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BENEVENTO: ADDIO PROMOZIONE DIRETTA (0-1) – Il Monopoli espugna il “Vigorito” facendo svanire le residue speranze degli “stregoni” di agganciare la Juve Stabia – Stop inatteso e sconcertante del Benevento – Nella ripresa la rete vincente scaturita da una clamorosa incertezza di Paleari –

Dopo 14 risultati utili consecutivi il Benevento capitola in casa contro un Monopoli non irresistibile ma apparso, tuttavia, certamente piu’ motivato.
I padroni di casa incappano in una prestazione molto deludente, caratterizzata da un grosso nervosismo e da un tono decisamente al di sotto delle loro capacita’.
E’ mancata quella concentrazione, sbandierata da mister Auteri in conferenza-stampa, che doveva essere l’elemento determinante in una partita come quella odierna dove bisognava vincere a tutti i costi per continuare ancora a sperare nella rincorsa degli “stregoni” verso l’aggancio alla primatista Juve Stabia che, battendo il Sorrento, ha allungato ulteriormente  la distanza dalle inseguitrici.
La vittoria dei pugliesi, e’ bene precisarlo subito, e’ frutto piu’ del demerito del Benevento che non merito loro; un risultato decisamente inatteso ma, comunque, meritato dagli ospiti che, al di la’ dei continui finti infortuni e degli altri espedienti finalizzati a perdite di tempo, portano a casa tre punti preziosi per la lotta alla salvezza.
La cronaca della partita non offre molti spunti degni di rilievo.
Nel primo tempo e’ il Benevento ad avere la prima palla-gol con Simonetti che, raccolto un bel cross in area di Improta, servito alla grande da Ciciretti, calcia debole e centrale permettendo la facile parata di Gelmi.
E’ il momento migliore degli “stregoni” che al 17′ concludono in rete con Simonetti una bella manovra corale ma la rete e’ annullata per un precedente fallo di Pastina sul portiere.
Un minuto dopo un bel servizio in area di Simonetti spiazza tutta la difesa ma Ciciretti sciupa la favorevole occasione calciando altissimo di controbalzo.
Al 24′ si fa’ vedere finalmente anche il Monopoli con tiro di Borrello, molto attivo nel primo tempo, che termina a lato.
Al 25′ e’ ancora il Benevento a rendersi pericoloso ed ancora con Simonetti che, in un veloce contropiede percorre indisturbato oltre quaranta metri per concludere con una “fucilata” dal limite che il portiere respinge in tuffo in angolo.
La reazione del Monopoli tarda un po ad arrivare ed e’ affidata a Tomasini che con un’azione personale, al 29′,  si libera bene al limite e calcia, la sfera e’ di poco alta sulla traversa.
L’opportunita’ piu’ favorevole per gli ospiti capita pero’ al 33′ quando, a seguito di una pericolosa mischia sotto porta, Grandolfo da distanza molto ravvicinata manda la palla di pochissimo alta sopra la trasversale.
La difesa beneventana avverte diversi sbandamenti che per poco non vengono sfruttati dal Monopoli.
Dopo una semirovesciata in area di Lanini che si perde sul fondo al 37′, il finale di tempo e’ tutto di marca pugliese.
Al 39′ un tiro di Borrello dal limite e’ deviato in corner da un difensore; un minuto dopo il Monopoli sfiora il vantaggio: Ferrini raccoglie la sfera da angolo e, tutto solo e con la retroguardia sannita incredibilmente ferma, manda clamorosamente sul fondo.
Al 43′, infine, Paleari si oppone ad una fiondata da pochi passi di Borrello.
Nel secondo tempo Auteri fa’ entrare  Starita al posto di Lanini ma il nuovo entrato non incide piu’ di tanto come ci si aspetta da un ex.
Dopo due conclusioni di Ciciretti finite a lato, al 27′ arriva il gol che decide la gara: Paleari sbaglia clamorosamente l’uscita su un angolo battuto dai pugliesi, la difesa rimane imbambolata sui rimbalzi del pallone che alla fine viene raccolto da Tommasini che infila da pochi passi, con probabile deviazione di Ciciretti.
Il Benevento accusa il colpo e non fa’ molto per raddrizzare il risultato neanche quando Auteri tenta di correre ai ripari con cambi che non approdano a nulla.
Il pareggio potrebbe arrivare al 43′ con Ciciretti che dopo un doppio scambio in area con Improta fa’ partire un sinistro troppo angolato che non centra il bersaglio.
Un altro  “brivido” della contesa parte dal piede di Sosa al 45′ ma stavolta Paleari non si lascia sorprendere.
L’ultima occasione per il Benevento capita al 3′ dei 6′ di recupero concessi dall’arbitro: Starita entra bene in area ma “spara” sul portiere che respinge salvando il risultato.
La cinquantina di tifosi arrivati da Monopoli si lasciano andare, giustamente, a scene di gioia al triplice fischio del direttore di gara, i giocatori del Benevento si avviano tristemente negli spogliatoi accompagnati dai fischi del pubblico.
IL TABELLINO
BENEVENTO – MONOPOLI 0-1 (0-0)
FORMAZIONI:
Benevento:
Paleari, Berra, Terranova, Pastina, Talia (dal 77′ Carfora), Karic (dal 57′ Nardi), Improta, Ciciretti, Lanini (dal 46′ Starita), Ciano (dal 57′ Marotta), Simonetti.  All. Gaetano Auteri.
Monopoli: Gelmi, Ferrini, Fornasier, Bizzotto, Viteritti, Borello (dal 71′ Bulevardi), De Risio (dall’89’ Hamlili), Iaccarino (dall’89’ Vitale), Barlocco (dal 46′ Angileri), Tommasini, Grandolfo (dal 71′ Sosa).
All. Roberto Taurino.
Arbitro: Dario Madonia di Palermo
Rete: Tommasini (72′)
NOTE: Giornata tipicamente primaverile con temperatura mite ma leggermente ventilata nel secondo tempo. Ammoniti: Bizzotto (28′), Viteritti (38′), Nardi (59′), Berra (60′), Fornasier (61′), Iaccarino (78′),
Tommasini (83′), Pastina (85′), Improta (94′). Recupero: 0′ nel p.t., 6′ nel s.t.
Benevento-Monopoli 0-1. I giocatori del Benevento a fine partita guadagnano gli spogliatoi.
(Foto Mario Taddeo)

