrato Moncini si fà apprezzare per una bella sforbiciata in area, su lancio di Letizia, che finisce a lato.
Il Como tiene il possesso di palla ma in attacco è davvero poca cosa e non impensierisce più di tanto la formazione beneventana che, anzi, nel finale sfiora il colpaccio con Lapadula che, servito da un lancio lungo di Calò, si invola verso la porta lariana e lascia partire un tiro che sorvola di poco la traversa.
Il Tabellino
COMO – BENEVENTO  1-1  (1-1)
FORMAZIONI:
Como –
Gori, Vignali, Scaglia, Varnier, Cagnano ( dal 78′ Ioannou), Iovine ( dal 63′ Chajia), Bellemo, Arrigoni ( dal 78′ H’Maidat), Parigini ( dal 78′ Gabrielloni), Cerri, Gliozzi ( dal 63′ La Gumina).  All. Giacomo Gattuso.
Benevento – Paleari, Letizia, Foulon, Glik, Barba, Tello ( dal 56′ Calò), Brignola ( dal 21′ Vogliacco), Ionita, Lapadula, Viviani ( dal 71′ Acampora), Elia ( dal 71′ Moncini).   All. Caserta.
Arbitro:  Luca Zufferli di Udine
Reti: Cerri ( rigore 32′), Lapadula (40′)
Note:
Ammoniti Cerri, Tello, Parigini, Gabrielloni, Ioannou. Espulso Glik al 19′.Como- Benevento 1-1. Il pareggio di Lapadula (Foto Taddeo)

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BENEVENTO, INGENUO E SPRECONE, RAGGIUNTO AL 93′ (1-1) – Doccia fredda di Simy che beffa gli stregoni – Il Crotone in dieci dal 23′ del primo tempo per l’espulsione di Golemic – Infortuni a Ionita e Depaoli nel primo tempo – Retrocessione sempre più vicina per la squadra di Inzaghi –

Il Crotone si rivela ancora una volta la bestia nera del Benevento agguantando il pareggio al penultimo minuto di recupero.Benevento-Crotone 1-1. La rete di Lapadula

Ma stavolta l’ingenuità del Benevento è stata davvero determinante ai fini del risultato: in superiorità numerica dal 23′ del primo tempo per l’espulsione di Golemic, avrebbe potuto chiudere definitivamente la partita già nel primo tempo con diverse palle-gol sciupate e, quel che è peggio, nel finale ha tirato i remi in barca pensando di aver già in tasca i tre punti permettendo ai calabresi di raggiungere l’equilibrio.
Il risultato premia eccessivamente gli avversari in considerazione del dominio del gioco sviluppato dal Benevento ma, vista la posta in palio, che obbligava gli uomini di Inzaghi a vincere ad  ogni costo, non ha alcuna giustificazione il rilassamento fisico e mentale nel finale di partita che ha compromesso ulteriormente le già striminzite speranze di salvezza alla vigilia.
Adesso al Torino basterebbe un solo punto in due gare che gli restano, la prima nel recupero a Roma con la Lazio e la seconda in casa proprio contro il Benevento, per ottenere la permanenza nella massima serie.
Ancora una volta non è bastato il calore dei tanti tifosi che sono accorsi fuori dallo stadio ad incitare i giallorossi ad aggiudicarsi l’intera posta in palio per continuare a sperare, ancora una volta gli “stregoni” hanno deluso le aspettative com’è abitudine consolidata in questo disastroso girone di ritorno.
Alla rete di Lapadula al 13′ del primo tempo ha risposto Simy al 93′, nel mezzo tante occasioni sprecate dal Benevento per mettere al sicuro il risultato, alla fine lo scoramento dell’intero ambiente sportivo sannita.
Rimane ancora accesa la speranza che il Torino non faccia risultato a Roma martedì prossimo per poi giocarsi l’ultima partita nell’ultimo scontro-salvezza.
La speranza, si dice, è sempre l’ultima a morire ma a patto che Schiattarella e compagni ci credano ancora…
Il Tabellino
BENEVENTO – CROTONE  1-1  (1-0)
FORMAZIONI:
Benevento –
Montipò, Depaoli (dal 36′ Tuia), Letizia, Glik, Barba, Hetemaj, Schiattarella, Ionita (dal 19′ Improta), Insigne (dall’83’ Gaich), Caprari (dal 46′ Dabo), Lapadula.  All. Inzaghi.
Crotone – Festa, Golemic, Marrone (dal 46′ Pereira), Magallan, Djidji, Zanellato (dal 62′ Rojas), Cigarini (dal 66′ Petriccione), Benali (dal 66′ Vulic), Molina, Ounas ( dall’83’ Dragus), Simy.  All. Cosmi.
Arbitro: Piero Giacomelli da Trieste
Reti: Lapadula (13′), Simy (93′)
Note: Ammoniti Marrone, Magallan, Glik, Gaich. Espulso Golemici per fallo da ultimo uomo.