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TURRIS K.O. IL BENEVENTO TORNA A SORRIDERE (3-2) – Bene alla prima per il nuovo allenatore Auteri – Netta vittoria degli “stregoni” al di la’ del risultato “bugiardo” – Ritorno ” di fiamma” per Ciciretti che dopo una lunga assenza entra, incanta e segna la sua prima rete in campionato –

Diciamo subito che il risultato finale non rispecchia chiaramente l’andamento della gara che, salvo in qualche occasione e nei minuti finali, ha visto il dominio territoriale e di gioco dei padroni di casa.
La “cura” di Gaetano Auteri, protagonista della storica promozione del Benevento in Serie B, evidentemente inizia a dare i suoi frutti: non parliamo, per carita’, di uno stato ottimale della compagine sannita ma gia’ dal fischio iniziale si avverte un diverso approccio alla partita dei ragazzi del nuovo allenatore che si mostrano subito desiderosi di dimostrare al pubblico, al mister e, perche’ no, a se stessi, le loro capacita’ finora ridimensionate da un modulo di gioco, imposto dal vecchio allenatore Andreoletti,  non funzionale alle loro caratteristiche.
In fondo, Auteri non attua una drastica rivoluzione in ordine ai giocatori schierati in campo, c’e’ solo la bella novita’ del giovane Viscardi al posto di El Kouakibi; e’ il nuovo modulo, invece,  a dare un volto diverso alla compagine sannita, quel 3-4-3, da sempre cavallo di battaglia del tecnico di Floridia, che, indipendentemente dall’assenza di un classico e valido “bomber”  che, in ogni caso, al Benevento manca come il pane, ha il grosso pregio di esprimere un gioco piu’ offensivo, capace di creare un maggior numero di occasioni da rete e di portare al gol un maggior numero di giocatori.
L’avvicendamento in panchina, realizzato pochi giorni fa dopo la disastrosa sconfitta interna col Catania, costata l’esonero di Andreoletti, e’ salutata dalla Curva Sud con calore e soddisfazione:
dopo uno “sciopero” di protesta di 15 minuti gli irriducibili tifosi al grido di :”Senza ultras non c’epartita” si avviano sugli spalti rompendo l’assordante silenzio e pochi minuti dopo  espongono uno striscione molto significativo:”Bentornato storico allenatore-Nulla cambia – Pretendiamo solo attaccamento alla maglia e sudore”.
Fino a quel momento il Benevento da’ l’impressione di essere in giornata di vena sia pur creando una sola vera occasione da gol al 13′: su angolo di Ciano, Capellini, ben appostato al centro, di testa impegna in una difficile parata il portiere Marcone, sulla respinta Ferrante sotto porta calcia a lato.
Due minuti dopo l’ingresso sulle gradinate dei tifosi della Curva Sud, il Benevento passa in vantaggio, al 17′: Ferrante avvia un veloce contropiede servendo Ciano che smista per Marotta, l’attaccante colpisce di testa la sfera che, sporcata da un difensore, perviene nuovamente a Ciano che non ha difficolta’ ad insaccare da pochi passi.
La reazione della Turris arriva solo al 27′ quando Maestrelli raccoglie una respinta della difesa e dalla distanza calcia forte ed angolato costringendo Paleari ad una impegnativa deviazione, poi la difesa libera.
E’ solo un lampo perche’ da quel momento e fino al termine del primo tempo e’ un monologo del Benevento.
Fioccano, intanto, le ammonizioni per un po’ di nervosismo in campo e l’arbitro incappa in molte decisioni infelici che penalizzano quasi esclusivamente i beneventani.
Al 39′ Ferrante si libera di un avversario ma il suo tiro e’ deviato in corner da un difensore.
Un minuto dopo e’ Capellini a calciare fuori di testa su angolo battuto da Ciano.
Al 42′ ancora Ferrante manca il bersaglio su traversone di Pinato.
Il tempo si conclude con un colpo di testa di Marotta che raccoglie un angolo di Ciano mandando la sfera ad accarezzare la traversa.
Nel secondo tempo, al 12′ arriva il raddoppio di Improta: l’azione parte da Agazzi che fa’ filtrare un ottimo pallone in area per il giocatore di Pozzuoli che con un pallonetto supera Marcone sotto rete.
Sul 2 a 0 il Benevento tira un po’ i remi in barca anche se mostra di controllare con tranquillita’ la partita.
Al 28′, pero’, la Turris accorcia inaspettatamente le distanze: dal cerchio del centrocampo De Felice vede Paleari fuori dei pali e calcia prontamente, il pallone entra in rete e poi balza fuori grazie al contraccolpo per il rimbalzo causato dal ferro interno dell’angolino della rete, il direttore di gara dapprima lascia continuare il gioco, indi recepisce le vibrate proteste dei torresi e convalida il gol dopo oltre tre minuti di indecisione. Il pallone e’ entrato chiaramente oltre la linea bianca ma si ignora il percorso seguito dall’arbitro nel rivedere la propria originaria decisione in mancanza del Var e di un cenno di assenso della segnalinee di competenza.
Al 34′ occasionissima per Improta che, lanciato in profondita’, a tu per tu con Marcone manda incredibilmente alto sulla traversa, complice, evidentemente, la pioggia che dall’inizio della ripresa cade insistentemente sul rettangolo di gioco.
Al 35′ fa’ il suo ingresso in campo, applauditissimo, Amato Ciciretti che subito si fa’ apprezzare con aperture e tocchi di fino che esaltano la tifoseria, la quale esplode quattro minuti dopo quando Ciciretti con un tiro angolatissimo infila il gol del 3 a 1.
A poco piu’ di dieci minuti dalla fine la rete di Ciciretti sembra essere quella della sicurezza.
Ma non e’ cosi’ perche’ al secondo dei sei minuti di recupero concessi dal signor Mastrodomenico la Turris riduce nuovamente le distanze sfruttando con D’Auria un errore in disimpegno di El Kouakibi: decisamente bella la conclusione al volo che fulmina imparabilmente Paleari.
Gli “stregoni” soffrono nel finale per il “forcing” dei napoletani ma portano in porto una preziosa vittoria che mancava da oltre un mese e che rida’ morale all’ambiente.
IL TABELLINO
BENEVENTO – TURRIS  3-2  (1-0)
FORMAZIONI:
Benevento:
Paleari, Viscardi (dal 61′ El Kouakibi),  Berra, Capellini, Masciangelo, Improta, Ciano (dal 61′ Simonetti),  Pinato, Marotta (dall’87’ Bolsius),  Agazzi (dall’87’ Tello),  Ferrante (dall’80’ Ciciretti).
All. Gaetano Auteri.
Turris: Marcone, Cocetta, Maestrelli, Frascatore, Cum (dall’81’ Rizzo), Scaccabarozzi (dal 69′ D’Auria), Franco, Matera (dal 60′ Pugliese), Burgio (dal 69′ Saccani), De Felice, Pavone (dal 60′ Guida).  All. Bruno Caneo.
Arbitro: Leonardo Mastrodomenico di Matera
Reti: Ciano (17′), Improta (57′), De Felice (73′), Ciciretti (84′), D’Auria (92′)
Note: Cielo coperto. Pioggia abbondante dall’inizio del secondo tempo. Ammoniti Maestrelli (22′),
Viscardi (24′), Ferrante (31′), Simonetti (68′), Guida (82′), Ciciretti (85′), Frascatore (94′), Tello (95′)
Recupero: 1′ nel 1. tempo, 6′ nel 2. tempo.

 

Benevento-Turris 3-2. Ciciretti si toglie la maglia dopo il gol in segno di esultanza: per questo gesto  sara’ ammonito dall’arbitro. (Foto da “Cronache del Sannio”).

 

 

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JUVENTUS-BENEVENTO 2-1: HANNO SCRITTO DI NOI

“CICIRETTI METTE PAURA, POI HIGUAIN E CUADRADO.   CAMPANI AVANTI AL 19′ CON CICIRETTI: IL PIPITA PAREGGIA SOLO AL 12′ DELLA RIPRESA, POI IL COLPO DI TESTA DEL COLOMBIANO.   Aveva ragione Massimiliano Allegri: mai fidarsi delle piccole, soprattutto se sono neopromosse in A e hanno zero punti.   D’altronde Benevento è la città delle streghe e la squadra di De Zerbi infatti spaventa la Juventus per quasi un’ora con una punizione di Ciciretti, prima di arrendersi alla superiorità dei padroni di casa, che ristabiliscono le gerarchie con la coppia Higuain-Cuadrado.   Chi si aspettava la goleada, però, ha sbagliato indirizzo: Juve pratica e vincente ma non ancora scintillante, che supera l’Inter e approfitta del pari del Napoli col Chievo per portarsi a -1 dalla vetta…” (da “gazzetta.it”).

“I BIANCONERI VINCONO SOFFRENDO IN RIMONTA. A SORPRESA SEGNA CICIRETTI SU PUNIZIONE.  VALANGA DI OCCASIONI FALLITE NEL PRIMO TEMPO POI NELLA RIPRESA CI PENSANO HIGUAIN E CUADRADO.    (…) Gli applausi così sono tutti per un bel Benevento, che resta però solitario a zero punti.  La gara è a senso unico, con la Juve in costante pressione e il Benevento raccolto e ordinato a contenere.  Douglas Costa coglie palo e traversa in due minuti, ma alla prima occasione i campani passano.  E’ perfetta la punizione dai venti metri a giro di Ciciretti, che fulmina Szczesny immobile e fa sognare i duemila tifosi giallorossi allo Stadium…” (da “corriere.it”).