 

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FATALI AL BENEVENTO I 20′ FINALI, LA ROMA NON PERDONA (5-2)- Un rigore dubbio spiana la strada ai capitolini che approfittano degli errori avversari –

Inzaghi l’aveva detto in conferenza stampa che non sono queste le partite sulle quali puntare per la salvezza anche se il forte passivo subìto, così come quello contro l’Inter, è frutto di una lezione che il Benevento deve imparare a capire: in serie A non puoi permetterti il lusso di fare errori in continuazione perchè vieni punito inevitabilmente.
E di errori, purtroppo, il Benevento ne ha commessi troppi stasera, specie negli ultimi 20′ della gara quando, dopo aver raggiunto il sospirato pareggio con grande spirito di sacrificio, si è lasciato andare scoprendosi in maniera illogica ed immotivata permettendo le incursioni degli attaccanti romanisti che non hanno perdonato.
C’è da dire che il rigore concesso dall’arbitro, realizzato da Veretout e che ha spianato la strada alla goleada della Roma, a parere di chi scrive era molto dubbio; fino ad allora il Benevento aveva dato l’impressione di giocare un’altra partita nel secondo tempo pervenendo meritatamente al pareggio con Lapadula che sei minuti più tardi avrebbe potuto addirittura portare in vantaggio la sua squadra se non avesse sbagliato un gol a tu per tu con Mirante su servizio di Insigne.
Il rigore di Veretout e la sostituzione di Dabo con Improta sono stati, forse, gli elementi decisivi per la vittoria della Roma: il centrocampo del Benevento ha ceduto il passo agli avversari con la conseguenza che la difesa si è trovata sotto pressione perdendo la testa e subendo la spinta offensiva di Dzeko e compagni.
Da allora in poi, salvo un clamoroso errore sotto porta di Ionita che ha sfiorato il pareggio, la Roma ha avuto partita facile grazie ad una difesa frastornata che le ha permesso di tutto e di più.
Dzeko al 32′  segnava il gol del 4 a 2 concludendo da due passi una manovra corale della squadra mentre al 44′ Perez siglava il 5 a 2 finale dopo un’azione personale iniziata da centrocampo con una corsa inarrestabile e terminata dopo aver seminato un nugolo di difensori beneventani.
Nel primo tempo la Roma aveva tenuto a lungo il possesso della palla ma era stato il Benevento a passare per primo al 5′ con Caprari che, liberatosi di Santon, aveva battuto Mirante tradito da una leggera deviazione di un suo compagno.
Dopo lo svantaggio la Roma ha iniziato a macinare gioco soprattutto sulla fascia sinistra con Spinazzola e Mkhitaryan che scorrazzavano alla grande creando continui pericoli.
Il Benevento reggeva bene ma in 5′, tra il 30′ ed il 35′ subìva due gol, dapprima da Pedro e poi da Dzeko non senza qualche responsabilità della retroguardia sannita.
Nel secondo minuto di recupero la Roma andava ancora in gol, stavolta con l’ottimo Mkhitaryan, ma la rete veniva annullata per fuori gioco dopo la consultazione del Var.
Nella ripresa l’ingresso di Insigne al posto di uno spento Iago Falque dava maggior vigore al Benevento che perveniva al pareggio con Lapadula al 10′: Ionita subiva fallo in area ad opera di Veretout e l’arbitro decretava la massima punizione. Lapadula dal dischetto tirava sulla destra di Mirante che respingeva proprio sui piedi dello stesso attaccante del Benevento che spingeva la palla in rete.
Poi accadeva quel che abbiamo descritto in apertura. Caprari festeggiato dai compagni dopo la rete

Il Tabellino
Roma – Benevento  5-2  (2-1)
FORMAZIONI:
Roma –
Mirante, Mancini, Ibanez (dal 78′ Kumbulla),  Cristante, Santon (dal 73′ Bruno Peres), Veretout (dal 78′ Villar), Spinazzola, Pellegrini, Pedro (dal 78′ Perez), Mkhitaryan, Dzeko (dall’84’ Mayoral).  All. Fonseca.
Benevento – Montipò, Letizia, Foulon (dall’86’ Maggio), Caldirola, Glik, Ionita, Schiattarella (dall’82’ Hetemaj), Dabo (dal 76′ Improta), Iago Falque (dal 46′ Insigne), Caprari, Lapadula (dall’82’ Sau).  All. Inzaghi.
Arbitro: Giovanni Ayroldi di Molfetta
Reti: Caprari (5′), Pedro (30′), Dzeko (35′), Lapadula (55′), Veretout (rigore 69′), Dzeko (77′), Perez (89′)
Note: Ammoniti Ibanez, Veretout, Santon, Schiattarella, Foulon. Al 47′ del p.t. annullato dal Var per fuori gioco una rete di Mkhitaryan.