Juventus-Benevento 2-1
Ciciretti esulta dopo il gol
(Foto Lapresse)

 

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BENEVENTO A TESTA ALTA DALLO “STADIUM”

Il Benevento ha rischiato di rovinare la festa alla Juventus che soffre per circa un’ora prima di aver ragione dei tenaci sanniti che finalmente, con una gara accorta e gagliarda, tengono testa ai più blasonati avversari e tirano fuori grinta e carattere tanto reclamati dai tifosi.
E’ questo il Benevento che vogliamo anche se ha inanellato la dodicesima sconfitta consecutiva in altrettante partite.  Ma è una sconfitta onorevole che, forse, con un pizzico di fortuna in più avrebbe anche potuto tramutarsi in un risultato positivo.
Chi si aspettava una goleada dei campioni d’Italia contro un Benevento remissivo e cedevole si è dovuto ricredere: lo si è visto subito quando i giallorossi sono scesi in campo decisi a ben figurare e senza alcun timore reverenziale. Evidentemente, De Zerbi ha preparato bene la partita in questi ultimi giorni dando una strigliata ai suoi il cui approccio alla gara è stato molto diverso dagli altri finora evidenziati.
Guardando al risultato finale (2-1) è d’obbligo porsi un interrogativo: la Juventus ha sottovalutato troppo gli avversari o sono stati i giallorossi a dimostrare che quando c’è volontà si può anche competere con le grandi?  Ci auguriamo, ovviamente, che la seconda ipotesi sia quella più giusta perchè ciò significherebbe che la tanto agognata salvezza non sia poi una chimera.
Comunque, fatto sta che le emozioni provate oggi sono difficili da dimenticare.
Il Benevento è stato ad un passo da un’altra pagina importante della sua storia calcistica e quel gol di Ciciretti su punizione con il quale si è concluso il primo tempo ha fatto sognare tutti, soprattutto i circa duemila tifosi beneventani che dagli spalti dello “Stadium” di Torino hanno ancora una volta fatto sentire la propria voce nonostante la disastrosa posizione in classifica.
Nel secondo tempo, com’era prevedibile, la reazione della Juventus è stata veemente ribaltando il risultato con Higuain e Cuadrado e ristabilendo il divario dei valori in campo.
Il Benevento esce a testa alta e guarda, adesso, con maggiore fiducia nei propri mezzi al prosieguo del campionato.
Il Tabellino
Juventus- Benevento 2-1
FORMAZIONI: Juventus – Szczesny, De Sciglio, Rugani, Chiellini, Alex Sandro, Matuidi, Marchisio, Cuadrado (dall’81’ Bernardeschi), Dybala (dall’87’ Betancur), Douglas Costa (dal 78′ Mandzukic), Higuain.  All. Allegri.
Benevento – Brignoli, Dijmisiti, Antei, Di Chiara, Venuti, Viola, Chibsah, Lazaar (dal 62′ Lombardi), Ciciretti, Cataldi (dall’87’ Parigini), Armenteros (dal 70′ Coda).  All. De Zerbi.
Arbitro: Abisso di Palermo
Reti: Ciciretti (19′), Higuain (57′), Cuadrado (65′)
Note: Ammoniti Marchisio, Higuain, Bernardeschi, Antei, Chibsah, Cataldi.

Juventus- Benevento 2-1
Cuadrado segna il gol della vittoria per la Juventus. (Tuttosport.com)
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SERIE A: IL PUNTO DOPO LA PRIMA GIORNATA

All’esordio assoluto il Benevento perde ma esce a testa alta dal “Marassi” di Genova – Vincono tutte le grandi – La matricola Spal impone il pari alla Lazio – Vittoria a sorpresa del Chievo in casa dell’Udinese – Il VAR impatta bene al suo debutto ma annulla a Bologna un gol regolare del Torino –

Pronostici della vigilia quasi tutti rispettati alla prima giornata del campionato di serie A: le grandi mostrano già i loro denti. Juventus, Inter, Milan e Napoli rifilano tre gol alle rispettive avversarie mentre la Roma passa a Bergamo grazie ad un gol su punizione del neo acquisto Kolarov.
Buona anche la prova del Benevento che esce sconfitto ma spaventa la Sampdoria dopo una prestazione dignitosa. Una “perla” di Ciciretti viene rimontata da una doppietta di Quagliarella.

Sampdoria-Benevento 2-1
La splendida rete di Ciciretti (Foto LaPresse)

L’altra matricola, la Spal, sbarra il passo alla Lazio che non va oltre lo 0-0.
L’Udinese soccombe in casa ad opera del Chievo Verona, una formazione che l’allenatore Maran ha voluto identica a quella dello scorso campionato fatta eccezione del solo Pucciarelli. Eroe della giornata è Birsa che con una magìa regala tre punti preziosi alla propria squadra.
Il VAR (Video Assistant Referee) il nuovo sistema di supporto all’arbitro mediante l’impiego di strumenti tecnologici inaugurato quest’anno, pur avendo un impatto positivo, fà discutere per alcune decisioni. In particolare, un errore dell’assistente in Bologna-Torino porta all’annullamento di un gol regolare a Belotti a sei minuti dalla fine della partita.
I DETTAGLI
Data             Partite                                      RIS.                                        Marcatori
19.08.2017 h. 18,00  JUVENTUS – CAGLIARI             3-0     Mandzukic (12′), Dybala (45’+1′), Higuain (66′)
19.08.2017 h. 20,45  HELLAS VERONA – NAPOLI     1-3     Souprayen (aut. 32′), Milik (39′), Ghoulam (62′),
Pazzini (rigore 83′)
20.08.2017 h. 18,00  ATALANTA – ROMA                     0-1     Kolarov (31′)
20.08.2017 h. 20,45  BOLOGNA – TORINO                 1-1     Di Francesco (27′), Ljajic (34′)
20.08.2017 h. 20,45  CROTONE – MILAN                    0-3     Kessie (rigore 6′), Cutrone (18′), Suso (24′)
20.08.2017 h. 20,45  INTER – FIORENTINA                 3-0     Icardi (rigore 6′ – 15′), Perisic (79′)
20.08.2017 h. 20,45  LAZIO – SPAL                              0-0
20.08.2017 h. 20,45  SAMPDORIA – BENEVENTO    2-1     Ciciretti (14′), Quagliarella (39′-54′)
20.08.2017 h. 20,45  SASSUOLO – GENOA                0-0
20.08.2017 h. 20,45  UDINESE – CHIEVO VERONA   1-2     Inglese (15′), Thereau (37′), Birsa (54′)

C L A S S I F I C A

Punti                                  SQUADRE
3          JUVENTUS, NAPOLI, INTER, ROMA, CHIEVO VERONA, MILAN, SAMPDORIA
   1          BOLOGNA, TORINO, LAZIO, SPAL, SASSUOLO, GENOA
   0          BENEVENTO, CAGLIARI, HELLAS VERONA, ATALANTA, CROTONE, FIORENTINA, UDINESE

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LA SAMP DI MISURA MA IL BENEVENTO ESCE A TESTA ALTA

Un errore di Cataldi regala la vittoria alla Sampdoria che con una doppietta di Quagliarella piega un indomito Benevento.
La formazione di mister Baroni stasera non meritava di perdere ma le partite, si sa, sono fatte di episodi e quello accaduto al 9′ della ripresa, davvero sfortunato, quando Cataldi ha involontariamente servito un avversario in un disimpegno favorendo il secondo gol di Quagliarella, è stato determinante ai fini del risultato finale.
Un vero peccato perchè il Benevento ha dimostrato di non voler essere…l’ultimo della classe ed ha tenuto bene il campo per tutta la durata della gara salvo qualche errore di troppo a centrocampo che, specie nel primo tempo per una dozzina di minuti dopo la rete di Ciciretti, ha permesso ai blucerchiati di mantenere a lungo il possesso della palla per poi perforare la difesa sannita.
A proposito di Ciciretti, si è ripetuto: come l’anno scorso ha segnato il primo gol in campionato per il Benevento.  Una realizzazione storica, non solo perchè è la prima marcatura in serie A dei giallorossi ma anche e soprattutto perchè è stato un vero capolavoro, di classe e di precisione.   Ciciretti è stata una vera spina nel fianco della retroguardia sampdoriana e si è fatto apprezzare anche per la sua generosità retrocedendo spesso per dare manforte alla  difesa.
Ma è stata buona anche la prova degli altri giocatori che non si sono risparmiati.  D’Alessandro, che si è visto poco nel primo tempo, nel secondo tempo è stato tra i migliori mentre Viola, subentrato alla fine (ma perchè Baroni non l’ha utilizzato prima?) ha sciorinato ottimi palloni per gli avanti entrando subito in partita.
Tutto sommato i circa mille tifosi beneventani sugli spalti del “Luigi Ferraris” possono ritenersi soddisfatti perchè gli stregoni non hanno affatto sfigurato ed il pareggio sarebbe stato il risultato più giusto senza nulla togliere ai meriti della Sampdoria.
Adesso, nelle more degli ultimi colpi della campagna acquisti, l’attenzione è rivolta alla prossima sfida in programma sabato prossimo al “Vigorito” contro il Bologna.
Con un pizzico di fortuna in più potremo cancellare quella punta di rammarico che ci ha accompagnati stasera nel dopo-partita di Genova.
Il Tabellino
Sampdoria-Benevento 2-1
FORMAZIONI: Sampdoria – Puggioni, Pavlovic, Regini, Silvestre, Sala, Praet (dall’84’ Djuricic), Torreira, Barreto, Ramirez (dal 67′ Linetty), Quagliarella, Caprari (dal 62′ Bonazzoli).  All. Giampaolo.
Benevento – Belec, Letizia (dal 72′ Di Chiara), Lucioni, Costa, Venuti, Ciciretti, Cataldi, Del Pinto (dall’83’ Viola), D’Alessandro, Coda, Puscas (dall’81’ Cissè).  All. Baroni.
Arbitro: Fabrizio Pasqua di Nocera Inferiore (SA)
Reti: Ciciretti (14′), Quagliarella (38′-54′)
Note: Ammoniti Barreto, Del Pinto e Cataldi.

Sampdoria-Benevento 2-1.
Ciciretti porta in vantaggio il Benevento
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BENEVENTO IN FESTA, E’ SERIE A