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Il Cammino del Benevento

GENOA-BENEVENTO 1-0: HANNO SCRITTO DI NOI

RECUPERO ANCORA MALEDETTO PER I CAMPANI. COME ACCADUTO SPESSO NELLE PRECEDENTI GARE, GIALLOROSSI PUNITI OLTRE IL 90′ DOPO AVER SCIUPATO MOLTO. DECIDE LAPADULA SU RIGORE.
Era una partita da vincere assolutamente e alla fine il Genoa l’ha vinta, ma quanta fatica.  Ha avuto bisogno di un calcio di rigore al secondo minuto di recupero per battere la squadra cenerentola di tutta Europa. (da “repubblica.it”).

Genoa-Benevento 1-0.
Il rigore vincente di Lapadula (leoni)

BELEC, CHE INGENUITA’, CICIRETTI DA TUTTO. (da “sportcampania.it”).
GIALLOROSSI PUNITI DA UN RIGORE NEL FINALE (da “iamcalcio.it”).
UN’ALTRA BEFFA IN PIENO RECUPERO (da “cronachedelsannio,it”).
LAPADULA ALLO SCADERE E IL BENEVENTO E’ ANCORA BEFFATO (da “fantagazzetta.com”).

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Il Cammino del Benevento

IL GENOA RINGRAZIA PER IL REGALO DI NATALE

Chi ha assistito alla partita Genoa-Benevento di oggi non può certamente rammaricarsi di non assaporare l’atmosfera natalizia quest’anno perchè il regalo elargito ai genoani all’ultimo minuto di gioco è di quelli che possono derivare solo dai..troppo buoni.
Per giustificare quest’ennesima sconfitta sicuramente giocatori e tecnico parleranno di beffa e di ingiustizia morale per una rete realizzata su rigore ed a tempo scaduto.
La verità è che la misura è davvero colma vista la madornale ingenuità con la quale puntualmente i giallorossi scendono in campo distinguendosi per gli incredibili errori in ogni reparto e l’incapacità di costruire trame di gioco basate su almeno tre passaggi consecutivi senza cedere il pallone all’avversario di turno.
Non che il Genoa avesse brillato, tutt’altro, anzi in numerose occasioni è stato sonoramente fischiato dai propri supporters che, evidentemente, vista la scarsa consistenza dei giocatori sanniti, si aspettavano un atteggiamento diverso.
Il ritorno in campo di capitan Lucioni, che godeva della fine della sospensione cautelare in attesa del processo, ha senz’altro evitato il proliferarsi di “svarioni” che eravamo abituati a vedere in difesa ma gli errori sono stati comunque numerosi ed anche banali.  Tra questi, è degno di menzione quello di Puscas nel primo tempo che, servito da Ciciretti in area, si faceva cogliere in contropiede sul pallone fallendo una ghiotta occasione. Nel finale il Genoa si rende pericoloso colpendo due volte i legni della porta difesa da Belec.
E’ nella ripresa che il Genoa ha costruito la vittoria dopo aver messo sotto pressione il Benevento.  L’uscita di Ciciretti, sostituito da Chibsah, ancora una volta inefficace (ma perchè De Zerbi si ostina ad impiegarlo?) ha complicato le cose.  Il ghanese si è reso protagonista, oltre che di una spenta visione del gioco, di una mancata realizzazione su contropiede avviato da Lombardi grazie alla lentezza con la quale ha raccolto l’invito di quest’ultimo e facendosi, così, respingere il pallone sulla linea di porta da un difensore genoano.
Ad onor del vero, anche i suoi compagni hanno buttato via palloni incredibili favorendo le incursioni degli avanti avversari che al 90′ sfruttavano un calcio di rigore concesso per un atterramento che Belec avrebbe potuto evitare se solo avesse avuto l’accortezza di scegliere il tempo giusto per uscire.
Lapadula dal dischetto non falliva. Continua la serie negativa del Benevento. Nei giorni scorsi è stato diffuso un comunicato molto critico della “Curva Sud” che tra le altre cose suggeriva lo schieramento in campo della formazione “Primavera” fino alla fine del campionato allo scopo di evitare le figuracce. Sembra una provocazione ma alla luce di quanto visto anche oggi come si può darle torto ?
Il Tabellino
Genoa – Benevento  1-0

FORMAZIONI: Genoa – Perin, Izzo, Spolli, Zucanovic, Rosi (dal 78′ Biraschi), Rigoni (dal 55′ Lapadula), Veloso, Bertolacci (dal 77′ Cofie), Laxalt, Taarabt, Pandev.  All. Ballardini.
Benevento – Belec, Dijmsiti, Lucioni, Costa, Lombardi, Del Pinto, Cataldi, Letizia (dal 77′ Venuti), Ciciretti (dal 70′ Chibsah), Puscas, Parigini (dal 57′ Gyamfi).  All. De Zerbi.
Arbitro: Abisso, di Palermo
Rete: Lapadula (91′ rigore)
Note: Ammoniti Lucioni, Del Pinto, Zukanovic, Lapadula, Cataldi, Belec, Lombardi.

Genoa-Benevento 1-0
Costa in duello con Pandev.