Il popolo beneventano è un popolo scaramantico che fino all’ultimo non ha voluto pronunciare quella lettera magica che racchiudeva un sogno di tante generazioni.  Memore di amare esperienze consumate all’ombra della “Dormiente”, di beffe ed ingiustizie che hanno vanificato in un recente passato  ambizioni e traguardi che sembravano vicinissimi, il popolo beneventano ha voluto riservare alla fine i festeggiamenti per la meritata promozione in A pur sapendo in cuor suo che i piccoli, gagliardi e generosi eroi di mister Baroni non avrebbero negato loro l’incredibile gioia della conquista della massima serie.
Solo al triplice fischio finale dell’arbitro Pasqua il gremitissimo ed appassionato pubblico sannita presente sugli spalti del “Ciro Vigorito” ha potuto liberarsi finalmente della tensione che l’ha accompagnato in questi ultimi giorni.
Una tensione che si avvertiva anche in campo con i 22 giocatori attenti soprattutto a non scoprirsi: il Benevento si mostrava più pericoloso ma qualche brivido lo creava anche il Carpi, specialmente con Mbakogu.
Al 32′ Puscas sbloccava il risultato facendo esplodere il “Vigorito”.
Nella ripresa i padroni di casa andavano vicino al raddoppio con Viola che dalla distanza lasciava partire un bolide che veniva respinto in pieno dal palo.  I giallorossi erano più tranquilli e gestivano bene il risultato mentre nel finale gli avversari accusavano di più la stanchezza. Tra i sostenitori del Carpi, poco meno di 200, un uomo veniva colto da malore tenendo in apprensione anche lo sportivo pubblico beneventano che dopo l’intervento del soccorso sanitario applaudiva per l’intervenuta rianimazione suscitando l’apprezzamento della tifoseria carpigiana.
Dopo 4′ di recupero l’arbitro apriva…le porte del Paradiso della serie A al Benevento.  Sugli spalti ed in campo la gioia era incontenibile, poi la spettacolare cerimonia di premiazione sul campo e l’interminabile sfilata tra le strade cittadine.
Se si volesse usare un aggettivo in grado di esprimere in pieno il sentimento dell’intera società sportiva in questo momento, senza alcun dubbio sarebbe “incredulità”.  Ancora oggi, a distanza di qualche ora ormai dall’ingresso ufficiale del Benevento  nella storia calcistica italiana, si fà fatica a credere in questo risultato meraviglioso che rimarrà sicuramente nei ricordi di un’intera provincia.  Dopo il pareggio di Carpi, in fondo, al Benevento sarebbe bastato non perdere.  E la sconfitta, per una squadra che tra le mura amiche ha dato filo da torcere a tutti, persino a Spal e Verona che sono passate direttamente in serie superiore e che ha dimostrato di essere altamente competitiva fin dall’avvio del campionato, non poteva arrivare.  Eppure, il timore c’era perchè gli avversari emiliani venivano da due vittorie esterne. Ma il timore più forte, forse, era di natura psicologica perchè passare in due sole stagioni calcistiche dalla Lega Pro alla Serie A, dopo 87 anni di storia vissuti nell’inferno delle categorie inferiori, significava effettuare un salto triplo da campione olimpico, passare dal sogno alla realtà e, perchè no, ricevere un vero e proprio atto di giustizia verso una provincia per la quale il calcio era stato finora crudele.
Sono tutti da elogiare questi ragazzi che ci hanno creduto nonostante un periodo burrascoso che ha fatto temere il peggio ma che però hanno superato nel migliore dei modi, con la  compostezza tipica della  grande squadra, l’amalgama dello spogliatoio, la dovuta concentrazione, fino a disputare l’appendice dei play-off con lo smalto dei tempi migliori.  E soprattutto,  in questa …lotteria degli spareggi ha avuto ragione il tecnico confermando la fiducia a giocatori  le cui prestazioni non apparivano all’altezza della situazione, primo fra tutti il centrocampista Viola, anche stasera tra i migliori in campo, Puscas, ma anche Eramo.  Con le sue scelte Marco Baroni ha gestito una rosa non facile perchè carente per gli infortuni e le squalifiche che hanno imperversato durante tutto l’arco del campionato.
E’ stato il trionfo della coralità della squadra, del collettivo, della strategia degli schemi di gioco ma anche di individualità che, partiti da “nani”, sono diventati  “giganti” della serie cadetta: Cragno, Lucioni, Camporese, Lopez, Ciciretti, Falco, Chibsah su tutti oltre ad un campione già affermato, forse l’unico arrivato a Benevento già con quella fama, quel Ceravolo che ha vissuto a Benevento la migliore stagione della sua splendida carriera, con l’invidiabile ed inaspettato “score” di 21 reti molte delle quali decisive.
Oltre ad allenatore e giocatori un posto di primo piano nella gerarchia degli artefici di questo straordinario successo spetta, però, sicuramente al presidente Oreste Vigorito, amatissimo dai tifosi, che ha regalato alla provincia di Benevento un entusiasmo incredibile, un ciclo di successi e di soddisfazioni per i quali l’ambiente sportivo sannita dovrà essere grato in eterno; la sua tenacia nel non mollare mai, neanche nei momenti più difficili e tristi, è stata premiata. Vituperato, maltrattato, a volte deriso, ha dimostrato di essere attaccato ai colori sociali facendo sempre prevalere la saggezza alle intemperanze e facendo più volte da timoniere ad una barca che sembrava affondare col rischio di scomparire nei flutti più pericolosi.
Un ultimo, ma non in ordine di importanza, plauso va alla favolosa tifoseria che ha seguito dovunque la propria squadra dimostrando una maturità ed un calore impareggiabile oltre ad una creatività nell’allestimento delle coreografie degna delle migliori piazze.
Un solo rammarico, forse, va segnalato in questo effluvio di complimenti: l’inadeguatezza della città capoluogo, che ha bisogno di una decisiva e radicale spolverata di immagine di fronte a nuovi scenari che inevitabilmente si apriranno  con l’avvio di una importante stagione calcistica, in chiave culturale, turistica, gastronomica, di accoglienza, economica in generale.
Attualmente, diciamolo francamente, la città non è da serie A: le istituzioni sono chiamate ad attrezzarsi al più presto per una idonea valorizzazione della storia di Benevento, dei suoi monumenti, delle sue bellezze, della sua viabilità.  Ci sarà certamente un flusso maggiore di visitatori che cercheranno alberghi, ristoranti, parcheggi e la città dovrà essere pronta ad accoglierli nel migliore dei modi, offendo servizi, pulizia, interessi all’altezza della situazione. Ciò che finora è decisamente mancato nonostante il prestigioso traguardo della serie B.
Il Benevento, stasera, battendo il Carpi (1-0) nella gara di ritorno della finale play off per la serie A ha scritto una pagina importante nella storia non solo calcistica, la prima, ci auguriamo, di una lunga serie.  Una pagina scritta con il lavoro tenace, della fredda e rigorosa programmazione, dell’intuito imprenditoriale. Impegniamoci tutti, in primis Comune e Provincia, per fare di questo successo un’occasione irripetibile per lo sviluppo generale di un intero territorio. Ora e sempre, forza Strega!
Il Tabellino
Benevento-Carpi 1-0
FORMAZIONI: Benevento – Cragno, Venuti, Camporese, Lucioni, Pezzi (dal 90′ Padella), Lopez (dal 79′ Del Pinto),  Chibsah, Eramo, Viola, Puscas (dal 71′ Cissè), Ceravolo.   All. Baroni
Carpi – Belec, Struna (dal 19′ Sabbione), Romagnoli, Poli (dal 51′ Lasagna), Letizia, Jelenic, Mbaye, Bianco, Di Gaudio, Lollo (dal 73′ Fedato), Mbakogu.  All. Castori.
Arbitro: Pasqua, di Tivoli
Rete: Puscas (32′)
Note:
Ammoniti  Eramo, Bianco, Lollo, Mbaye.

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BENEVENTO POCO REATTIVO, IL CITTADELLA LO PUNISCE

Il Benevento recita il solito copione: partenza al cloroformio e sottomissione agli avversari.
E’ così che il Cittadella segna al 9′ con Iori, complice la difesa  giallorossa che lascia ampi spazi soprattutto sulla fascia destra, quella occupata da Venuti che fluidifica molto ma pecca alquanto nella marcatura.
La rete del Cittadella galvanizza, però, gli stregoni che colpiscono un palo con Lucioni, sulla cui respinta Ceravolo manca la correzione, sfiorano due volte il pareggio, con Ceravolo di testa e con Del Pinto e Cissè che si vedono respingere sulla linea il pallone dal portiere e lasciano intendere che la partita si può raddrizzare.
Ma l’intenzione, ove mai vi fosse, non approda a niente perchè nella ripresa la squadra sannita non reagisce come competerebbe ad una formazione che deve recuperare.
Chibsah viene lasciato negli spogliatoi evidentemente perchè acciaccato, al suo posto entra Eramo che è avulso dal gioco, come Cissè.
Il Cittadella ringrazia la condotta di gara quasi rinunciataria del Benevento, rallenta inevitabilmente il gioco, attardandosi spesso in perdite di tempo e infortuni fasulli; d’altronde, i giallorossi non fanno niente per vivacizzarlo.  Poi ci pensa Ciciretti a spegnere le ultime speranze facendosi espellere per doppia ammonizione e costringendo Lucioni e compagni a giocare in inferiorità numerica in una fase in cui si poteva ancora rimediare ad un risultato negativo.
Il Tabellino
Cittadella – Benevento 1-0
FORMAZIONI: Cittadella – Alfonso, Benedetti, Iori, Valzanìa, Scaglia, Litteri, Chiaretti (dal 74′ Schenetti), Pedrelli, Strizzolo ( dal 76′ Vido), Pelegatti, Pasa.  All. Venturato.
Benevento – Gori, Venuti, Camporese, Lucioni, Pezzi (dal 74′ Lopez), Chibsah (dal 46′ Eramo), Buzzegoli, Del Pinto (dal 64′ Melara),  Ciciretti, Ceravolo, Cissè.  All. Baroni
Arbitro: Di Martino, di Teramo
Rete: Iori (9′)
Note: Ammoniti Del Pinto, Ciciretti, Litteri, Benedetti, Pedrelli, Vito. Espulso Ciciretti (80′) per doppia ammonizione.

Manuel Iori, del Cittadella, autore del gol decisivo
Manuel Iori, del Cittadella, autore del gol decisivo
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SPEZIA – BENEVENTO 1-3: HANNO SCRITTO DI NOI

“IL TRIS E’ SERVITO..E NON E’ UN PESCE D’APRILE.  AVANTI CON PICCOLO, LO SPEZIA SUBISCE LA RIMONTA DEI CAMPANI, SCATENANDO LE PROTESTE DEL PICCO.  A SANCIRE LA PESSIMA GIORNATA CI PENSA POI GRANOCHE, FALLENDO ALLO SCADERE UN RIGORE.  E’ CRISI NERA.
Reduci dalle sconfitte contro Cittadella e Trapani e da un periodo decisamente no, Spezia e Benevento cercano la riscossa play off in quello che è il trentatreesimo turno del campionato cadetto.
(…) Chiaro, chiarissimo il copione del match: lo Spezia tenta l’assalto, ma la foga e il muro innalzato dagli ospiti respingono gli sterili attacchi degli ingenui ragazzi in maglia bianca, bucati al 35′ dallo stacco solitario in area di Melara, che completa così la rimonta.   Tra la rabbia e il nervosismo generale, ci sarebbe spazio per l’imnmancabile polemica arbitrale, causata dalla decisione di Saia di non assegnare un calcio di rigore per un presunto tocco di mano di Camporese, nato dalla conclusione di Sciaudone.
Negli ultimi minuti dentro anche Baez, ma il contropiede premia definitivamente gli stregoni, in rete grazie a Ciciretti e alla confusione della retroguardia aquilotta.
Non solo il danno, ma anche la beffa: nel secondo dei quattro minuti di recupero, difatti, Granoche si fa parare da Gori un tiro dagli undici metri, sancendo la nerissima giornata dello Spezia, forse nel periodo più difficile dall’arrivo di Di Carlo”. ( da “cronaca4.it” – Andrea Licari).

“SPEZIA-BENEVENTO 1-3, DEBACLE AQUILOTTA.  Era uno scontro diretto da vincere a tutti i costi quello andato in scena allo stadio Picco in un bel pomeriggio primaverile tra Spezia e Benevento.
Le Aquile però non sfruttano il fattore casalingo e mancano un’occasione ghiotta cedendo ai campani per 1-3 e facendo un passo indietro notevole.
La partita si mette immediatamente bene per i liguri che passano in vantaggio dopo appena 12′ di gioco grazie alla rete di Antonio Piccolo che gli ospiti riescono immediatamente a pareggiare grazie ad un rigore di Ceravolo.
Nella ripresa il match viene ribaltato nei minuti finali: prima Melara all’81’ e poi Ciciretti al 90′ gelano il Picco rilanciando le ambizioni dei campani”. (da “ligurianotizie.it”)

“SPEZIA DA FISCHI, IL BENEVENTO ESPUGNA IL PICCO. 1-3.   VANTAGGIO AQUILOTTO CON PICCOLO, POI I CAMPANI RIBALTANO CON CERAVOLO, MELARA E CICIRETTI. GRANOCHE SBAGLIA UN RIGORE.
I fischi da parte dei tifosi spezzini, a fine partita, all’indirizzo della squadra di Mimmo Di Carlo, sono eloquenti. Lo Spezia sbaglia il primo esame difficile, nella lotta per i play-off, venendo superato nettamente al Picco dal Benevento, una squadra che non vinceva dal 18 febbraio.  In vantaggio vanno per la verità i liguri con Piccolo, ma nel primo tempo già il Benevento pareggia per poi infilare la porta di Chichizola altre due volte.  Ora, lo Spezia dovrà tentare di rifarsi martedì nientemeno che in casa dell’Hellas-Verona…” (da”lanazione.it”).

Spezia-Benevento 1-3.  Chichizola vola ma non riesce a raggiungere la sfera scagliata da Ciciretti (foto Mario Taddeo)
Spezia-Benevento 1-3.
Chichizola vola ma non riesce a raggiungere la sfera scagliata da Ciciretti (foto Mario Taddeo)

 

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PAREGGIO…DI RIGORE

Al Benevento sta sicuramente stretto il pareggio per il gran numero di occasioni sciupate, specie nel secondo tempo, a due passi dal portiere ma ha agguantato la Salernitana a due minuti dal termine e quindi poco c’è mancato che incorresse nella terza sconfitta consecutiva; il che sarebbe stato decisamente troppo !
Il derby è stato condizionato, forse, dal penalty concesso al 33′ del primo tempo a favore dei granata perchè fino ad allora i sanniti sono stati padroni del campo ed hanno più volte sfiorato il vantaggio colpendo anche un palo clamoroso e subendo un salvataggio sulla linea da parte di un difensore salernitano a portiere ormai battuto. La decisione dell’arbitro è stata giusta ma quanta leggerezza da parte di Pezzi per un fallo che si sarebbe potuto evitare…

Benevento-Salernitana 1-1. Coda su rigore porta in vantaggio i suoi (foto Ussalernitana.it)
Benevento-Salernitana 1-1.
Coda su rigore porta in vantaggio i suoi
(foto Ussalernitana1919.it)

Sul finire del primo tempo la Salernitana era rimasta in dieci per l’espulsione di Odjer, apparsa ai più eccessiva, per un fallo commesso a centrocampo.
In superiorità numerica e con l’innesto di Lopez e Falco (a proposito, perchè non sono stati schierati in formazione base?) la gara nel secondo tempo ha cambiato volto: il Benevento ha messo il piede sull’acceleratore ed ha tenuto incessantemente il possesso della palla schiacciando gli ospiti nella loro area.
La porta di Gomis, però, è sembrata davvero “stregata” vanificando tutti gli attacchi dei giallorossi mentre gli uomini di Bollini si sono limitati a difendere il vantaggio affidandosi ai contropiede ed alla buona vena di Coda, autore di ottime performances, così come Ciciretti nella ripresa.
A due minuti dalla fine, Viola, subentrato a Venuti,  veniva atterrato in area: dal dischetto Ceravolo non sbagliava e assicurava il meritato pareggio.
Il Tabellino
Benevento-Salernitana 1-1
FORMAZIONI: Benevento – Cragno, Venuti (dall’81’ Viola), Camporese, Lucioni, Pezzi (dal 56′ Lopez), Chibsah, Buzzegoli, Del Pinto ( dal 46′ Falco), Ciciretti, Cissè, Ceravolo.   All. Baroni.
Salernitana – Gomis, Perico, Tuia, Bernardini, Bittante, Odjer, Minala, Busellato, Improta (dal 60′ Sprocati), Coda, Zito (dal 74′ Ronaldo).  All. Bollini.
Arbitro: Nasca di Bari
Reti: Coda (rigore 33′), Ceravolo (rigore 88′)
Note:
Ammoniti Busellato, Lopez, Bernardini, Venuti.